Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

Il nuovo corso della politica ad Ariano tra sincretismo e accordi per amministrare.

Pubblicato

-

Si fa frenetica la vita politica ad Ariano dopo il risultato inaspettato che ha visto Enrico Franza primeggiare su Domenico Gambacorta , il quale veniva dato per sicuro vincitore al primo turno. La storia ci racconta che le cose sono andate diversamente ed è stato decretato vincitore un giovane senza “nessuna esperienza” che si è trovato ad affrontare questioni molto più grandi di lui.Nelle interviste rilasciate, ha dichiarato di voler conoscere come funziona la macchina amministrativa,  avendo come obiettivi principali in questa fase, le problematiche che affliggono la nostra città,ovvero il traffico a Cardito, il decoro urbano(ricordiamo che la delega al servizio era di competenza dell’ex assessore Filomena Gambacorta) e le problematiche legate al mondo del lavoro con la costituzione di una banca delle competenze, da parte del comune,che cercherà di mettere in contatto le aziende che producono lavoro con chi è in cerca di occupazione. In attesa di presentare la squadra che lo affiancherà in questa esperienza amministrativa, si fa largo all’orizzonte la lotta con i numeri all’interno del consiglio comunale che dal primo momento hanno evidenziato una criticità dal punto di vista numerico e che vedono la nuova amministrazione costretta ad interloquire con le varie anime politiche presenti in consiglio, per garantire una sorta di stabilità all’interno del civico consesso. Il nuovo sindaco in questi giorni ha intrapreso una serie di incontri tesi ad intavolare un discorso di unità di intenti per il bene comune della città ma che lo vedono costretto ad aprire alle richieste dei molteplici attori in campo, dovendo per forza di cose cercare un punto di convergenza, anche se alla base esistono elementi ideologici inconciliabili ma che in questa fase devono essere superati per permettere alla città di dotarsi di un organo capace di amministrare per i prossimi anni. I cittadini sono in trepida attesa e restano fiduciosi nelle capacità del “giovane sindaco” di saper creare una sinergia tra tutte le forze politiche che con responsabilità saranno chiamate a decidere per il futuro di Ariano.

Attualità

Liste di attesa: i soliti proclami

Pubblicato

-

Il governo Meloni agli inizi dell’estate scorsa sbandierò (vedi il mio articolo pubblicato da “Il Confronto, Rivista on line) ai quattro venti il programma con il quale avrebbe ridotto, in tempi rapidi, le liste di attesa. L’allarme è lanciato dalpresidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, il quale mette a fuoco il ritardo nell’approvazione dei decreti attuativi previsti dal DL 73/2024 sulle liste d’attesa, convertito dalla Legge 107/2024″. Sin ad ora, è stato adottato solo 1 dei 6 decreti attuativi. La riforma prevede un’integrazione del Cup delle strutture pubbliche con quelle accreditare dal SSR per migliorare le prenotazioni e l’offerta agli utenti, ed una nuova metodologia per individuare il fabbisogno reale del personale,passaggio fondamentale per le assunzioni, decreti ancora di là da venire. A fronte di tanti proclami estivi, non si comprende come potrebbero essere azzerate le liste di attesa se mancano circa 4 mila medici di Medicina di Emergenza-Urgenza (MEU). Circa 1033 medici hanno lasciato i PS, 467 nuovi ingressi coprono appena il 45% di medici dedicati a questo reparto. Per coprire i turni si è provveduto all’utilizzo di medici di altri reparti (29%), contratti atipici (54%), specializzandi di emergenza urgenza (32%), cooperative (28%), i medici non MEU comandati dalla direzione (20%). La tragica realtà è sotto i nostri occhi, il Tribunale dei diritti del malato ha denunciato che almeno 300 mila persone hanno atteso 3 giorni prima di avere un posto letto. L’amarezza delle parole del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, sono rilanciate dall’Agenzia Ansa: “le riforme annunciate restano un esercizio retorico se non tradotte in azioni concrete, mentre il raggiungimento di risultati parziali è solo una magra consolazione politica, priva di reali benefici per la società”, (Redazione Ansa, 29 gennaio 2025).

Continua a leggere

Attualità

Marco La Carità nominato Componente Esecutivo Regionale di ANCI Campania in quota Forza Italia

Pubblicato

-

Napoli, 30 gennaio 2025 – Marco La Carità, Consigliere Comunale di Ariano Irpino, è stato nominato Componente Esecutivo Regionale di ANCI Campania, incarico di rilievo all’interno dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

La nomina, firmata dal Presidente Carlo Marino, si inserisce in un’ottica di rafforzamento della governance dell’ANCI Campania, con l’obiettivo di garantire un maggiore coinvolgimento nella fase istruttoria e operativa dell’Associazione.

Marco La Carità assumerà questo ruolo in quota Forza Italia, rappresentando il partito all’interno dell’organo esecutivo regionale. La sua esperienza amministrativa e il suo impegno politico saranno fondamentali per affrontare le sfide dei Comuni campani e promuovere soluzioni efficaci per il territorio.

“Sono onorato di questa nomina e pronto a mettere a disposizione le mie competenze per supportare i Comuni della nostra Regione”, ha dichiarato La Carità.

Forza Italia conferma così la sua presenza attiva in ANCI Campania, con l’obiettivo di garantire una rappresentanza forte e incisiva per gli amministratori locali.

Continua a leggere

Attualità

GAP Nord – Sud e Regionalismo Differenziato

Pubblicato

-

A Cercola, in provincia di Napoli, prosegue il dibattito di Città Futura, ubicata in C.so Domenico Ricciardi 261, sul rilancio della Questione Meridionale e delle sperequazioni tra le due aree del paese.  All’incontro di domenica 2 febbraio 2025 alle ore 11,00 parteciperà il Senatore Peppe De Cristofaro di Sinistra Italiana, il Consigliere Comunale di Città Futura Marco Picardi, il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese e il giornalista e saggista Salvatore Lucchese, Direttore Responsabile della rivista laica e progressista “Meridione/Meridiani”

il Sud ha avuto, negli ultimi due anni, una crescita del PIL superiore al Nord ma, in realtà, i meridionali vivono con il reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. Hanno servizi pubblici inadeguati, molto costosi, poco frequenti, in particolar modo in provincia, scarsamente calibrati ai bisogni che li costringe a rivolgersi al privato. Inoltre la crescita dell’occupazione al Sud, così come ha ribadito lo Svimez, è basata sul lavoro “cosiddetto povero” con un salario da part time ma, che, in realtà, impegna il lavoratore full time senza la possibilità di un progetto di vita futura e privo di sufficienti garanzie per la sua incolumità psico-fisica.  

Siete tutti invitati

Continua a leggere
Advertisement

Più letti