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GUARDIA DI FINANZA AVELLINO – EMERGENZA CORONAVIRUS – SEQUESTRATE 1800 MASCHERINE NON A NORMA E TESSUTO GIA’ PRONTO PER CONFEZIONARNE ALTRE

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Procede senza sosta l’attività dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino volta a garantire il rispetto delle misure di emergenza per il contenimento dell’epidemia Coronavirus.
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio è stata individuata un’attività commerciale dedita alla vendita di casalinghi nel comune di Mirabella Eclano (AV) al cui interno venivano prodotte e messe in vendita mascherine artigianali assolutamente inidonee alla protezione dal contagio del virus COVID-19.
Il titolare dell’attività si era “ingegnato” realizzando le mascherine con semplici elastici per abbigliamento e materiale del tipo “tessuto non tessuto” (TNT – poliestere), comunemente impiegato nella produzione di tovaglie usa e getta.
All’atto dell’accesso i finanzieri Compagnia di Avellino hanno rinvenuto ben 1.800 mascherine già pronte per la vendita, riposte in generiche buste da 10 pezzi in plastica trasparente, non sterilizzate e priva di qualsivoglia etichettatura o indicazione di sicurezza nonché materiale non ancora lavorato (poliestere ed elastici), che avrebbe consentito di ricavarne ben altre 30.000 circa.
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla competente Camera di Commercio per la produzione e messa in vendita di dispositivi artigianali privi di etichettatura e rischia sanzioni per più di 25.000 euro.
Si vuole cogliere l’occasione per ribadire a tutti i cittadini la necessità di porre in essere ogni misura utile a contenere il rischio di contagio da COVID-19 osservando innanzitutto le prescrizioni contenute nei decreti e nelle ordinanze emanate dai Presidenti del Consiglio dei Ministri e della Giunta della Regione Campania.
Si ribadisce inoltre che possono sempre trovare nella Guardia di Finanza un sicuro punto di riferimento, anche attraverso il sito internet istituzionale www.gdf.gov.it ed il numero di

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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