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Politica

Lello Castagnozzi PD Ariano : ” Richiesta dimissioni immediate e irrevocabili di Carchia e di tutta la dirigenza PD arianese”.

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“L’unica espressione sincera che emerge da questo comunicato la si ricava dalla prima riga: “La sconfitta è stata dura e bruciante”, il resto rappresenta l’ennesima dimostrazione

di una classe politica arrogante e inetta che, imperterrita, continua a fare il gioco delle tre carte. La critica politica e la disapprovazione per scelte politiche che si sono dimostrate disastrose, diventano” sciacallaggio politico” condito da “ambizioni personali tra l’altro non realizzabili per palese incapacità”: nemmeno Kafka sarebbe stato capace di concepire una simile allucinazione: insomma Carchia e il suo gruppo dirigente (sic), dopo una batosta del genere, hanno ancora la faccia tosta di attribuire agli altri (immagino i dissidenti) “palese incapacità” che insieme alla – sacrosanta – critica politica, danneggiano il Partito Democratico già ridotto alle macerie dalla gestione “Carchia e company”. Straordinario il seguito: “i dirigenti (immagino del PD arianese) vanno e vengono ma il partito rimane”! Sembra un ossimoro. I dirigenti insieme al segretario non hanno scollato il sedere dalle poltrone, fatta eccezione per tre componenti del direttivo, nel frattempo il partito (PD) è scomparso. Successivamente nel comunicato si ammette la sconfitta e capovolgendo l’affermazione iniziale dichiara di non volersi sottrarre né all’analisi del voto né alle valutazioni circa il proprio operato che in questa fase perdono la valenza di sciacallaggio di qualche attimo prima. Segue la furbata basata sull’attribuzione della sconfitta e la disparità di voti tra le europee e le amministrative (solo del PD, in realtà) attraverso “la perdita di credibilità del centro sinistra” mentre il segretario (sic) Carchia cercava disperatamente alleanze con il centro destra che, a dir suo, erano forze moderate, senza ricavarne ragno dal buco, se non qualche calcione politico che lo rigettava tra le sparute file dei Socialisti che avendo subodorato prima di Carchia il cul de sac in cui si erano infilati, avevano tempestivamente organizzato una lista con un loro candidato sindaco per non restare definitivamente tagliati fuori dalle amministrative. La parte finale è un capolavoro di contorsionismo in cui, il comunicato, cancellando nuovamente le colpe della segreteria arianese del PD, attribuisce le responsabilità a non identificati fatti accaduti fuori Ariano e a personaggi che sono fuggiti “irretiti nelle logiche delle correnti interne al PD provinciale”. Penso che il buon Umberto Eco e tutta la sua semiotica sarebbe impazzito se si fosse trovato davanti un testo del genere. Il comunicato prosegue affermando, tra le righe, che non essendo ancora paghi del disastro causato al partito arianese, sono pronti dopo un’assemblea degli iscritti, a celebrare un congresso per il rinnovamento del PD arianese. Egregio Carchia e company, la fase congressuale si apre dopo le dimissioni di tutta la dirigenza del PD arianese, seguita a ruota dal commissariamento e da una nuova fase di tesseramento affidata e gestita da una personalità – commissario – o da un comitato di garanzia onde evitare (la mia è solo una preoccupazione di trasparenza) il verificarsi di commerci anomali di tessere e scalate a carri vincenti che in questo momento sono più che appetibili anche da soggetti molto distanti dal Partito Democratico. Mi auguro, quindi, che il prossimo comunicato contenga chiaramente le parole dimissioni irrevocabili di tutta la dirigenza del PD arianese, senza se e senza ma”.

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Attualità

L’opposizione replica a Franza:”Non siamo assenteisti”

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Avevamo deciso di soprassedere, lasciando che il sindaco continuasse a compiacersi urbi et orbi per aver deciso di cambiare le lampadine della pubblica illuminazione, sfruttando finanziamenti dalla chiara matrice “ quelli di prima”, perché derivanti da una convenzione stipulata nel 2005, con il dissenso, le proteste, i ricorsi al TAR, le denunce penali di tutti riferimenti storici di “quelli di adesso”.

Ma l’insistenza con cui si è puerilmente speculato sulle presunte reiterate assenze dei consiglieri di minoranza, ci induce a qualche precisazione:

– il Consiglio Comunale del 4 aprile è stato disertato per concomitanti impegni personali, e anche perché non ci piace andare in Consiglio solo per premere un bottone, e trasmetterci 3000 pagine di documenti (pronti da mesi) tre giorni prima della seduta, rispondendo alle nostre richieste di integrazione solo pochi minuti prima dell’inizio della stessa, è indegno ed equivale a non voler discutere;

  • – continueremo ad assentarci, se del caso, ogni qualvolta verranno calpestate le prerogative e i diritti dei consiglieri tutti (anche quelli che, con sprezzo del ridicolo e della dignità della funzione, dispensano le loro lezioncine di democrazia da Bignami), che in aula consiliare rappresentano la città e non soltanto i propri elettori.

Insomma non si allarmino troppo. Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo come sempre abbiamo fatto in questi anni, portando all’attenzione del Consesso argomenti importanti che altrimenti sarebbero stati totalmente ignorati, e cercando di dare dignità ad un organo consiliare sempre più mortificato da una gestione inadeguata.

Altri cerchino di capire che le istituzioni e la democrazia sono una cosa seria. E quando siamo assenti lascino liberi i nostri scranni. perché anche la collocazione in aula fa parte delle regole di funzionamento di un organismo democratico.

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Attualità

Ad Ariano Convocato il Consiglio Comunale in vista dell’approvazione del Bilancio di Previsione

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio Comunale, ha convocato il Civico Consesso in prima convocazione e in seduta ordinaria, per il giorno 27 marzo alle ore 15.30 e in seconda convocazione per il 28 marzo alle ore 17,00, presso la sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, per la trattazione dei seguenti argomenti:

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Attualità

Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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