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Maraia (M5S):”In atto iniziative per salvaguardare il servizio idrico in irpinia e sannio”

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Nella giornata di ieri, in sede di conversione in legge del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152, recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, è stato approvato un ordine del giorno finalizzato alla salvaguardia delle società di gestione dei servizi idrici a capitale pubblico e all’ammodernamento delle infrastrutture idriche.

È ormai risaputo che in varie aree del Paese, soprattutto in quelle del Mezzogiorno, la condizione di vari enti gestori del servizio idrico e delle infrastrutture idriche è caratterizzata da ataviche inefficienze di varia natura, le quali si ripercuotono inevitabilmente sulla qualità dei servizi offerti agli utenti. In conseguenza di ciò, disagi e disservizi, come l’interruzione del servizio idrico, continuano a manifestarsi soprattutto durante tutto il periodo estivo. Inoltre, è prioritario salvaguardare la gestione pubblica del servizio idrico integrato ed incrementare l’ammodernamento delle infrastrutture di captazione e distribuzione dell’acqua, prevedendo a tal fine idonei meccanismi che consentano alle società a capitale pubblico, soprattutto quelle in forti passività patrimoniali, di garantire la continuità e l’efficienza del servizio. Occorre, dunque, intervenire per un duplice scopo: preservare la gestione del servizio idrico, intervenendo attraverso il risanamento degli enti gestori a capitale pubblico in condizioni critiche sul piano finanziario-patrimoniale, e consentire la realizzazione di fondamentali opere di manutenzione, efficientamento e potenziamento delle infrastrutture idriche.

Emblematica, da questo punto di vista è l’attuale situazione in cui si trova l’Alto Calore Servizi. A proposito di quest’ultima, è significativa la richiesta del Presidente ed Amministratore Unico della società, Dott. Michelangelo Ciarcia, di convocare presso il MITE un tavolo tecnico finalizzato a definire un percorso di risanamento e di superamento delle difficoltà economiche ed infrastrutturali. Una richiesta che condivido in pieno e che intendo promuovere concretamente all’interno delle strutture ministeriali, anche in continuità con l’interpellanza urgente che ho discusso alla Camera lo scorso 22 ottobre.

Nel frattempo, con l’approvazione del mio ordine del giorno, la Camera ha impegnato il Governo a valutare di adottare provvedimenti per l’individuazione degli interventi da effettuare nelle Regioni, al fine di perseguire l’adeguamento ed il potenziamento delle infrastrutture idriche, nonché il risanamento dei gestori del servizio idrico integrato a capitale pubblico in condizioni critiche sul piano finanziario-patrimoniale, salvaguardando, in generale, il mantenimento di forme di gestione pubblica della risorsa idrica.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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