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Attualità

I test sierologici nei laboratori privati tra Ariano e Grottaminarda: il quadro

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A notevole distanza dall’inizio della pandemia, lo screening di massa del 16 e 17 maggio, attraverso i test sierologici, nelle sezioni elettorali, che ci chiediamo se siano state adeguatamente bonificate. Nel frattempo, abbiamo tracciato un quadro dell’esecuzione dei test, nei laboratori medici privati di Ariano e della limitrofa Grottaminarda: le metodiche, i tempi, le richieste e i prezzi.

Studio Medico S. Luca srl, laboratorio di Ariano Irpino:

il test sierologico, va prenotato e si effettua tramite prelievo di sangue. Ci si può recare presso il laboratorio anche a stomaco pieno, di mattina o pomeriggio. Se si è parte di un’unica famiglia, si può andare a farlo tutti insieme. I giorni per l’appuntamento sono intorno ai 3 o 4, dalla telefonata. Viene richiesta la prescrizione del medico curante, anche su foglietto bianco: il medico può inviare la mail con la richiesta, anche direttamente al laboratorio. Costo del test: 50€.

Centro Diagnostico Ara Iani, di Ariano Irpino: per eseguire il test sierologico, ci si può recare direttamente, senza prenotazione, dalle 7,30 alle 11. Prima di eseguire il test, è consentito anche prendere un caffè. Bisogna fornire il consenso a trasferire i dati al Sep, in caso di positività. Risultato del test, dopo un giorno, costo: 50 €.

Analisi Cliniche Ufita srl, Grottaminarda: eseguono due tipi di test sierologici, il qualitativo e il quantitativo. Sono due test indiretti, ci ha spiegato il nostro interlocutore, in cui non si ricerca il virus, come invece avviene col tampone, ma si fa una ricerca anticorpale delle immunoglobuline IgM e IgG.

Il test sierologico qualitativo, rivela se ci sono o meno gli anticorpi: in caso positivo, vuol dire che l’organismo ha sviluppato l’infezione ed è stato a contatto con Sars-Cov-2, il virus del Covid-19. Si preferisce fare il prelievo ematico, contrariamente a quanto fanno altri col semplice pungidito, per avere siero a disposizione, in caso di necessità di ripetere, allo scopo di essere il più accurati possibile. Risultato in giornata, costo: 30 € + 4 € per il prelievo, tot. 34 €.

Col test sierologico quantitativo, si contano gli anticorpi: oltre a sapere degli IgM e IgG, possiamo conoscerne la concentrazione e risalire, con un’estrapolazione, al periodo in cui c’è stata l’infezione. Quando si innesca l’infezione, le prime a formarsi, in un tempo compreso tra i 5 e 10 giorni, sono le IgM, poi si sviluppano le IgG, gli anticorpi. La presenza di una o di entrambe, a seconda della concentrazione, racconta la storia. Per il tempo di risposta, servono 2 giorni, poiché viene fatto con metodo di chemiluminescenza, ovvero con il laser, per essere molto accurati. Costo del test sierologico quantitativo: 60 € + 4 € per il prelievo, tot. 64 €. Non serve prenotazione, sono aperti dalle 7,30 alle 12, fino al sabato, ma consigliano di andare nei giorni feriali, preferibilmente intorno alle 11, per evitare la fila: si può essere indifferentemente, a stomaco pieno o vuoto. Se si è membri di una stessa famiglia, si può accedere tutti insieme.

Laboratorio Di Analisi Cliniche San Carlo srl, Grottaminarda, privati convenzionati: si eseguono su prenotazione i test sierologici rapidi, con prelievo di sangue venoso eseguito come metodica, su due card con IgG e IgM, dove viene fatto il test. L’esito è pronto il giorno dopo. Il test si può eseguire dal lunedì al venerdì, ma bisogna prima chiamare, preferibilmente in pomeriggio, dalle 15,30 alle 18 e sottoporsi a un preventivo triage telefonico, volto ad accertare eventuali sintomi e se si siano avuti contatti con infetti. La nostra interlocutrice, ci ha informati anche che, entro fine mese, dovrebbero inserire sullo strumento che hanno in dotazione, un’analisi che si fa servendosi di un reattivo della Roche, che attualmente stanno montando nei laboratori pubblici (ospedali). Costo del test: 30 €. Riepilogando, va precisato che nessun test è affidabile al 100% e nello specifico, che i test sierologici, rivelano le “impronte” lasciate dal virus al suo passaggio, attraverso la presenza di anticorpi della classe M (infezione contratta da almeno 5-10 giorni, della durata massima di un paio di mesi) e della classe G (infezione contratta da almeno un paio di settimane o mesi, della durata di parecchi mesi, e per alcuni virus, anche tutta la vita). Informano pertanto, su quale probabilità vi sia, che un soggetto abbia avuto l’infezione, ma non daranno mai la certezza assoluta. Non solo: possono ingannare anche risultati di “falsi positivi” e “falsi negativi”. I test che dicono se il virus è presente, nel momento in cui vengono eseguiti, con prelievi di materiali biologici (es., secrezioni nasali), sono i tamponi: rivelano con quale probabilità vi è presenza di materiale virale. L’essere stati a contatto con malati o presunti tali, attraverso il “tracciamento dei contatti”, ci consente di stabilire, grosso modo, se in futuro verrà contratta l’infezione, e potrà aiutarci a superare la pandemia, in quanto permette l’identificazione, l’isolamento e il monitoraggio.

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Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge  agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo  “Educare alla parità di genere – tra pari”.

Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.

Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”. 

L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano.  Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.

Dopo i saluti di:

Enrico Franza

Sindaco di Ariano Irpino

Laura Cervinaro

Consigliera Provinciale

Augusto Morella

Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali   Provincia di Avellino n. A1

Pasqualino Molinario

Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino

Grazia Vallone

Assessore all’Istruzione e  alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino

Interverranno:

Rossella Schiavo

Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”

Tiziana Aragiusto

Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”

Massimiliano Bosco

Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”

Giovanni Mingione

Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”

Interventi degli studenti

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Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario  garantire sicurezza dei dipendenti

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La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.

L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.

Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.

Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.

Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.

A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.

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La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum

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La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a  rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.

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