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Manu Chao: Libertà e speranza guidino la nostra vita

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La libertà è una conquista da rinnovare ogni giorno” – ha detto Manu Chao, durante il suo concerto presso la villa comunale, nell’ambito dell’Ariano Folkfestival, giunto alla sua venticinquesima edizione. Nonostante i sessant’anni compiuti a giugno, il cantautore e chitarrista, che riesce a mescolare con armonia più lingue anche nello stesso brano, districandosi tra spagnolo, francese, inglese, arabo, italiano, portoghese, galiziano e wolof, conserva intatta la verve dei vent’anni. Oltre ai brani più recenti, ha riproposto Clandestino, che lo proiettò alla notorietà internazionale, canzone più che mai attuale, per richiamare l’attenzione sulla sofferenza degli immigrati irregolari, sull’emarginazione, sull’ingiustizia e la discriminazione, di cui sono vittime. Ha cantato, tra gli altri, Me gustas tù, brano ambientato all’Avana, capitale cubana, e “La vida tombola”, dedicata a Diego Armando Maradona, ma ha anche voluto rivolgere un pensiero a Carlo Giuliani, morto negli scontri del G8 di Genova del 2001, a proposito del quale ha ricordato come la situazione politica di allora fosse una porcheria e oggi non sia affatto cambiata. Nel 2001 destò scalpore la posizione del “menestrello degli ultimi della Terra”, contro la globalizzazione e tuttora la sua musica ne è simbolo, come è simbolo dell’interazione tra popoli e culture. Un pensiero, Manu Chao ha voluto dedicarlo anche alla scottante situazione dell’Afghanistan. Cinquanta-sessantenni e ultra, si sono mescolati ai molti giovani e giovanissimi, componendo un folto pubblico variegato ed entusiasta (e non sempre composto), col quale il cantante ha molto interagito, coinvolgendolo nel refrain di alcuni brani e ringraziandolo più volte per la calorosa accoglienza. “Nonostante il mondo sia sottosopra, nonostante tutto quello che non va, non perdiamo la speranza”, – è stato il messaggio conclusivo delle sue due ore di concerto fatto col cuore, come ha voluto sottolineare appoggiandovi simbolicamente il microfono con forza, per farne sentire i battiti.

Breve scheda di Manu Chao Nasce a Parigi il 21 giugno 1961 da Ramón Chao, giornalista e scrittore spagnolo repubblicano, e dalla basca Felisa Ortega (di Bilbao). Per sfuggire alla dittatura di Francisco Franco, i genitori si trasferiscono a Parigi, dove il padre ospiterà diversi rifugiati delle dittature sudamericane. Da costoro Manu Chao (pseudonimo di José Manuel Thomas Arthur Chao Ortega) ha potuto ricavare esperienze dirette, rafforzate ulteriormente dalle relazioni con altri immigrati in Francia, affinando così la sua sensibilità umana, politica e musicale. Nei suoi testi, talvolta ironici, si occupa soprattutto di immigrazione, vita nei ghetti, viaggi, amore, sogni, oppressione, libertà. La musica di Manu Chao, in attività fin dal 1980, è frutto della cultura della strada, dei baretti e delle ciabatte acquisite in Spagna, dove vive e dei suoi viaggi per il mondo, dall’Africa all’America Latina. Oltre ad utilizzare diverse lingue, è caratterizzata anche dal confluire di vari generi: reggae, punk, ska rock, chanson francese, salsa spagnolo-americana, rai algerino, world music, folk, patchanka. Ha fatto parte del progetto musicale, orientato soprattutto a sostenere le realtà del Terzo mondo, Playing for Change.

Discografia: tappe principali Clandestino (1998) Proxima Estacion: Esperanza (2001) Radio Bemba Sound System (2002) La Radiolina (2007) La Baionarena (2009) Clandestino/Bloody Border (2019)

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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