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Grottaminarda: discarica abusiva tra la folta vegetazione non sfugge alla ricognizione aerea dei finanzieri. Denunciato il proprietario

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Prosegue l’azione di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali in provincia da parte delle Fiamme Gialle. Nei giorni scorsi, gli uomini della Tenenza di Ariano Irpino, hanno sottoposto a sequestro un’area, di circa 3.500 metri quadri, illecitamente adibita a discarica.

L’intervento, finalizzato a preservare l’ambiente dai danni arrecati da depositi incontrollati di rifiuti pericolosi, si inserisce in una strategia di controllo del territorio ad ampio spettro, che, in linea con le direttive del Comando Provinciale di Avellino, ha portato nell’ultimo anno al sequestro di diverse aree illecitamente adibite a discarica.

I controlli erano stati intensificati già da alcuni giorni, ed i finanzieri del Tricolle, grazie ad un volo di ricognizione con un elicottero della Sezione Aerea di Napoli, hanno individuato, tra la folta vegetazione, una vasta aerea, nell’agro di Grottaminarda, invasa da rifiuti di ogni tipo.

Dopo le rilevazioni fotografiche aeree i finanzieri hanno faticato non poco per raggiungere a piedi il fondo agricolo che, sebbene non distante dal centro abitato, era difficile da individuare per la folta vegetazione circostante. Una volta acceduti all’interno del fondo, parzialmente recintato, i militari si sono trovati di fronte ad un desolante spettacolo che vedeva abbandonati sul terreno carcasse di veicoli, parti di ricambio, fusti di olio esausto, materiale di risulta di attività di demolizione edile, materiale plastico e ferroso, pneumatici, traversine ferroviarie e perfino dell’eternit, pericoloso cancerogeno, proveniente da una demolizione di un capannone. Nel fondo erano presenti anche fondamenta di una casa in costruzione completamente invase da rifiuti di ogni tipo.

Il proprietario della discarica, nativo di Grottaminarda, è stato segnalato alla locale Procura per violazione al Decreto Legislativo n. 152 del 2006, per aver avviato un’attività di gestione di rifiuti non autorizzata, e l’intera area è stata sottoposta a sequestro. Adesso l’Arpac dovrà stabilire con esattezza la pericolosità dei materiali depositati nell’area a contatto con il suolo dopodiché la stessa dovrà essere bonificata.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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