Attualità
La Costituzione che ignora i meridionali
“Siamo di fronte ad una scelta storica, difesa o stravolgimento della Costituzione”. Sono le parole di Letta,segretario del PD, pronunciate durante la direzione nazionale del partito e rilanciate dalla TV e dai media. Parole che possono essere prese per vere solo dai marziani ma non dai meridionali. Il Sud è stato ignorato da tutti i governi, le sue infrastrutture sono obsolete o inesistenti,fatto reso ancor più evidente dalla spesa storica, che ha consentito al Centro-Nord di dotarsi di moderni e capillari servizi pubblici. Il governo Draghi, inoltre, ha reso operativo il regionalismo differenziato, che consentirà alla Lega e i suoi sodali (Fontana, Bonaccini, Zaia) di dare libero sfogo ad interessi egoistici che annullano il principio di unità e coesione territoriale. Letta fa finta di ignorare che la Costituzione è lettera morta, i meridionali sono costretti ad emigrare in cerca di lavoro e per curarsi, sono privati degli asili nido e del tempo prolungato per mancanza delle mense per i bambini, sono impossibilitati a spostarsi con i mezzi pubblici, sono costretti a pagare alte addizionali comunali e regionali a fronte di servizi pubblici inesistenti. Il Sud non ha treni ad alta velocità (per la Gelmini le risorse potrebbero essere reperite per il 2030), mentre il ponte sullo stretto di Messina è ritenuto da Sala, sindaco di Milano, una proposta “inutile se non dannosa”. La Costituzione è stata svuotata e resa un testo formale che, nei fatti, nega l’uguaglianza e la solidarietà verso i territori più fragili. Le parole di Letta sono la chiamata alle armi per contrastare il centro-destra, ancora oggi alleati nel governo Draghi, ma considerati il “nemico” con il quale hanno stravolto la Costituzione e cancellato i diritti di 20 milioni di persone, ritenute stranieri in patria. Ora basta, bisogna cambiare. I meridionali non vogliono impiccarsi sempre alla stessa fune.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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