Attualità
In Campania risuona lo slogan: mai più ultimi
In Campania per sottoporsi ad una TAC in ospedale occorrono mesi, invece se prenoti l’indagine presso un centro accreditato con il Servizio Sanitario Regionale (SSR)i tempi si accorciano sempre che non siano superati i tetti di spesa stabiliti dalla Regione. Budget regolarmente esaurito entro la metà del mese con evidenti riflessi negativi per il paziente che deve pagare di tasca propria l’intero costo dell’esame. Protestano le associazioni dei pazienti con gravi patologie, si lamenta la mancata utilizzazione di apparecchiature quali, ad esempio, le TAC acquistate e collocate presso gli ospedali e non collaudate. In Campania la vita media è di circa 3 anni inferiore rispetto a quella nazionale. Varie sono le cause, non ultimo l’inquinamento ambientale e la mancanza degli screening preventivi generalizzati e gratuiti della popolazione, necessari ad individuare le patologie che, se fossero diagnosticate al loro sorgere, si potrebbe ridurrebbe la cronicizzazione dell’evento. I vantaggi sarebbero indubbi: riduzione delle assenze dal lavoro e dei ricoveri in ospedale o in centri di riabilitazione; minor numero di pensioni di invalidità per patologie passate dalla fase acuta a quella permanente ed altamente invalidante. Le prestazioni ambulatoriali dovrebbero essere il cardine della medicina preventiva, le analisi del sangue e gli esami di laboratorio dovrebbero essere eseguiti in pochi giorni. La realtà è ben diversa anche per gli esami di alta diagnostica radiologica (Tac, Risonanza, Pet, Scintigrafia) per patologie gravi a rapida evoluzione infausta per le quali vi sono mesi di attesa, se non addirittura anni. Stessa sorte tocca alle visite specialistiche o agli interventi chirurgici (ad esempio, ernie all’inguine). Lo scenario cambia per incanto se prenoti la prestazione in intramoenia, paghi ed in pochi giorni sei servito. La sanità campana ha abbandonato le persone fragili al loro destino, mancano circa 11 mila operatori sanitari tra medici e infermieri, sono stati ridotti i posti letto e chiusi molti nosocomi. Tutto finalizzato a contenere il deficit finanziario della spesa sanitaria regionale non in linea con i parametri dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza),mai rispettati e che impongono ogni anno a circa 33 mila campani di emigrare nelle regioni del Nord per ricevere assistenza e cura, anche per le più comuni patologie, con danni alle casse regionali che si aggirano intorno a 300 milioni di euro (fonte Svimez). Non si può accettare che lo Stato Centrale abbandoni i cittadini campani ed i meridionali all’impossibilità di curarsi. Non è umanamente condivisibile che solo la parte più ricca del Paese abbia sufficiente ed adeguata assistenza sanitaria. Occorre ripartire le risorse finanziarie secondo il criterio della spesa pro-capite ed impegnare maggiori risorse finanziarie nel Mezzogiorno per riequilibrare le disuguaglianze sanitarie esistenti tra le due macro aree del Paese. Va tenuto conto che il reddito e la disoccupazione in Campania e nel Meridione sono rispettivamente la metà ed il doppio di quella del Nord.Senza equità non vi può essere Unità e coesione del Paese e “Non vi è nulla di più ingiusto quanto fare parti uguali fra diseguali” (Don Milani)
Attualità
Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania
I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.
Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.
Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.
La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.
Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.
Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.
Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.
Forza Italia Ariano Irpino
Attualità
Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità
L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.
Attualità
Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i salernitani del PESSY per una gara valida a determinare le prime due posizioni del girone.
Dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari che conducono al vertice con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà grande importanza sia per la conquista della vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.
Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici chiedono alla squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.
Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi
con un successo e riprendere il comando della graduatoria.
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