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Maraia (M5S)-Interpellanza urgente sull’Alto Calore:” Serve subito un tavolo di intervento al Ministero della Transizione Ecologica”

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Nella mattinata di oggi ho discusso alla Camera l’interpellanza urgente a mia prima firma al Ministero della Transizione Ecologica sulla questione relativa al fallimento dell’Alto Calore s.p.a.

In primo luogo intendo ringraziare il Ministero per la risposta offerta e per l’interessamento dimostrato rispetto alla questione sollevata nell’interpellanza.

Nello specifico, ho chiesto al Ministro se intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, in relazione alla vicenda del gestore idrico Alto Calore Servizi Spa, convocando un tavolo di confronto con l’ente e le istituzioni interessate e prevedendo lo stanziamento di fondi al servizio di un piano di ristrutturazione della società al fine di salvaguardare la gestione pubblica della risorsa idrica; in aggiunta ho chiesto al Ministro se intenda anche promuovere la salvaguardia della gestione pubblica dell’acqua nei territori attualmente serviti da Alto Calore Servizi Spa, valutando la percorribilità di varie proposte di soluzioni.

Abbiamo deciso di sottoporre tale problematica perché ci attendiamo una risposta urgente da parte del Ministro. Non intendiamo fare polemiche personali nei confronti di qualcuno, bensì trovare una soluzione efficiente e duratura per la condizione dell’ente idrico Alto Calore, a salvaguardia dei cittadini e della gestione pubblica di un prezioso bene comune quale è l’acqua.

Ho rimarcato l’urgenza di convocare un tavolo presso il MITE, con la partecipazione dell’amministratore unico dell’ente, dei Presidenti delle Province di Avellino e Benevento, e con una rappresentanza dei sindaci dei Comuni soci che detengono quote di capitale dell’Alto Calore. Un tavolo che dovrà affrontare tutti i nodi emersi prepotentemente con la richiesta di fallimento della società avanzata dalla Procura della Repubblica di Avellino.

L’approccio ai problemi che affliggono l’ente idrico, parallelamente alla vicenda giudiziaria, non può che passare attraverso una soluzione politica al cui concepimento sono chiamati Governo e Parlamento. E dovrà essere proprio il MITE a supportare e coordinare gli sforzi degli enti locali interessati dal grave stato economico-patrimoniale dell’Alto Calore.

Il Ministro ha dichiarato che il Consiglio di Distretto del Calore Irpino ha dato indirizzo all’Ente Idrico Campano di privilegiare innanzitutto soluzioni fondate sulla partecipazione totalitaria dei Comuni nei gestori del servizio idrico. Apprezziamo questo orientamento, ma la rinascita dell’Alto Calore deve passare anche attraverso uno stanziamento di fondi per avviare un serio percorso di risanamento patrimoniale e di conseguente miglioramento dei servizi offerti alla cittadinanza.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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