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Linea Napoli – Bari: Aggiudicata la gara per il tratto Apice – Hirpinia

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I lavori sono stati assegnati al consorzio formato da Salini Impregilo, Astaldi, Rocksoil, Net Engineering e Alpina. La gara ha un valore economico di circa 608 milioni di euro

 

Roma, 29 marzo 2019 – Aggiudicata un’altra gara della nuova linea Napoli – Bari.

È stato infatti assegnato l’appalto per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la tratta Apice – Hirpinia, primo dei due lotti funzionali della tratta Apice – Orsara.

La gara è stata assegnata da Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS Italiane, al Consorzio di imprese costituito da Salini Impregilo, Astaldi, Rocksoil, Net Engineering e Alpina, per un valore di circa 608 milioni di euro.

I lavori riguarderanno la nuova sede ferroviaria comprese le opere civili connesse, l’armamento ferroviario, la trazione elettrica e le sottostazioni elettriche per l’alimentazione dei treni nonché la realizzazione della nuova stazione di Hirpinia.

Si aggiunge così un altro importante tassello nell’ambito della realizzazione della nuova linea Napoli – Bari, che conferma l’accelerazione dei vari step dell’iter resa possibile dal lavoro del Commissario: sui tratti Napoli – Cancello e Cancello – Frasso i lavori sono stati già consegnati alle imprese aggiudicatarie mentre è in fase di aggiudicazione la tratta Frasso – Telese.  Sulla tratta Telese – S. Lorenzo è stata conclusa la Conferenza di Servizi ed è in corso quella sulla tratta San Lorenzo Maggiore – Vitulano (Benevento). È stata inoltre ultimata la progettazione definitiva e sono stati avviati i relativi iter autorizzativi per le tratte Hirpinia – Orsara ed Orsara – Bovino. I bandi di gara relativi agli ultimi lotti rimanenti saranno pubblicati entro il 2020.

La nuova linea Napoli – Bari, dal costo complessivo stimato di circa 6,2 miliardi di euro e parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo, ha ottenuto di recente – primo progetto ferroviario al mondo – il massimo livello di certificazione di sostenibilità Envision (Platinum) per il tratto Frasso Telesino – San Lorenzo Maggiore.

Nel 2026, alla conclusione dei lavori, sarà possibile andare da Bari a Napoli in 2 ore e fino a Roma in 3 ore, facilitando gli spostamenti fra le tre metropoli. Riduzioni dei tempi di viaggio progressive sono previste comunque già prima di tale data, grazie all’attivazione per fasi dei nuovi tratti di linea.

Fonte : http://www.rfi.it

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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