Attualità
Maraia (M5S): ad Ariano, il pericolo è tornare alla Fase 1
Altro che zona rossa, il pericolo per Ariano è di tornare alla Fase 1 se Regione e Asl continuano così.
Non si può, ancora una volta, far ricadere la colpa dell’aumento dei contagi solo sui cittadini. Ci sono stati palesi ritardi da parte di Asl e Regione, in parte recuperati ma bisogna fare in fretta per tenere il passo della Fase 2.
I numeri dei casi positivi ad Ariano non sono paragonabili a nessuna città del Nord. All’inizio Ariano è stata individuata zona rossa a causa di un primo focolaio sviluppatosi nell’Ospedale del Frangipane. Dopo un mese viene individuato un secondo focolaio in una delle RSA presenti sul territorio. Dopo 40 giorni è stata revocata la zona rossa, sulla base dei pochi casi positivi emersi. Oggi, numeri alla mano, non sono convinto che De Luca avrebbe fatto la stessa scelta.
Possiamo dire che la scelta di togliere la zona rossa come quella di istituirla non sono fondate su numeri o dati scientifici.
Considerando i soli giorni del 7 e 8 Maggio si nota come ad Ariano si concentra il 60% dei positivi di tutta la Regione. Stiamo parlando sempre di piccoli numeri rispetto al Nord: 20 casi positivi su 34 totali in tutta la Regione.
Questi numeri suggeriscono di fare subito l’unica cosa sensata e imposta dal Ministero come primo criterio per stabilire se continuare con le riaperture o fare marcia indietro: intensificare i tamponi sui contatti stretti dei positivi e farlo con rapidità. Questo è il primo criterio utilizzato dal Ministero per comprendere se è possibile rimanere nella fase 2A, continuare nella fase 2B con ulteriori aperture o tornare alla fase 1.
Questo metodo oggettivo deve essere adeguato al numero di abitanti, costante e continuo. Non possiamo di certo fermarci ai 5 giorni di tamponi intensivi. Ariano vuole ripartire e puó ripartire in sicurezza se la Regione attrezza un laboratorio di analisi presso l’Ospedale in modo da incrementare non tanto il numero di tamponi fatti, quanto la capacità di analizzarli.
Molto dipende da come lavora il servizio epidemiologico dell’Asl di Avellino che deve: Fare i tamponi, telefonare subito ai contatti stretti, familiari e non, che sono potuti venire a contatto con i casi positivi emersi in questi ultimi giorni. Non solo è possibile farlo, ma è obbligatorio se si vuole rimanere nella fase due progredendo verso nuove aperture, la cosiddetta fase 2B.
Il rischio per Ariano, se si continua ad andare a rilento con i servizi offerti dall’Asl e Regione, nonostante le disponibilità fornite dallo Stato centrale, è sia di carattere sanitario ma diventa un vero e proprio dramma per l’economia locale. Se non si isolano subito i casi positivi il rischio non è quello di tornare alla fase 1, con le stesse restrizioni che da qualche giorno ci siamo messi alle spalle.
Se la Regione inizia a dar maggior valore all’indagine epidemiologica anche Ariano potrà ripartire incrementando sempre più le attività che potranno riaprire.
Oltre i tamponi rimane importante rispettare le leggi nazionali e le regole suggerire dalla scienza sul distanziamento di almeno un metro, sull’utilizzo di mascherine in luoghi pubblici senza creare assembramenti, sul limite agli spostamenti per i casi di necessità.
Dal mio canto, come parlamentare, continuo ad alimentare il confronto tra le istituzioni, Governo, Regione, ASL e Commissario prefettizio per correggere il tiro dove necessario e per riuscire a dare soluzioni ai tanti problemi creati dal Coronavirus.
Se ognuno di noi farà la sua parte, ce la faremo.
Attualità
Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania
I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.
Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.
Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.
La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.
Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.
Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.
Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.
Forza Italia Ariano Irpino
Attualità
Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità
L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.
Attualità
Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i salernitani del PESSY per una gara valida a determinare le prime due posizioni del girone.
Dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari che conducono al vertice con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà grande importanza sia per la conquista della vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.
Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici chiedono alla squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.
Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi
con un successo e riprendere il comando della graduatoria.
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