Attualità
M5S, Ciampi: “Vietato nascere ad Ariano Irpino, soluzioni tampone al Frangipane”
Question time in aula del consigliere regionale: “A distanza di due mesi dalla chiusura della Pediatria, reparto riaperto per soli tre mesi”
“Ad Ariano Irpino e nei comuni limitrofi di un territorio nel quale il diritto alla salute è sempre più una chimera, per qualche mese è stato addirittura vietato nascere. Dopo che per oltre un mese nei quali all’ospedale Frangipane è rimasto chiuso a doppia mandata il reparto di Pediatria e il Punto nascita, non possiamo consentire che entrambi i reparti siano stati riaperti con convenzioni che scadranno a fine anno. Una prassi tristemente consolidata nel sistema della nostra sanità regionale. Piuttosto che provvedere, anzitempo, a colmare i buchi di organico, si preferisce ricorrere a straordinari e convenzioni a tempo, con lavoro usurante per i medici convenzionati, se non arrivare a chiudere e smantellare. Ad oggi, dopo che siamo stati costretti a curare i nostri figli o a far partorire le neomamme avendo come riferimento il solo Moscati di Avellino, già ampiamente saturo e alle prese con una altrettanto preoccupante carenza di organico sia medico che infermieristico, ci troviamo al cospetto di una soluzione tampone che prevede convenzioni con medici fino al 31 dicembre, senza alcuna certezza per il futuro”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi, che sulla vicenda ha interrogato la giunta in aula nel corso della seduta di question time.
“Fa specie che alcune delle convenzioni con i medici che hanno consentito la riapertura del reparto siano state stipulate appena ieri, a tre giorni dalla presentazione della nostra interrogazione. Peccato però che si tratta di provvedimenti temporanei e che il problema potrebbe riproporsi già a partire da gennaio. Continuerò a stare col fiato sul collo della giunta, affinché siano avviate procedure che consentano di avere un organico stabile e non si debba più ricorrere a soluzioni tampone”.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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