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L’Incubatore campano e FederItaly insieme per la valorizzazione delle imprese e della certificazione 100% made in Italy in blockchain decentralizzata

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La Città di Caserta ha vissuto un importante momento di crescita e conoscenza per le imprese casertane e campane interessate all’innovazione e alla tecnologica blockchain per implementare le opportunità commerciali e di export digitale delle eccellenze locali. Il 20 aprile, a Caserta, l’Incubatore Campano, in collaborazione con FederItalyORIGYN FoundationFondazione DFINITY e Sira Professione lavoro, hanno tenuto il Convegno “Innovazione e promozione del Made in Italy”, svoltosi presso la sede dell’Incubatore. L’Incubatore Campano, una vera e propria eccellenza della Campania in termini di innovazione e promozione delle imprese,  sviluppa la propria attività come supporto di sistema al mondo delle Start-Up ed ha come obiettivo strategico quello di unire in rete tutti gli Incubatori e acceleratori associandoli in un sistema integrato di servizi anche nel settore della trasformazione digitale delle attività produttive e competenze occupazionali, rilanciando la formazione all’innovazione quale perno centrale per la crescita delle capacità economiche delle imprese casertane e campane. Ai lavori hanno partecipato personalità autorevoli della politica e dell’organizzazione d’impresa. Presenti Carlo Marino (Sindaco di Caserta), Carlo Verdone (Presidente e Fondatore FederItaly), Annapaola Larenza (Delegata FederItaly, Servizi della Provincia di Caserta), Pasquale Brancaccio (Direttore Generale Incubatore Campano), Bruno Calabretta (Responsabile Blockchain FederItaly), Emilio Canessa (Marketing Team, Special Projects Manager DFINITY FOUNDATION), Alexander Friedman (Head Business Development ORIGYN FOUNDATION) e Enrica Maggi (Responsabile Delegazioni Estere Federitaly). I lavori sono stati moderati dal giornalista e analista geopolitico Domenico Letizia, componente del Centro Studi di FederItaly.

L’evento ha consentito alle imprese di approfondire le opportunità commerciali che seguono il processo digitale di certificazione 100% Made in Italy di FederItaly, rimarcando l’importanza che tale certificazione, basata su tecnologia blockchain, rappresenta per i prodotti italiani che vogliono conquistare i mercati nazionali e internazionali. La partnership tra FederItaly, ORIGYN e DFINITY offre alle imprese italiane gli strumenti per proteggere la loro proprietà intellettuale e garantire la sicurezza e la qualità dei loro prodotti, consentendo ai consumatori di verificare digitalmente l’origine italiana dei prodotti e scoprire informazioni uniche sui produttori e la nuova sinergia con l’Incubatore Campano consente alle imprese locali di poter accedere ad una serie di servizi innovativi che FederItaly mette a disposizione delle imprese a partire dalla certificazione 100% Made in Italy. L’innovazione di tale certificazione è nel processo di controllo e autenticità del marchio che si avvale di una piattaforma in tecnologia blockchain su cui vengono depositate tutte le informazioni relative al prodotto e all’azienda, nonché le fasi salienti del processo di certificazione. La contraffazione del prodotto non può esservi, poiché la tecnologia blockchain consente di verificare la validità del marchio apposto sui prodotti tramite la scansione di un QRC che rimanda all’innovativa piattaforma, garantendo certezza sul prodotto che si sta acquistando. Questo Marchio viene assegnato alle aziende aderenti a Federitaly solo dopo un rigoroso processo di controllo, che comprende un doppio livello di analisi: documentale e un’ispezione completa del processo produttivo per garantire che soddisfi gli standard elevati dell’iniziativa “FederItaly 100% Made In Italy”.

Una nuova opportunità per la crescita delle imprese casertane e campane all’estero anche grazie alla sinergia tra le realtà istituzionali e quelle imprenditoriali. Nuove dinamiche e possibilità che Carlo Marino, Sindaco del Comune di Caserta, ha voluto rilanciare, ribadendo: “Saluto positivamente le innovazioni per la promozione delle Eccellenze locali che FederItaly e l’Incubatore Campano stanno sviluppando in una sinergia fruttuosa e importante per il nostro territorio. Il compito della politica è quello di agevolare e sburocratizzare le capacità di fare rete tra le istituzioni amministrative e le organizzazioni di impresa e sono ben lieto di poter dare il mio contributo e impegnarmi anche in futuro nella diffusione della crescita economica delle nostre imprese e del territorio grazie alla rete tra professionisti, alle opportunità offerte dall’Incubatore e alle innovazioni tecnologiche e di certificazione in blockchain decentralizzata presentate da FederItaly”.

Carlo Verdone, presidente di FederItaly, nel salutare positivamente la sinergia con l’Incubatore Campano e le opportunità di crescita economica ed export per le imprese casertane e campane, ha ribadito: “Con un processo di certificazione rigoroso (basato su di un doppio livello di controllo) e la tecnologia blockchain, garantiamo serietà e affidabilità ai consumatori e alle imprese. In collaborazione con la Fondazione DFinity eOrigyn, abbiamo creato un percorso innovativo e tecnologicamente avanzato per valorizzare e promuovere in modo sicuro le nostre eccellenze in tutto il mondo”. Nuove modalità di sviluppo, tutela e valorizzazione delle imprese campane e dei processi produttivi italiani che meritano attenzione e ulteriori opportunità di approfondimento per il tessuto economico locale e regionale. 

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Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge  agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo  “Educare alla parità di genere – tra pari”.

Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.

Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”. 

L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano.  Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.

Dopo i saluti di:

Enrico Franza

Sindaco di Ariano Irpino

Laura Cervinaro

Consigliera Provinciale

Augusto Morella

Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali   Provincia di Avellino n. A1

Pasqualino Molinario

Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino

Grazia Vallone

Assessore all’Istruzione e  alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino

Interverranno:

Rossella Schiavo

Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”

Tiziana Aragiusto

Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”

Massimiliano Bosco

Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”

Giovanni Mingione

Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”

Interventi degli studenti

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Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario  garantire sicurezza dei dipendenti

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La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.

L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.

Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.

Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.

Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.

A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.

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La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum

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La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a  rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.

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