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Politica

I lavoratori forestali da problema a risorsa per le zone interne.

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Da  Giuseppe Vetrano Coordinatore Comitato elettorale De Luca, riceviamo e pubblichiamo:

 

Domani, Vincenzo De Luca, candidato alla Presidenza della Giunta regionale Campania, sarà all’Hotel de la Ville per incontrare i lavoratori forestali della Campania.

C’è molta attesa nei confronti di questa manifestazione poiché i lavoratori forestali hanno perso da tempo qualsiasi fiducia nel governo regionale diretto dall’On.le Caldoro.

Il riordino del settore della forestazione doveva essere un’azione ordinaria del Governo Regionale ed invece si è rivelato uno dei suoi  più clamorosi fallimenti.

A partire dal 2010, persistendo una condizione di sottoutilizzo dei fondi comunitari, le risorse disponibili per il settore della forestazione si sono più che dimezzate ed  il turn over dei lavoratori è stato bloccato.

A pagare le conseguenze di questa sciagurata politica sono stati innanzitutto i lavoratori idraulico forestali che, in molti casi, da oltre 18 mesi non ricevono la retribuzione; ancora più critica è la condizione dei lavoratori a tempo determinato che da “precari” sono diventati sostanzialmente “disoccupati” poiché le giornate di lavoro sono ridottissime in alcune Comunità montane (solo 5 giornate nella Comunità Montana Partenio e addirittura zero giornate in Valle Ufita).

Le conseguenze di questa azione politica sono state però pagate anche dalle zone interne dell’Irpinia con le sue montagne ed i suoi boschi abbandonati.

In questi anni, con la complicità di alcuni circoli mediatici, si è fatto di tutto per screditare la vertenza dei lavoratori forestali e ciò ha impedito di inquadrare correttamente il problema e di individuare le possibili soluzioni.

Una inversione di tendenza non può che partire dalla morfologia del nostro territorio.

La Campania, pur essendo una regione con una lunga fascia marina, ha una superficie boschiva di 445.000 ha, pari ad oltre il 32% del territorio regionale.

Siamo la regione con la più alta percentuale (30%) di territorio interessata dalla presenza di Parchi e Riserve a carattere regionale e nazionale; eppure restano ancora scarse ed inadeguate sia l’offerta del turismo montano che gli interventi per la protezione e la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale.

Siamo la regione più a rischio idrogeologico d’Italia; eppure non esiste una seria e costante azione di   contrasto, prevenzione e mitigazione dei fenomeni franosi e di degrado del suolo.

Sopportiamo da anni la piaga degli incendi boschivi; eppure ogni anno il fuoco continua a bruciare  mediamente 3000 ettari di bosco all’anno!

Vi è, allora, l’ineludibile esigenza di ridefinire una politica per la montagna, coerente e innovativa, capace di valorizzarne le potenzialità economiche e fondata sui principi della sua specificità territoriale, della coesione economica nonché dello sviluppo sostenibile.

La montagna costituisce, infatti, un giacimento tuttora inesplorato di potenzialità e ricchezze per l’economia che può essere attivato attraverso un sistematico ed innovativo utilizzo dei Fondi europei nei settori delle energie rinnovabili, della protezione dell’ambiente e dello sviluppo delle politiche agricole nonché del turismo montano.

La sfida che raccoglie De Luca, dunque, è quella di contribuire allo sviluppo delle zone interne attraverso una profonda riforma della governance dei processi per la messa in valore delle risorse della montagna per tutta la collettività: acqua, legno e foreste, risorse agroalimentari di qualità, paesaggio.

La soluzione della vertenza dei lavoratori forestali, dunque, può e deve essere ricercata all’interno di una nuova politica di sviluppo delle zone interne dove i territori montani devono essere visti come una riserva di funzioni produttive interessanti e coerenti con le esigenze nuove della green economy: il risparmio e l’organizzazione delle risorse rare (acqua, biomasse), la riduzione dei gas serra, la produzione di energia da fonti rinnovabili locali (biomasse, idroelettrico, solare, ecc.), la valorizzazione delle politiche agricole, la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale unitamente al potenziamento dell’offerta turistica.

