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Il centro-sinistra rinuncia ad una delle due ore assegnate per il comizio di chiusura della campagna elettorale.

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Nel rispetto della democrazia

Il centrosinistra, nel rispetto della democrazia dei cittadini, rinuncia ad una
delle due ore del comizio di chiusura della campagna elettorale assegnategli
per legge, in favore di chi tra i candidati sindaco delle altre coalizioni ne
faccia richiesta.
La coalizione di centrosinistra con Candidato a Sindaco Enrico Franza
esprime ancora una volta la propria disapprovazione rispetto al sistema che,
pur conforme alla legge, è stato adottato surrettiziamente nell’assegnazione
e distribuzione dei comizi di chiusura della campagna elettorale, in ragione
del numero delle liste di coalizione, e non in base al più equo criterio del
numero dei candidati alla carica di Sindaco. Ciò ha prodotto la paradossale
conseguenza di costringere taluni candidati a chiudere la propria campagna
elettorale in orari improponibili, in mattinata o nel primo pomeriggio. Si tratta
di una anomalia non condivisibile nell’ottica di una corretta e democratica
competizione elettorale, ed è per tale ragione che la coalizione che sostiene
Enrico Franza, destinataria di due segmenti (due ore) in virtù delle due liste
che la compongono, ha deciso di rinunciare ad una delle due ore serali ad
essa assegnate, a vantaggio di chi, tra le liste penalizzate dalla collocazione
mattutina o pomeridiana, vorrà usufruirne. In ossequio al principio della
democrazia rappresentativa, stigmatizziamo fermamente il comportamento
di chi, avvalendosi del sostegno di ben sei liste, ha preferito strumentalmente
far valere un puro criterio legalistico al più equo principio del “diritto di
tribuna”, da riconoscere moralmente a chi rappresenta un minor numero di
forze politiche in questa tornata elettorale. Pertanto, la coalizione di
centrosinistra dichiara di rinunciare ad una delle due ore assegnategli per
legge, in favore di chi tra i candidati sindaco delle altre coalizioni (ovviamente
tra quelle penalizzate in virtù di quanto sopra) ne faccia richiesta. La politica,
per Enrico Franza, continua a reggersi sul principio in base al quale esistono
avversari e non nemici, concetto che evidentemente sfugge a chi fa delle
logiche di potere il proprio punto di forza. La decisione giunge in virtù del
rispetto che ad ogni avversario si deve, e allo spregio che ad ogni prepotente
va dato

Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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