Attualità
Il PSI di Ariano sul Documento di Orientamento Strategico :” Ariano esclusa dal piano di sviluppo e l’amministrazione Gambacorta tace”.
La sezione “Ireneo Vinciguerra” del Partito Socialista Italiano di Ariano Irpino, esprime forti riserve sui contenuti e la metodologia di impostazione del “Documento di Orientamento Strategico” proposto dall’Associazione dei comuni dell’Ufita, del Calore, del Miscano e del Cervaro.
Il documento sottoposto all’esame del consiglio comunale è ritenuto, a fronte di una disamina attenta e puntuale dello stato di fatto, al quanto carente di specifiche indicazioni nella fase propositiva. Senza sottovalutare l’importanza della realizzazione della stazione ferroviaria nella valle dell’Ufita, intervento che, ovviamente, deve essere ritenuto essenziale, non va sottaciuta l’importanza per la città di Ariano dei collegamenti a nord con la Daunia Interna e il medio Adriatico. Dal documento, che pure in due cartine li richiama con chiarezza, tra quelle che vengono individuate come occasioni di sviluppo per il nostro territorio, l’importanza della prosecuzione verso nord della Lioni – Grottaminarda.
La carenza di attenzione alla necessità di completare la direttrice verso il medio Adriatico fa il paio con la scarsa rilevanza data alla necessità di realizzare una nuova strada che, aggirando il nodo scorsoio di Cardito, permetta un agevole collegamento del PIP di Camporeale con la valle e la realizzanda stazione.
Nessun cenno viene fatto alla necessità di spendere immediatamente i 37 ml di euro già disponibili per la realizzazione della strada a scorrimento veloce che superi Cardito e, assolutamente, si ignora la delibera del CIPE dell’agosto 2016 che prevede la spesa di 121 ml per completare la realizzazione del collegamento con Camporeale. Questo deliberato rappresenta il primo impegno per far proseguire la Lioni – Grottaminarda verso il medio Adriatico e le popolazioni interessate devono valorizzarlo e renderlo spendibile anche in altre sedi di programmazione.
I socialisti ritengono molto preoccupante che il documento in discussione solo in un inciso faccia riferimento alla attuazione della Zona Economica Speciale. La regione Campania ha inserito nella ZES le aree di Grottaminarda, Flumeri, Sturno e di altri comuni; Ariano né è invece esclusa. Questa decisione, estremamente penalizzante per la nostra città, è stata completamente sottaciuta dall’Amministrazione Gambacorta e conseguentemente, la stessa non si è fatta carico di segnalarla ai redattori del Piano.
La nostra città è esclusa anche dalle previsioni di ampliamento dell’area ZES che includono invece il Calaggio e Pianodardine.
Anche sul piano dei servizi, la proposta avanzata è ritenuta carente.
Il miglioramento della viabilità interna all’area va strettamente correlato al servizio pubblico di mobilità su gomma che di recente è stato notevolmente penalizzato in particolare in direzione della Puglia. Questa scelta ha sfavorito particolarmente Ariano e la possibilità di crescita delle potenzialità di offerta scolastica e la fruizione dei servizi allocati nella città per i quali non sono previsti incrementi funzionali.
Un capitolo a parte è quello della sanità ove non si specifica il ruolo dell’Ospedale Frangipane sul territorio e non si fa riferimento alla possibilità della realizzazione della DEA di primo livello all’interno dell’area vasta Avellino-Benevento. Questo nonostante venga constatata la forte tendenza all’invecchiamento della popolazione residente.
Tanto premesso, i socialisti arianesi ritengono che il Documento vada emendato individuando le seguenti priorità:
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potenziamento dei collegamenti del nord del territorio dell’Associazione dei comuni con la valle attraverso la realizzazione del collegamento con Camporeale e, successivamente con l’Adriatico;
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inserimento del PIP di Camporeale nelle aree di ampliamento della ZES;
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potenziamento dei collegamenti pubblici all’interno del territorio dell’Associazione ed in particolare di quelli col foggiano;
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potenziamento dell’attuale stazione ferroviaria di Ariano Cerreto, unico scalo tutt’ora esistente sul territorio dell’area vasta, in attesa della realizzazione della stazione “Hirpinia”;
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realizzazione della DEA di I° livello all’interno dell’ospedale Frangipane;
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rafforzamento della dotazione di servizi a partire da quello scolastico per arrivare agli uffici giudiziari (Tribunale).
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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