Sono tante le azioni che in quest’ultimo settore possono essere messe in campo con l’ausilio dei fondi europei e dei lavoratori forestali: servizi sociali; protezione civile in montagna; contrasto, prevenzione e mitigazione dei fenomeni degli incendi boschivi, della desertificazione, degli smottamenti, delle frane, del degrado del suolo, dello sfaldamento dei presidi umani; turismo montano (sentieristica, assistenza turistico-ambientale, manutenzione e valorizzazione dei rifugi di montagna). Il territorio montano regionale, ha bisogno di implementare progetti, mezzi e uomini per potersi difendere e per proteggere anche i territori di valle e di pianura che dipendono in gran parte da quanto succede a “monte”.

In questa nuova prospettiva i lavoratori forestali, opportunamente stabilizzati e formati, possono diventare i Caschi blu dei territori, cioè il fattore decisivo per consentire la tutela ambientale e la salvaguardia dei suoli.

 Per i lavoratori forestali, dunque, “Mai più ultimi”, lo slogan lanciato da De Luca in questa campagna elettorale, va inteso come un impegno a trasformare un “problema” in una “risorsa”; a patto però che cambi tutto, ma proprio tutto!”.

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Attualità

Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania

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I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.

Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.

Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.

La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.

Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.

Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.

Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.

Forza Italia Ariano Irpino

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Attualità

ARIANO CHE PRODUCE – La lista civica delle Partite Iva della Città di Ariano Irpino

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Gli imprenditori che assunsero l’iniziativa, alle amministrative del 2020, del “lancio” della lista civica “Ariano che Produce”, annunciano la ferma volontà di riproporla alle prossime elezioni comunali e, con essa, rilanciare i temi legati alle problematiche economiche e sociali che affliggono la Città di Ariano da svariati anni, problematiche che non solo, dal 2020, non sono state minimamente risolte ma nemmeno affrontate e in qualche misura migliorate.

Ariano che Produce partecipò nel 2020 ad una coalizione composta interamente da liste civiche, denominata “Patto Civico”.
Al turno di ballottaggio Ariano che Produce, non avendo avuto il Patto Civico la possibilità di correre per la designazione del Sindaco, coerentemente con la propria natura di voler rappresentare le Partite Iva della Città slegate da connotazioni puramente partitiche, scelse di non schierarsi a favore di nessuno dei due candidati Sindaci, lasciando libere le Partite Iva, commercianti, artigiani, agricoltori, liberi professionisti, imprese del settore servizi, di votare liberamente l’uno o l’altro dei due candidati.

La Lista Civica Ariano che Produce non ottenne nel 2020 il consenso che le sarebbe stato “naturale” ed avrebbe meritato, risultando l’ultima lista in termini di numero di voti da parte della comunità arianese. Evidentemente non vi fu la capacità e la bravura da parte dei candidati della Lista a rendere noto e chiaro il progetto, di sostenerne le ragioni e l’importanza, di motivare sufficientemente le partite iva dei settori produttivi di Ariano, stimolando quel senso di “comunità” ed ”appartenenza” al mondo del lavoro arianese, che affronta quotidianamente gli stessi identici problemi legati al modo di gestire, prima di tutto, la nostra Città e che per questo motivo dovevano e dovrebbero ritrovarsi uniti ed insieme per incidere adeguatamente nelle scelte che li riguardano.

Alle prossime amministrative dovremo impegnarci di più e meglio, come del resto siamo “costretti” a fare ogni giorno per la gestione delle proprie aziende ed attività. Occorre maggiore fermezza, decisione e coraggio.

I bisogni e le difficoltà dell’intera Città restano quelli del 2020 e sono anzi di molto peggiorati.
L’isolamento della Città di Ariano si è accentuato ancor più e non solo dal punto di vista dell’accessibilità “fisica”, peggiorata all’inverosimile sia per raggiungere Ariano che per “uscirne”, cosa quest’ultima che non c’era fino a tre o quattro anni fa, così aggravando le difficoltà economiche delle partite iva di Ariano, del Commercio e di tutti gli altri settori produttivi che necessitano di flussi di clientela, col tempo impossibilitata a frequentare Ariano.

