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Tra colpi di mano e rettifiche, è sparito l’art. 112 sulla Zona rossa

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Ci siamo augurati tanto che si potesse trattare di una fake news, mentre purtroppo non lo è: effettivamente nella Gazzetta Ufficiale è stato corretto con una errata corrige, come “errore materiale”, e quindi rettificato, l’articolo del Decreto legge 19 maggio 2020 n.34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, che inseriva Ariano Irpino (e le zone della provincia di Salerno), in quella Zona rossa che essendolo stata per oltre 30 giorni, avrebbe beneficiato di una parte dei 200 milioni, stanziati per aiutare gli operatori del commercio. Un’enorme delusione per i cittadini arianesi, e anche per Generoso Maraia, deputato del M5S, che aveva portato avanti la battaglia convinto di averla vinta e parlandone ampiamente sulla stampa e sui social network. In verità, in vari hanno cercato di attribuirsi l’inserimento dell’articolo 112 del Decreto di rilancio, firmato dal Presidente della Repubblica, ma il deputato Maraia, ne ha ribadito la primigenia e il lavoro fatto, sia con il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli, che con il Sottosegretario del Ministero dell’Interno nonché deputato irpino, Carlo Sibilia. L’articolo 112 riguardava un finanziamento a fondo perduto, che nella misura di circa un milione di euro, avrebbe portato un parziale ristoro ai commercianti arianesi rimasti bloccati a causa della Zona rossa e che continuano a subire le conseguenze di una discriminazione, anche morale, legata all’appartenenza geografica. In un certo qual modo, con il suo annullamento, si è consumato un doppio danno e una doppia beffa! Tutto ciò, mentre nel frattempo, si consuma il paradosso di dare un prestito, garantito per ben il 90% dallo Stato, di 6,3 miliardi di euro alla FCA, un’azienda che giova ricordarlo, ha sede fiscale e pertanto paga le tasse, in Olanda: i soldi però, li chiede all’Italia per fare accordi con gli stranieri! Come giudicare tutto ciò? Gli esercenti del commercio arianesi sono sul piede di guerra e hanno deciso di indire una manifestazione nella quale domani consegneranno le chiavi delle loro attività, al Comune di Ariano Irpino. Intanto, come c’era da prevedere, i social, per la gioia dei detrattori, si sono scatenati contro Generoso Maraia, “colpevole” di essersi attribuito il merito dell’approvazione dell’articolo e di averlo pubblicizzato. Noi invitiamo invece al ragionamento, ad usare il buonsenso: troppo facile trovare il capro espiatorio di comodo e scagliarvisi addosso, anche per ragioni di mera speculazione politica! Le questioni sono un po’ più complesse di come appaiono e francamente, non pensiamo di dover dare la responsabilità dell’accaduto al deputato arianese, quanto piuttosto ad altri “giochi”, ci vien da pensare, forse di potere, che potrebbero essersi instaurati. Resta il fatto, che Generoso Maraia, amareggiato, ma non per questo intenzionato ad arrendersi, ha chiesto scusa ai suoi concittadini, un post su Facebook. Ipotizza tra l’altro che: “Qualcuno in seno alla maggioranza, non avrà gradito che il M5S rivendicasse da solo questo risultato e si è attivato per cancellare quello che noi abbiamo scritto. Qual è la finalità di tutto questo? Consiste nella possibilità, per chi in questa fase non è riuscito a mettere il cappello, di presentare un emendamento che ricomprenda Ariano e casomai anche i comuni con 3 giorni di zona rossa. Un vero e proprio schifo, al quale mi opporrò in Parlamento per ottenere l’articolo così com’è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e senza alcuna correzione”. Noi vogliamo ricordare che, al di là dei facili atti di accusa, si dovrebbe avere il coraggio e insieme la capacità, di mettere da parte gli asti politici e perseguire un’azione comune che abbia un’unica finalità: il benessere della nostra comunità, già fin troppo bistrattata dagli eventi e da coloro che non sono stati capaci di gestirli in maniera adeguata, a partire dalla gestione sanitaria, non dimentichiamolo!

Di seguito riportiamo l’errata corrige dell’art.112

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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