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Attualità

J F K e la Nuova Frontiera contro i nemici dell’umanità: tirannia, povertà e guerra

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Se una società non può aiutare i molti che sono poveri, non dovrebbe salvare i pochi che sono ricchi, sosteneva giustamente John Fitzgerald Kennedy.

Nacque il 29 maggio 1917 A Brookline, in Massachusetts e il 20 gennaio 1961 sarebbe diventato il 35° presidente degli Stati Uniti d’America, succedendo ad Eisenhower. Restò in carica fino al 22 novembre 1963, anno in cui fu assassinato a Dallas (Texas): gli subentrò Lyndon Johnson. Fu il primo presidente di religione cattolica e il suo mandato, fu caratterizzato da diversi avvenimenti importanti: l’Embargo contro Cuba e lo sbarco nella Baia dei Porci, l’invasione di Cuba e il progetto segreto per abbattere il regime di Castro, gli antefatti della guerra del Vietnam, l’affermarsi del movimento per i diritti civili degli Afroamericani. Nel suo discorso d’insediamento, con l’espressione “Nuova Frontiera”, lanciò dei veri e propri progetti di sfida, con la guerra alla povertà e alla disoccupazione, alla ricerca di un benessere materiale equamente distribuito, a favore di leggi per estendere l’istruzione e i diritti civili, contro la discriminazione razziale, all’epoca presente in tutti i luoghi pubblici (scuole, forze armate, imprese…). Forse furono proprio le parole forti del suo discorso a segnarne la sua morte: “… comuni nemici dell’umanità: la tirannia, la povertà, e la guerra”. Forse ad assassinare il presidente, furono diversi gruppi di cecchini, appostati in modo da far ricadere i sospetti solo su Lee Harvey Oswald. Quasi certamente l’omicidio fu organizzato dalla più oscura alleanza che la storia americana abbia mai conosciuto: dagli esuli cubani anticastristi, ai boss del crimine organizzato, fino ai servizi segreti americani. Partendo dalle sue parole possiamo comprendere il suo progetto, rimasto in gran parte incompiuto, ma che, ancora oggi, ispira i più grandi leader mondiali.

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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