Abbiamo avuto ben DUE Centri Commerciali Naturali…che però nessuno ha potuto e può raggiungere: un paradosso.

Ariano che Produce auspicò nel 2020 che la nuova amministrazione dimostrasse la capacità di “includere” e garantire la “partecipazione” delle forze sociali e delle categorie produttive alle decisioni ed alle scelte strategiche riguardanti l’assetto ed il futuro della Città e del territorio.
Auspicammo che la nuova amministrazione dialogasse e favorisse la collaborazione delle numerose “competenze” ed “esperienze” presenti in Ariano, imprenditoriali e non, per affrontare adeguatamente e con professionalità i problemi cui dare risposta nella giusta maniera e perciò con efficacia, a cominciare da quelli più gravi.
NULLA di tutto ciò è avvenuto ed anzi, possiamo affermare, si è accentuato l’”isolamento” e l’“esclusione” dei corpi intermedi dall’amministrazione della città anche laddove si era e si è in presenza di doveri ed adempimenti istituzionali.
Tale modalità di “chiusura”, possiamo affermare, si è registrata anche nei confronti delle forze politiche di opposizione, anche se ciò è passato quasi “sotto silenzio”, anche da parte di chi aveva maggiormente titolo a rivendicare dei ruoli.

La lista civica Ariano che Produce avvia, pertanto, un nuovo percorso di attività, rivolgendosi prioritariamente alle Attività Produttive di Ariano Irpino: Commercianti, Agricoltori, Artigiani, Liberi Professionisti, in due parole le “Partite Iva”.
L’obiettivo resta quello di fare “fronte comune” per incidere fortemente ed efficacemente sul modo di gestire la nostra più grande Azienda, il Comune, perché proprio dalla sua migliore ed accorta gestione discende la possibilità di gestire con profitto tutte le altre che ne fanno parte, cioè le Partite Iva di Ariano.

Ariano Irpino, 5 gennaio 2025
Lista Civica Ariano che Produce

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Attualità

Provincia – Il presidente Buonopane nomina vicepresidente Laura Cervinaro

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Il presidente Buonopane nomina vicepresidente Laura Cervinaro

e assegna le deleghe ai consiglieri provinciali

Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, ha nominato vicepresidente la consigliera provinciale, Laura Cervinaro. Ha altresì assegnato le deleghe ai consiglieri provinciali:

  • Marcantonio Spera – Piattaforma logistica, Alta velocità e Alta capacità, Trasporti e Mobilità strategica;
  • Luigi D’Angelis – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Est, Protezione civile, Transizione digitale e Politiche giovanili;
  • Antonello Cerrato – PNRR, Politiche comunitarie, Rapporti con la Regione Campania e Rapporti con le Associazioni culturali;
  • Giuseppe Graziano – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Ovest e Forestazione;
  • Vincenzo Barrasso – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Nord, Politiche per lo Sviluppo del territorio e Aree industriali e Contenzioso;
  • Emanuela Pericolo – Istruzione, dimensionamento scolastico e pianificazione dell’offerta formativa, Pari opportunità ed Edilizia scolastica Baianese e Vallo di Lauro;
  • Francesco Mazzariello – Edilizia scolastica capoluogo, Valle del Sabato, Valle dell’Irno e Valle Caudina;
  • Gabriele Buonanno – Politiche energetiche e Green Communities, Urbanistica e PTCP;
  • Gerardo Santoli – Viabilità e infrastrutture stradali Ambito Sud;
  • Fausto Picone – Ambiente e Contratti di Fiume, EcoSmart, Borghi e Area Vasta;
  • Franco Di Cecilia – Edilizia Scolastica Alta Irpinia e Valle Ufita, Valorizzazione teatri e parchi archeologici.
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