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Attualità

La Lega vuole balcanizzare il Paese

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Prosegue la trattativa privata tra Calderoli, ministro per gli affari regionali e le autonomie, e le regioni Veneto e Lombardia, sull’attuazione dell’Autonomia Regionale Differenziata (ARD). Il ministro ha predisposto la bozza che circola sulla stampa del Nord e ripropone il canovaccio preparato da Boccia e dalla Gelmini. La bozza confluirà in una legge quadro che il parlamento non potrà emendare relegandolo a semplice passa carte. La Lega & Co. vogliono realizzare il progetto eversivo di balcanizzazione del Paese. Il concetto è stato ripreso dal Prof. Gianfranco Viesti, docente di economia applicata dell’Università di Bari, nell’intervista dell’8/11/2022 fatta dal Quotidiano di Puglia, “il rischio è che diventi un Paese a coriandoli”, prosegue “il ritorno alla carica su questa riforma è una pessima notizia per il Mezzogiorno”. La bozza Calderoli non affronta il nodo della spesa storica, che penalizza il Sud, né propone di definire ed approvare, prima dell’adozione dell’ADR, i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), strumenti indispensabili a garantire diritti minimi ed uguali sull’intero territorio nazionale. Manca la volontà politica di ridurre il divario infrastrutturale e socio economico tra le due macro aree. Il Meridione ha la disoccupazione doppia ed il reddito pro-capite la metà rispetto al quello del Nord. Inoltre sembra un intervento di facciata la nascita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Comitato Strategico per il Sud che dovrebbe coordinare gli interventi riguardanti quest’area. Forse hanno dimenticato che sono state approvate dal parlamento le leggi che individuano i settori di intervento e le percentuali della spesa pubblica da investire nel Mezzogiorno, leggi scientemente ignorate. Il momento politico richiede una mobilitazione di tutte le forze politiche, sindacali e sociali, tant’è che tutti i sindacati Cigl, Cisl, Uil, Snals, Gilda scuola con il Coordinamento di Democrazia Costituzionale hanno indetto per il 9/11/2022 alle 11,30 a Roma nell’Hotel Nazionale (piazza Montecitorio) una conferenza stampa per avviare la raccolta di firme per la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare. Il testo elaborato da Massimo Villone, Prof. Emerito di diritto costituzionale dell’Università Federico II di Napoli, di “Modifica dell’articolo 116, comma 3 e 117 comma 1, 2, 3, prevede l’introduzione di una clausola di supremazia che assicuri in capo allo Stato Centrale gli indirizzi e le uniformi modalità di applicazione dell’istruzione su tutto il territorio nazionale. Fatto negativamente sperimentato con la riforma del titolo V della Costituzione che nel 2001 ha assegnato la sanità alle regioni ampliando, a dismisura, le disuguaglianze tra i cittadini. il dado è tratto, dobbiamo manifestare in piazza la nostra contrarietà ad un disegno eversivo che balcanizzerà l’Italia.

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Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità

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L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.

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Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO

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 Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i  salernitani   del PESSY per una gara valida a  determinare le prime due posizioni  del girone.

Dopo l’inattesa sconfitta rimediata  a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari  che conducono al vertice  con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà  grande importanza sia  per la conquista della  vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.

Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici  chiedono alla  squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.

Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi

con un successo e riprendere  il comando della graduatoria.

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Sotto il tricolore diritti a geometria variabile legati al luogo di residenza

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Il 7 gennaio è stata ricordata la festa del tricolore,evento celebrato dal presidente delle Repubblica Mattarella che nel suo discorso ricorda che:“riassume la nostra identità di popolo”. Parole sacre che forse stridono con la realtà. In Italia i meridionali migrano per cercare lavoro e per curarsi, muoiono, in media, tre/quattro anni prima rispetto al resto d’Italia, non hanno mezzi di trasporto urbani efficienti né l’alta velocità, che si ferma a Napoli, pochi gli asili nido gestiti dai comuni, il welfare è un sogno e leinfrastrutture sono inadatte a ricevere gli investimenti industriali nazionali e stranieri. Inoltre il reddito pro-capite è la metà e la disoccupazione è doppia rispetto al Nord mentre è aumentata la povertà assoluta delle famiglie meridionali. Sullo stesso territorio, sotto la stessa bandiera convivono cittadini con diritti a geometria variabile, diritti negati a 19 milioni di persone da tutti i partiti che negli ultimi venti anni hanno governato il paese. Forse hanno messo in pratica il teorema di Guido Tabellini, già rettore della Bocconi, che sul quotidiano Il Foglio scriveva: “Le politiche più efficaci per avvicinare l’Italia all’Europa sono anche quelle che aumentano la distanza tra Milano e Napoli, tra aree avanzate e arretrate del Paese”. In poche parole: ognuno per sé e Dio per tutti.

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