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Attualità

Luigi De Magistris aderisce alla Rete dei 300 Sindaci Mara Carfagna annuncia l’assunzione di 2800 tecnici per il Sud

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I Sindaci del Sud scendono in campo. Luigi De Magistris aderisce alla Rete dei Sindaci con altri 300 primi cittadini ed incontra in streaming la sottosegretaria al Sud e coesione sociale Dalila Nesci in quota M5S. Nel comunicato stampa diramato dopo l’incontro del 16 marzo 2021, trapela la preoccupazione dei Sindaci di non poter mettere a frutto le ingenti risorse del Recovery Plan. Nei comuni sarà spesocirca 1/3 dei fondi UE e per fare ciò dovrà essere rafforzata la dotazione organica, oggi ridotta al lumicino, con il blocco del turn over che non ha fatto sostituire il personale in pensione. Un’unica voce, al di là dellappartenenza politica e partitica, invoca di non perdere la ghiotta occasione del PNRR (Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza) con il quale l’UE, su indicazione dell’Italia, ha destinato all’area del Mezzogiorno il 65% delle risorse finanziarie. Fatto ribadito, durante l’incontro, dalla sociologa napoletana Enrica Morlacchi firmataria del manifesto “Ricostruiamo l’Italia, con il Sud”, area che non deve restare ancora una volta esclusa dagli investimenti in nuove infrastrutture. La sottosegretaria Dalila Nesci sottolinea che “Ci dev’essere un capitolo Sud […] dal quale possiamo capire l’ammontare delle risorse destinate alle nostre regioni”.

I Sindaci invocano almeno 5000 unità, da reperire tra le persone emigrate al Nord o all’estero, per sopperire alla mancanza di personale qualificato senza il quale i progetti rimarrebbero nei cassetti. Questa volta non sarà la mancanza dei fondi a determinare l’inoperosità dei Comuni Meridionali ma il depauperamento della dotazione organica, che poterebbe produrre, ancora una volta, lo sviamento dei soldi verso il Nord ricco e munito di adeguato personale per portare a compimento i progetti. La sottosegretaria Dalila Nesci, pur condividendo le preoccupazioni dei Sindaci,rassicura che saranno 2500 i progettisti messi a disposizione degli Enti Locali e non 5000 come richiesto dai Sindaci. Nel confronto è emerso in modo chiaro la volontà di far risorgere quest’area del Paese sottosviluppata e cenerentola dell’UE. Il Meridione è un territorio che dovrà consentire ai residenti di vivere dignitosamente senza essere costretti ad emigrare in cercare il lavoro o per curarsi dalle patologie. È indispensabile dotare il Sud di treni ad alta velocità, di asili nido, di trasporto pubblico locale, del tempo prolungato nella scuola dell’infanzia, e di assistenza delle persone fragili e posti letto negli Ospedali. In riferimento all’assunzione di personale tecnico leggo, con cauto ottimismo, dalla pagina facebook della Ministra per Il Sud e la coesione sociale Mara Carfagna, che oggi (17/3/2021) vi è stato un incontro con il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ed è stata concordata l’assunzione di 2800 tecnici da destinare al Sud. Non trascorreranno più di tre mesi dal bando all’assunzione con la messa a disposizione entro luglio del personale per portare a termine il lavoro sul Recovery Plan. I dettagli saranno comunicati in una conferenza stampa del 25 marzo c. a. Bene, però bisogna fare di più.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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