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I giovani del PD ad Avellino :”Occorre un’analisi per ricostruire dalle macerie un partito affossato dal voto”
Dal PD sezione provinciale, riceviamo e pubblichiamo:
“All’indomani degli inequivocabili risultati ottenuti dal Partito Democratico anche a livello locale occorre aprire una seria riflessione per comprendere cosa sia accaduto e come si possa e si debba rimediare.
Dal momento della pubblicazione dell’elenco dei candidati nei collegi uninominali è stato subito evidente che, al trend già negativo del partito, si sarebbero dovuti aggiungere gli incontenibili malumori della base, già mortificata ed umiliata dalla prolungata paralisi della dirigenza culminata in uno sciagurato commissariamento del provinciale.
Le scelte di cedere le candidature nei collegi uninominali a deputati uscenti della coalizione hanno rappresentato la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso di bile accumulata dagli elettori, dalla base, dagli amministratori e dai rappresentanti locali.
Ovviamente si è pagato lo scotto delle eterne divisioni interne, delle guerre tra bande che non hanno agevolato alcun percorso di riorganizzazione del partito per affrontare una campagna elettorale che sin dall’inizio appariva complicata.
Non si può far finta che nulla sia accaduto, non ci si può sottrarre ad un’analisi del voto impietosa ma necessaria per ricostruire dalle macerie un partito affossato, e da scelte calate dall’alto e mai gradite alla base, e da un vento contrario che soffiava da tempo.
Nella provincia di Avellino va registrata, comunque, la tenuta del consenso del PD nonostante il pessimo dato regionale e nazionale, cui fa da contraltare l’assoluta inconsistenza numerica dei voti andati alla lista del candidato della coalizione all’uninominale ed al candidato stesso.
Dovranno rendere conto agli elettori tutti coloro che, a vario livello, hanno alimentato spaccature mai comprese dall’elettorato che, alla fine, ha giustamente reagito.
Infine, ancora una volta sono state punite le deleterie ambizioni personali di qualche referente politico, tanto smisurate da portare addirittura i tesserati a perdere ogni interesse verso un partito dedito più alle faide e ai posizionamenti di comodo che alla costruzione di un progetto politico alternativo rispetto a quello di altri partiti.
Di tutto ciò è necessario parlare ora, non domani: potrebbe essere troppo tardi”.
- Michele Policano _ Segretario PD Sant’Angelo dei Lombardi
- Gabriele Uva _ Segretario GD Grottaminarda
- Anna Battista _ Tesserata PD Avellino
- Massimo De Cillis _ Direttivo PD Ariano Irpino
- Luigi Petruzzo _ Direttivo GD Irpinia
- Felice Grappone _ Direttivo PD Gesualdo
- Francesco Bruno _ Vice segretario GD Grottaminarda
- Giovanni Luongo _ Segretario PD Villamaina
- Daniele Battista _ Elettore PD Avellino
- Luca Ciaramella _ Elettore PD Atripalda
- Valerio Governali _ Vice segretario PD Torella dei Lombardi
- Gianluca Antoniello _ Direttivo PD Sant’Angelo dei Lombardi
- Arcangelo Zullo _ Elettore PD Bonito
- Gabriele D’Annunzio _ Elettore PD Monteverde
- Antonio Della Fortuna _ Direttivo PD Nusco
- Rocco Di Conza _ Direttivo PD Lioni
- Felice Gerardo Tortora _ Elettore PD Mugnano del Cardinale
- Mariangela Vietri _ Consigliera comunale PD Solofra
Attualità
Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici
L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo “Educare alla parità di genere – tra pari”.
Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.
Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”.
L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano. Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.
Dopo i saluti di:
Enrico Franza
Sindaco di Ariano Irpino
Laura Cervinaro
Consigliera Provinciale
Augusto Morella
Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali Provincia di Avellino n. A1
Pasqualino Molinario
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino
Grazia Vallone
Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino
Interverranno:
Rossella Schiavo
Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”
Tiziana Aragiusto
Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”
Massimiliano Bosco
Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”
Giovanni Mingione
Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”
Interventi degli studenti
Attualità
Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario garantire sicurezza dei dipendenti
La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.
L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.
Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.
Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.
Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.
A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.
Attualità
La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum
La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.
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