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Attualità

La perfezione del numero 3: tre giorni al 3 giugno, inizio della Fase 3

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Mancano tre giorni al 3 giugno, giorno in cui si darà inizio alla Fase 3, in cui verranno consentiti gli spostamenti tra regioni. Finalmente, per molte persone sarà possibile rivedere i propri congiunti e gli amici lontani. Verrà abbattuto il muro immaginario creato dai vari decreti e le regioni d’Italia inizieranno a ricompattarsi. Sarà un caso o un segno, la ripetizione del numero 3?

La scuola pitagorica, movimento filosofico nato nel I secolo avanti Cristo, considera il 3 come sintesi del numero pari 2 più il dispari 1, quindi numero della perfezione. Il tre raffigura il numero della prima superficie rappresentata da un triangolo. Al 3 sono stati attribuiti significati magici: non a caso anche per i cinesi il tre è il numero della totalità cosmica: cielo, terra, uomo. Nelle religioni, sono frequenti le triadi divine, dalla Trimurti induista (Brahma, Shiva, Vishnu), alla Trinità del Cristianesimo. Il numero 3 che si ripete spesso nella Divina Commedia: le 3 Cantiche, le tre terzine i tre Regni: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Il 3 inteso in senso demoniaco, attraverso le tre fiere che Dante incontra nella selva oscura: il leone, la lonza e la lupa (superbia, lussuria, cupidigia)) e ancora 3 sono anche le gole di Cerbero, i tre volti di Lucifero e i tre fiumi infernali…

In questi difficili mesi che abbiamo trascorso, l’Italia è stata divisa tra Nord, Centro e Sud. Nel Limbo dell’incertezza, soffocati dalla paura, abbiamo “vagato” come dannati nell’Inferno dantesco imbattendoci in primo momento con giovani che hanno peccato di incontinenza, menefreghisti e noncuranti delle norme dettate dal decreto che sono fuggiti da Nord a Sud, trasportando bagagli e virus, abbiamo fatto i conti con i fraudolenti che si sono sottoposti ai controlli delle ASL per mettere a norma e pulire locali che magari non avevano mai pulito prima, o mettendo il sapone igienizzante nei luoghi pubblici. Abbiamo tristemente assistito ai notiziari, in cui si parlava di violenti nelle segnalazioni di circa 117 donne che hanno avuto il coraggio di denunciare o nelle grida di bambini e anziani, percossi e maltrattati tra le quattro mura di casa, o ancora abbiamo udito l’eco di grida di dolore provenienti da terre che sono in guerra da sempre e versi di animali, che hanno implorato l’uomo di smettere di inquinare e violentare la Madre Terra. Non dimentichiamo delle 3 donne che verranno in soccorso a Dante: la Vergine, Santa Lucia e Beatrice, che insieme a San Bernardo e Virgilio, sarà anche una delle tre guide nel viaggio nell’oltretomba.

Dopo più di 3 mesi di mascherina, guanti e amuchina, “vagando” nella paura, dall’inizio dell’inverno, per tutta la primavera, ci prepariamo ad affrontare l’estate e la terza stagione di Covid-19.

Armati di Fede e Carità, confidiamo nella Speranza, che oltre ad essere il cognome dell’attuale ministro della salute, è tutto ciò che ci resta: ci accingiamo a iniziare la Fase 3, augurandoci che tutto vada nel migliore dei modi e che per i prossimi 3 mesi, riusciremo a lasciarci l’Inferno alle spalle, ad attraversare con fiducia la montagna del Purgatorio, per scorgere la luce del Paradiso fatto di libertà e normalità.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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