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Attualità

L’avvocato Daniela Gibaldi scrive alle autorità per l’emergenza covid-19 sul territorio di Ariano

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dall’avvocato Daniela Gibaldi, riceviamo e pubblichiamo

All.mo sig. Prefetto della Provincia di Avellino

prefetto.prefav@pec.interno.it

All.mo Commissario del Comune di Ariano Irpino

protocollo.arianoirpino@asmepec.it

All.ma Direttrice Generale della ASL di Avellino

direzione.generale@pec.aslavellino.it

distretto.ariano@pec.aslavellino.i

Egr.Autorità,

in qualità di cittadina residente nel Comune di Ariano Irpino vorrei esprimere la mia personale vicinanza alle istituzioni per l’apprezzabile opera di pubblico servizio che stanno svolgendo per il territorio in occasione della nota emergenza sanitaria che ormai ci attanaglia.

Tuttavia mi corre l’obbligo sottolineare come nell’ambito della nostra comunità arianese si sono verificati degli eventi già a Voi noti che hanno comportato una diffusione del virus Covid-19 molto più celere rispetto ad altri territori del circondario.

Nonostante la gravità dell’emergenza arianese, tuttavia, si stanno registrando delle situazioni che contribuiscono ad accrescere il pericolo di ulteriore diffusione del virus ed a diminuire gli strumenti di tutela a disposizione dei cittadini.

Mi riferisco , in particolare, all’assenza di operazioni di sanificazione delle strade urbane ed extraurbane e soprattutto al perdurare della chiusura del locale Pronto Soccorso e del reparto di ginecologia resasi necessaria a causa del comportamento negligente di alcuni cittadini.

In qualche Comune limitrofo sono state già compiute le prime operazioni di sanificazione del suolo ragion per cui si avverte la necessità che vengano adottati, nel più breve tempo possibile, analoghi provvedimenti perché si proceda in tal senso anche nel Comune di Ariano Irpino e per i quali espressamente si insta.

Analogamente si evidenzia come la mancanza di un presidio di primo soccorso sanitario contribuisce ad accrescere la preoccupazione della comunità che, proprio in questo momento di particolare urgenza, si vede privata dell’unico strumento di reale tutela non solo contro l’epidemia virologica, ma anche contro le emergenze sanitarie ordinarie.

Pertanto si chiede che vengano rese note le ragioni del procrastinarsi della riapertura del Pronto Soccorso e del Reparto di Ginecologia del locale nosocomio e che, ovviamente, vengano poste in essere le condizioni per una sua repentina riattivazione, tenendo conto della quarantena fiduciaria che è stata disposta nei confronti di numerose unità sanitarie del presidio.

Tali osservazioni non devono essere certamente interpretate come una nota di biasimo per il lavoro svolto nel territorio arianese dagli operatori pubblici, dal personale sanitario di qualsiasi categoria e dalle associazioni di volontariato del cui impegno e spirito di sacrificio noi cittadini arianese siamo tutti ben consapevoli e profondamente grati, ma nell’ottica di una maggiore vicinanza tra le istituzione e la comunità chiedo che venga presa in considerazione l’ipotesi di un dialogo tra il Commissario Prefettizio, la Dirigenza Sanitaria e i rappresentanti politici e sociali operanti sul nostro territorio al fine di fornire elementi di chiarificazione sul modus operandi seguito dalle intestate Autorità.

In un’epoca di globalizzazione dell’informazione si rende assolutamente necessario un colloquio diretto tra le istituzioni, ed in particolare quella commissariale, e la cittadinanza soprattutto in situazioni di emergenza come quella attuale in cui notizie distorte possono provocare solo un allarmismo generalizzato che, in questo momento, costituisce un pericoloso ostacolo alla serenità di tutta la comunità.

Sin dal suo insediamento abbiamo già avuto modo di apprezzare l’operato del Commissario Prefettizio, Dott.ssa D’Agostino, e siamo sempre certi del contributo che la stessa saprà dare nel traghettare il nostro paese verso le prossime elezioni amministrative, ma, in questo momento, tutta la cittadinanza ha la necessità di sentire ancor di più la vicinanza del proprio rappresentante istituzionale alla cui sensibilità indiscussa ci si appella.

Attualità

Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge  agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo  “Educare alla parità di genere – tra pari”.

Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.

Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”. 

L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano.  Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.

Dopo i saluti di:

Enrico Franza

Sindaco di Ariano Irpino

Laura Cervinaro

Consigliera Provinciale

Augusto Morella

Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali   Provincia di Avellino n. A1

Pasqualino Molinario

Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino

Grazia Vallone

Assessore all’Istruzione e  alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino

Interverranno:

Rossella Schiavo

Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”

Tiziana Aragiusto

Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”

Massimiliano Bosco

Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”

Giovanni Mingione

Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”

Interventi degli studenti

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Attualità

Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario  garantire sicurezza dei dipendenti

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La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.

L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.

Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.

Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.

Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.

A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.

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Attualità

La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum

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La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a  rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.

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