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Maraia (M5S):” Si intervenga urgentemente per garantire il servizio idrico”

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Nonostante l’emergenza Covid-19 ancora in atto e la necessita di rispettare le prescrizioni igieniche per contrastare la diffusione del virus, ormai da due mesi in una vasta area della provincia di Avellino e in alcuni Comuni della provincia di Benevento si verificano disservizi e sospensioni del servizio idrico durante le ore notturne.

Tra i Comuni interessati dai disservizi c’è anche Ariano Irpino, città che ha particolarmente sofferto le fasi più dure dell’emergenza Covid tanto da essere dichiarata Zona Rossa dalla Regione Campania per 38 giorni. Una situazione tanto più inaccettabile se si considera che i cittadini continuano a pagare tariffe molto alte, decisamente sproporzionate se rapportate alla cattiva qualità del servizio erogato dalla società Alto Calore Servizi.

Allo stato attuale, inoltre, c’è il rischio di nuove interruzioni del servizio idrico con ripercussioni gravi sui cittadini a causa delle condizioni finanziarie e patrimoniali di alcuni gestori del servizio pubblico. Una situazione non più sostenibile, che va risolta al più presto.

Per questo motivo ho inviato a al Commissario straordinario del Comune di Ariano Irpino, al Prefetto di Avellino, al Presidente De Luca, al Sottosegretario Sibilia e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una richiesta di intervento urgente per la persistente crisi idrica e garantiscano le condizioni igieniche necessarie soprattutto in questo momento di emergenza.

Mi auguro che si decida di intervenire velocemente in due direzioni: da un lato intervenendo direttamente sull’Alto Calore Servizi per mettere fine alle sospensioni della fornitura di acqua, dall’altro predisponendo un piano di intervento per la fornitura di acqua tramite autobotti alle zone interessate dalle interruzioni del servizio.

Non si possono trascurare le forti criticità connesse alla gestione dell’ordine pubblico ed al rispetto delle stesse prescrizioni igieniche, in quanto la mancanza di acqua nelle abitazioni potrebbero spingere la popolazione al compimento di azioni dettate dall’esasperazione sociale.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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