Attualità
Il re è nudo: se ne può uscire tutti insieme, a patto che tutto cambi

La natura ci sta punendo per la nostra arroganza. L’uomo crede di essere il padrone della Terra e ha stabilito rapporti sbagliati con gli animali e con l’ambiente. A causa del cibarsi di carne (l’uomo in realtà non è carnivoro, non ha né i denti e né l’intestino da carnivoro) e dello stretto contatto con gli animali che l’uomo sottomette, è soggetto alle zoonosi e fra queste c’è la contrazione di virus (non si è mai visto qualcuno che mangiando verdure, frutta e cereali contragga un virus!). Se l’uomo non fosse stato così arrogante, avrebbe capito che il corpo per mantenersi in salute, deve essere alcalino e questo, non lo sostengo soltanto io, ma lo dice il dottor Franco Berrino, oncologo ricercatore in pensione dell’Istituto Italiano dei tumori di Milano. I cibi acidi come la carne (il più acido di tutti) e un’alimentazione molto proteica (acida) abbassano le difese immunitarie. E l’utilizzo massivo di antibiotici negli allevamenti intensivi, provoca in noi l’antibiotico-resistenza e l’abbassamento delle difese immunitarie. Questo ci rende più ricettivi per la contrazione dei virus. Il nostro modo di produrre e di mangiare, ha fatto ammalare la terra. Siamo tutti malati. L’unico principio a cui ci si ispira è il profitto. Gli animali non sono considerati esseri senzienti, ma cose da cui trarre profitto, anche torturandoli. La Terra soffoca come il nostro respiro col Covid-19. L’ammalato chiede aria e aiuto, come il nostro pianeta. Un’epidemia di polmoniti ha interrotto l’intensità dell’attività umana. L’effetto pausa ha prodotto segnali di rianimazione dell’ambiente, dai cieli, alle acque. La Terra senza di noi sta meglio. Questo virus è un effetto collaterale dell’Antropocene, che indica l’epoca geologica attuale, nella quale all’essere umano e alla sua attività, sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche. Con le nostre attività volte al profitto e la nostra frenesia di produrre in fretta e il più possibile, stiamo distruggendo questo pianeta e noi stessi. Questo lo vuole il capitalismo sfrenato. Adesso più che mai c’è bisogno di una buona sanità, ma una buona sanità per tutti non è fra gli obiettivi del capitalismo e adesso il re è nudo. Il capitalismo, che ha preteso la chiusura di tanti ospedali, era impreparato o forse non lo voleva essere. Ma questa esperienza ci ha rivelato che se ne viene fuori tutti insieme, noi e la natura, ricchi e poveri insieme, con gli stessi diritti, insieme tutte le nazioni. Ci ha insegnato che il liberismo non regge, ma c’è bisogno di protezione sociale, ospedali e cure per tutti. Se ne vogliamo davvero uscire, non dobbiamo augurarci che tutto ritorni come prima, ma che tutto cambi. Bisogna cambiare il trattato di Maastricht e il patto di stabilità interno, con l’abolizione del pareggio di bilancio a livello europeo, ovvero superare alcuni di quei provvedimenti che impongono, tramite “la trappola del debito”, la gestione del pubblico come un’azienda privata, anche andando oltre ogni principio costituzionale.
Attualità
Confesercenti, Marinelli: bonus contro il caro energia per famiglie e imprese irpine

“Novità positive per negozi e attività produttive irpine, oltre che per le famiglie, con l’approvazione del “decreto bollette”, per contrastare la nuova impennata delle tariffe elettriche, che sta mettendo ancora una volta a dura prova i bilanci di imprese e cittadini”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale della Confesercenti di Avellino.
“Il provvedimento – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – prevede che il bonus sociale elettrico venga ampliato per tre mesi agli utenti domestici con Isee fino a 25mila euro, che riceveranno un contributo da 200 euro. Un aiuto spetterà anche alle aziende “energivore” – con potenza impegnata superiore a 16,5 kW – e alle Pmi vulnerabili. Attualmente il bonus sociale bollette prevede che il cittadino o il nucleo familiare abbia diritto al contributo con un Isee non superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico (20.000 euro per quelle numerose con almeno 4 figli). Per coloro che già percepiscono il sostegno, il contributo potrà arrivare fino a 500 euro.
Alle microimprese e ai clienti vulnerabili (ultra 75enni, disabili e chi si trova in condizioni economiche svantaggiate o ha gravi problemi di salute) del sistema a tutele graduali viene consentito di essere inseriti in un mercato controllato, e non in quello libero, anche alla cessazione del servizio il 31 marzo 2027. Stop anche al pignoramento degli immobili dei soggetti vulnerabili con il blocco delle esecuzioni immobiliari sulla prima casa per debiti condominiali sotto i 5.000 euro.
È poi previsto un “salvagente” per le auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025, saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra, cioè sui compensi non monetari erogati sotto forma di beni e servizi offerti dal datore di lavoro ai dipendenti per integrare la retribuzione principale, come buoni pasto, polizze assicurative, misure sociali aziendali”.
Gli interventi annunciati e introdotti – conclude Marinelli – sono sicuramente utili e ormai attesi da tempo, ma occorrono ulteriori misure, come più volte evidenziato, più inclusive e soprattutto strutturali. Per cominciare è necessario alleggerire anche gli oneri di sistema delle imprese con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt, che sono peraltro di più piccole dimensioni, che hanno pesantemente risentito in questi anni dell’incremento dei valori delle materie prime energetiche”.
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FIERA DI VENTICANO – D’Agostino (FI): Qui l’Irpinia che resiste e innova

Avellino, 24 apr – “Oggi ho partecipato con interesse all’inaugurazione della 46^ Fiera Campionaria di Venticano, un evento che non è solo una vetrina, ma una parte pulsante dell’Irpinia e del Mezzogiorno. Con oltre 140 espositori e un padiglione dedicato al Made in Italy, la Fiera celebra l’agricoltura, l’enogastronomia e l’artigianato di qualità del Centro-Sud, dimostrando che le aree interne possono essere motore di sviluppo.
Ho incontrato produttori determinati, storie di passione e sacrificio che incarnano lo spirito di un Sud che non si arrende e punta all’eccellenza. La loro energia è la prova che, anche in territori spesso marginalizzati, l’imprenditoria di qualità può crescere e competere.
Una delle proposte più interessanti emerse oggi è la trasformazione del quartiere fieristico in un hub di servizi per la Valle del Calore. Un’idea strategica, che condivido pienamente, per valorizzare le risorse locali e attrarre investimenti. Come sindaco e imprenditore, sono convinto che iniziative come questa siano importanti per creare lavoro, contrastare lo spopolamento e unire tradizione e innovazione.
Grazie alla Pro Loco Venticanese, ai volontari e a tutti coloro che rendono possibile questa manifestazione. La Fiera di Venticano non è solo un evento, è un simbolo di speranza e un modello per l’Irpinia.”
Attualità
Il Comune di Ariano Irpino ricorda il 25 aprile

Ottant’anni fa, l’Italia ritrovava la propria identità.
Il 25 aprile ricorre la Festa della Liberazione, quest’anno l’80° Anniversario della Liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista, una pagina della nostra storia da non dimenticare per un futuro condiviso da tutti di pace, di progresso e di libertà. L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino celebra questa importante ricorrenza con l’affissione di Manifesti cittadini e l’esposizione a Palazzo di Città del Tricolore e della bandiera Europea, occasione per ricordare con forza il messaggio del sacrificio di coloro che si sono battuti con coraggio, per tramandare alle generazioni future lo straordinario valore della libertà
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