Attualità
Irpinia Alternativa:”L’emergenza sanitaria in Campania ed in Irpinia continua a consegnarci seri elementi di preoccupazione”
L’emergenza sanitaria in Campania ed in Irpinia continua a consegnarci seri elementi di preoccupazione. In questo senso appare ancora non all’altezza la risposta attrezzata dalla Regione Campania rispetto alla necessità di un efficace e diffuso screening epidemiologico, risultando ultima per numero di tamponi effettuati in relazione alla popolazione, così come desta preoccupazione il grido d’allarme lanciato pochi giorni fa dall’Associazione dirigenti medici della Campania sia rispetto alla condizione di sicurezza negli Ospedali, e alla dotazione di dispositivi di protezione individuale, sia rispetto alla capacità delle strutture ospedaliere di differenziare i percorsi dei pazienti Covid da tutti gli altri, con conseguenze facilmente intuibili. Dentro questo quadro la provincia di Avellino resta in una condizione di forte criticità, insieme a quella di Foggia la più colpita del Mezzogiorno. Nonostante le passerelle a cui abbiamo assistito, alle generiche parole di rassicurazione, anche in Irpinia facciamo i conti con risposte non adeguate e non sufficienti, sia per quanto riguarda lo screening epidemiologico, sia per quello che riguarda la capacità degli Ospedali di far fronte all’emergenza in termini di efficacia e sicurezza delle condizioni di lavoro. L’Ospedale Moscati di Avellino resta in perenne affanno, e il rischio è che giunga davvero troppo in ritardo l’attivazione della Palazzina Alpi. L’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino, nonostante le richieste in questo senso degli operatori sanitari, appare ancora in una condizione di sostanziale abbandono, e restano inevase la domande rispetto alla reale fruibilità e sicurezza della struttura. In questo quadro anche l’accordo con il sistema sanitario privato, decisamente più vantaggioso per lo stesso rispetto a quanto accaduto in altre Regioni, stenta a dare risultati tangibili. Occorre inoltre segnalare che i pazienti positivi al tampone e in isolamento a domicilio sono sostanzialmente senza nessuna forma di assistenza, laddove servirebbe invece supporto medico ed infermieristico non solo per curare queste persone, spesso lasciate prive di terapia, ma anche per tentare di evitarne il peggioramento e l’inevitabile ricovero. Quindi occorre assistenza a domicilio per ridurre i ricoveri in Ospedali ormai saturi. In questo senso la realtà di Ariano Irpino è assolutamente drammatica. E’ necessario, dunque, un radicale cambio di passo, che non veda più donne e uomini soli al comando. L’inadeguatezza dei vertici della Sanità irpina imporrebbe la costituzione di una nuova cabina di regia presso la Prefettura di Avellino, per evitare ulteriori danni ed errori. E’ necessario, infine, trovare modalità di coinvolgimento ed inclusione dei Consigli Comunali in questa fase, per elaborare proposte, per raccogliere istanze e bisogni dei territori, consapevoli che una sospensione a tempo indeterminato delle democrazia non è utile nè funzionale neanche alla risoluzione della stessa emergenza sanitaria.
Amalio Santoro, “Consigliere comunale Avellino”, Giancarlo Giordano, “Portavoce Si può”, Roberto Montefusco, “Coordinatore provinciale Sinistra Italiana”, Tony Della Pia, “Segretario provinciale Rifondazione comunista”, Sergio Mazzeo, Anna Farina, Raffaele Aurisicchio, Roberto De Filippis, Salvatore Ruggiero, “Consigliere comunale Lioni”, Mario Del Goleto, “Associazione l’ Irpinia è Adesso”, Costantino D’Argenio, “Coordinatore cittadino Prc Avellino”, Franco Mazza, Tonino Scala, “Coordinatore regionale Sinistra Italiana”, Giacomo Corbisiero, Rita Labruna, Fiorentino Lieto, “Federconsumatori”, Luca Beatrice, “Presidente Gal Partenio”, Rino Ricciardelli, “Sindaco Santa Paolina”, Renato Siniscalchi, Franco Grasso, Noemi Aurisicchio, “Consigliere comunale Santa Paolina” Angelina Spinelli, Consigliere Comunale Santa Paolina, Giuseppe Moricola, “Consigliere Comunale San Potito Ultra”, Mimmo Galeotalanza, Modestino Valente, Emanuela Caravano, Angelo Napolitano, Berardo Pesce, Rosa De Padua, Luigi Pedoto, Pino Mauriello, Carlo Di Grazia, Floriana Mastandrea, Giovanni Montesano.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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