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L’azienda farmaceutica statunitense Moderna ha annunciato di avere ottenuto un primo importante risultato con il suo vaccino sperimentale contro il coronavirus.

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Moderna è specializzata nella ricerca e nello sviluppo di farmaci basati sull’RNA messaggero (mRNA), la molecola che si occupa di codificare e portare le istruzioni contenute nel DNA per produrre le proteine.

lI DNA, acido desossiribonucleico è un acido nucleico che contiene le informazioni genetiche necessarie alla biosintesi di RNA e proteine, molecole indispensabili per lo sviluppo ed il corretto funzionamento della maggior parte degli organismi viventi. Il DNA contiene tutte le informazioni per definire le nostre caratteristiche più evidenti quali la struttura del nostro corpo, il colore degli occhi, quello dei capelli, della pelle. Contiene precisissime indicazioni su come far lavorare le nostre cellule. Il DNA è il prezioso “volume” che tramanda le informazioni di generazione in generazione, da genitori a figlie e figli. E’ composto da due filamenti a forma di elica, uniti l’uno all’altro dalle cosiddette basi azotate, i cui nomi sono adenina (A), citosina (C), guanina (G) e timina (T). Queste 4 basi costituiscono l’alfabeto con cui è scritto il libro del DNA. l’alfabeto del DNA comprende solo 4 lettere: A-C-T-G. Su un filamento di DNA le 4 basi azotate si succedono le una alle altre a costituire un precisissimo codice a cui corrispondono specifiche informazioni che regolano tutto ciò che accade dentro la cellula. Ogni cellula contiene al suo interno circa due metri di DNA racchiusi in uno spazio microscopico. Nelle nostre cellule, la maggior parte del DNA si trova rinchiuso dentro a una specifica parte della cellula che si chiama nucleo. Nelle cellule umane ( eucariote), il DNA si trova diviso in 46 strutture che si chiamano cromosomi. Nelle cellule sessuali, che sono la cellula uovo e lo spermatozoo, i cromosomi sono invece solo 23: torneranno a essere 46 dopo la fecondazione.
Un gene è la porzione di DNA che contiene specifiche sequenze di A-C-G-T che forniscono le indicazioni per creare un preciso prodotto cellulare, come ad esempio una proteina (ossia una sostanza organica a struttura complessa che forma i vari tessuti). Le informazioni contenute nel DNA si trasferiscono in una molecola di RNA ( acido ribonucleico).
Dal momento che il DNA non può lasciare il nucleo, non può neanche generare una proteina. L’RNA polimerasi che è un enzima utilizza il DNA contenuto nel nucleo come stampo per la creazione dell’RNA. Durante il processo di sintesi dell’RNA, si costruisce l’RNA messaggero. Avviene così la trascrizione. L’mRNA trasporta le informazioni genetiche, codificate nel DNA, dal nucleo al citoplasma ( tutta la porzione di una cellula contenuta all’interno della membrana cellulare). L’RNA è assemblato come una catena di nucleotidi ( unità ripetitive) ma a differenza del DNA è più frequente in natura come un singolo filamento ripiegato su se stesso, piuttosto che un doppio filamento accoppiato. Ricapitolando l’RNA è una macromolecola biologica che converte le informazioni genetiche del DNA in proteine.
Moderna ha l’obiettivo di realizzare forme sintetiche di mRNA, del sars cov 2, quindi create in laboratorio, che contengano istruzioni per produrre proteine che aiutino l’organismo a reagire.
Sia nel caso della somministrazione di una quantità pari a 25 microgrammi sia in quella pari a 100 microgrammi, si è assistito alla produzione degli anticorpi che in condizioni normali il nostro sistema immunitario produce contro il coronavirus. A differenza di come veniva fatto in passato, e quindi anziché prendere un virus, inattivarlo, attenuarlo ed iniettarlo, auspicando che esso si riattivi e dia una reazione immunitaria, attraverso la tecnologia in cui Moderna si è specializzata viene invece preso l’RNA, l’acido ribonucleico di una proteina virale. Questo ‘pezzo’ di RNA , che di per sé non può replicarsi in quanto non è come un virus che ha tutti gli elementi per farlo, provoca una reazione immunitaria, e questo crea gli anticorpi che in seguito riconosceranno il virus. Esattamente è la proteina codificata dall’ RNA che induce la risposta immunitaria precisamente.
Moderna è stata accusata di produrre vaccini che sono una forma di ingegneria genetica nota come “manipolazione del gene germinale” e che le modificazioni genetiche di Moderna vengano poi trasmesse alle generazioni future.
Questo assunto però non sembra trovare riscontro nella realtà perché i geni germinali sono nelle cellule sessuali e nessun intervento viene operato dal vaccino sulle cellule sessuali e perfino nelle terapie geniche, dove si vuole raggiungere tutte le cellule col gene ingegnerizzato non è facile che questo avvenga. Ma ci sono degli scienziati che sono critici rispetto al nuovo vaccino. Il dottor Peter Hotez virologo ha messo in guardia dalle conseguenze potenzialmente letali del mancato superamento dei test sugli animali. In un articolo della Cnn datato 1 aprile 2020, Hotez dissente circa i tempi tecnici immaginati dal consulente scientifico della Casa Bianca Anthony Fauci per la distribuzione del vaccino (da un anno a 18 mesi).
Il dottor Siddiqi, ex dipendente di Moderna era preoccupato circa i test di tossicità , affermando: «non lascerei che iniettassero il vaccino nel mio corpo senza prima chiedere: dove sono i test di tossicità?».
Le perplessità dei due scienziati sono state in entrambi i casi superate dagli eventi, dal momento che il vaccino mRNA-1273 di Moderna ha superato la fase 1 della sperimentazione, ovvero il test su 45 volontari tra i 18 e i 45 anni, ed è già stata approvata per la fase 2 quando saranno introdotti gruppi di volontari più anziani, tra i 55 e i 70 anni. Stando alle dichiarazioni di Moderna, la sperimentazione è risultata complessivamente tollerabile per l’organismo e ha prodotto una reazione immunitaria in 8 dei 45 volontari ammessi al trial. Il vaccino sarà ammesso alla distribuzione, dunque, solo quando rispetterà tutti i criteri di sicurezza, compresi quelli riguardanti la tossicità citati dal dottor Siddiqi.
E speriamo che visto che usano una tecnologia diversa non inseriscano anche in questo vaccino i metalli pesanti che amplificano la risposta immunitaria, ma della cui innocuità non siamo sicuri.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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