Attualità
Manna-Svincolo Ariano: “Un’opera inutile e irrealizzabile, è ora di raccontare la verità ai cittadini”
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La maggioranza a seguito del consiglio monotematico sulla Manna Camporeale si esprime su quanto è accaduto.
“Ancora una volta le minoranze consiliari strumentalizzano politicamente un argomento di fondamentale importanza per la nostra comunità.” Non si fa attendere la replica della maggioranza che, fiduciosa di aver chiarito quanto dovuto in sede di consiglio, sente il dovere di puntualizzare quanto segue nel rispetto della verità e dei cittadini, giacché si continua a mistificare la realtà.
“Quanti oggi si ostinano a dire che la Manna Svincolo Ariano, primo lotto funzionale della Manna-Camporeale-Faeto, deve essere salvata, sono gli stessi che nel 2007 hanno approvato un progetto errato, in quanto non funzionale agli obiettivi per i quali era stato ideato e progettato, come vedremo a breve, e che nei successivi venti anni non hanno fatto nulla per
trovare una soluzione. La Città non può essere condannata all’immobilismo, ad un’opera impossibile e faraonica, a cui questa amministrazione ne contrappone una sostenibile e realizzabile.”
Entriamo nel vivo della questione:
“Nel 2007 fu approvato per 35 milioni di euro il progetto della strada Manna Camporeale. Il progetto era sbagliato: partiva dalla Manna Tre Torri (svincolo Orneta) ed arrivava alla pompa di benzina ENI a Cardito. Per intenderci: non considerava neppure la rotonda, che risulta il tratto più difficoltoso e di maggiore ingorgo. Per intenderci: una strada che era nata, nelle migliori intenzioni, anche per risolvere il traffico di Cardito, e che sarebbe sbucata nel pieno del traffico di Cardito. La conclusione è presto fatta: un’opera inutile e irrealizzabile!
Poco male, si direbbe, se non fosse che questa storia, così grottesca, è durata quasi venti anni tra contenziosi, progetti stralcio, risoluzioni contrattuali, sino ad arrivare ai giorni nostri, in cui finalmente si è pronunciata una parola di verità.
E la verità è che è un’opera nata morta, e quando, nel 2012, fu presentato il progetto esecutivo, la Provincia, in qualità di Stazione Appaltante, rilevò che per la realizzazione di questo tratto di pochissimi km (circa 4), erano necessari non più 35mln, ma ben 65mln, per un’opera che non può definirsi né strategica in vista della stazione Hirpinia, né di collegamento con il Nord est, né tantomeno risolutiva per la annosa questione del traffico di cardito. Dunque, già allora si era a conoscenza che l’opera non costava più 35 milioni di euro, bensì ben quasi 65 milioni di euro.
Il risultato è che oggi la Manna Cardito, strada che non risolve il traffico di Cardito, che sventra il territorio e che non ha possibilità di essere proseguita, anziché costare 35 milioni, costa ben 100 milioni di euro,
( causa l’aggiornamento dei prezzi, la crisi Ucraina e la perdita di 10 milioni di euro di finanziamento, somme che dopo venti anni di mancato utilizzo si sono prescritte).
Sono venti anni che si parla di questa infrastruttura, che la città deve far fronte ai numerosi problemi legati alla viabilità, che la città perde il ruolo di centralità nella Valle Ufita, che le nostre imprese e attività commerciali aspettano con ansia una soluzione, e, nonostante il tempo perduto, la minoranza incredibilmente chiede invece di temporeggiare ancora, di aspettare, di rivedere un progetto che non può essere rivisto per mancanza di denaro e di tempo (nel corso degli ultimi venti anni i soldi destinati al progetto invece di aumentare sono diminuiti a circa 23mln).
Era doveroso fare chiarezza sull’argomento, la Provincia ci ha confermato ciò che si sapeva da almeno undici anni, da quando il progetto esecutivo é stato presentato ed è, nei fatti, stato conclamato come un’opera irrealizzabile. Tuttavia, nota positiva, ci ha detto anche altro: i soldi rimarranno ad Ariano.
È pronta una progettazione esecutiva e cantierabile per un’opera alternativa che ci permetterà di risolvere definitivamente il problema del traffico in tempi ragionevolmente brevi senza rinunciare all’asse strategico Ufita-Camporeale.
Nello specifico cosa abbiamo proposto:
il problema del traffico di Cardito sarà risolto da una strada di nuova realizzazione che interconnetterà gli abitanti del popoloso quartiere direttamente con la Torana, Fontana Angelica e Serra senza necessità di dover transitare sulla Statale 90.
La strada avrà inizio nei pressi del Carcere di Ariano Irpino per terminare oltre la zona critica di Cardito, vale a dire in prossimità del cavalcavia sottostante la Fontana Maddalena, con possibilità di proseguire fino alla zona di San Liberatore-Brecceto.
Il nuovo percorso consentirà di decongestionare il traffico di Cardito abbattendo i tempi di percorrenza in entrata ed in uscita della Città, fornendo un più rapido accesso alla Stazione Ferroviaria Hirpinia anche ai comuni del nord-est.
Si tratta di una strada alternativa a bassissimo impatto ambientale, dai costi contenuti (stimati in circa 12 milioni di euro) e di agevole realizzazione.
La progettazione esecutiva della strada, per la quale il Comune già nel 2021 aveva ottenuto un finanziamento del Ministero dell’Interno di circa 600.000 euro, è stata appaltata a settembre 2022 e verrà consegnata a stretto giro.
Questo significa che l’opera potrà essere messa a gara già nell’anno 2023 e consentire alla Città di non farsi trovare impreparata allo storico appuntamento che vivremo fra tre anni, quando la Stazione Hirpinia sarà una realtà concreta e tangibile.
L’opera sarà realizzata con i fondi destinati alla Manna-Cardito che si è appurato essere una strada impossibile da realizzare.
Inoltre, nella proposta di delibera abbiamo chiesto il finanziamento per la progettazione di altre due infrastrutture viarie, delle quali una delle due è strategica:
- Progettazione e realizzazione, anche per lotti funzionali, del nuovo tracciato dell’Asse Nord-Sud Tirrenico-Adriatico “Lauria-Contursi- Grottaminarda-Termoli-Candela” già individuato con delibera CIPE 121/01 pubblicata in G.U. n. 51/2002;
- Progettazione e realizzazione, anche per lotti funzionali, dei lavori di costruzione della strada denominata “Creta”
Questa la realtà, nessuna fantasia a cui siamo stati abituati fino ad oggi. - La città non può più aspettare, non lo merita, non ce lo possiamo permettere: abbiamo un treno da prendere.”La maggioranza consiliare della Città di Ariano Irpino
Attualità
Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga
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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”
L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.
Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.
La formula è molto coinvolgente:
– 1^ FASE REGIONALE.
FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.
MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.
MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.
– 2^ FASE NAZIONALE
Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.
Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.
Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.
Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino.
Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.
Attualità
Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino
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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.
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Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.
Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.
La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.
Attualità
Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità
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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.
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