Attualità
MARIO MAGGIO “PALAZZO BEVERE GAMBACORTA – UN MARE DI BUGIE”
Da Mario Maggio, cittadino di Ariano impegnato nel sociale, riceviamo e pubblichiamo:
“Mentre si installano gazebo da parte di Ingegneri e Architetti per pubblicizzare la Prima Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, con titoloni come:”La Sicurezza degli Edifici”, si scopre che gli stessi sono i primi a non fare ciò. Questo è quanto rilevabile dall’iter dei lavori, mai terminati, proprio per il Palazzo Bevere Gambacorta, il quale ospita tutti i corsi di alta formazione, master e sperimentazioni didattiche, che da anni l’Università del Sannio svolge ad Ariano Irpino.
Tutto regolare se i lavori fossero stati terminati in tempo e ci sarebbero state le regolari autorizzazioni, ma così non è, come ben potete leggere negli allegati sotto riportati. In primis faccio notare il DECRETO di revoca della Regione Campania del Contributo di Finanziamento, fonte Por Fesr 2007/2013, fatto rientrare poi nei Finanziamenti Por Fesr 2014/2020 Azione 5.3.2 “Interventi di microzonazione e di messa in sicurezza sismica di Edifici pubblici strategici e rilevanti, ubicati nelle aree maggiormente a rischio”. Ci sarebbe poco da dire se fosse tutto in regola, ed invece si scopre che sempre la Giunta Regione della Campania, tramite la Direzione generale per il Governo del Territorio, i Lavori Pubblici e la Protezione Civile, U.O.D. del genio Civile di Ariano Irpino, Presidio di Protezione Civile, in una nota del 19/09/2018, intima la Sospensione dell’efficacia del Certificato di Collaudo e l’Adozione Decreto Sospensione Lavori con obbligo di presentazione di variante in sanatoria.
Risulta altresì che non è mai stato emesso il Certificato di Agibilità dell’Opera e che non ci sia nemmeno l’autorizzazione dei Vigili del Fuoco
Allora mi chiedo: È stato dichiarato il falso? Da Chi? Perché chi doveva controllare non ha controllato? Perché il Collaudatore e il Dirigente dell’Area Tecnica, profumatamente pagati, hanno portato l’iter costruttivo in questo stato?
È legittimo Ospitare una Scuola di Alta Formazione in un locale non ancora Collaudato e privo delle relative Autorizzazioni?
DOMANDE A CUI DOVREBBE RISPONDERE IL SINDACO E NON SOLO PER INFORMARE I CITTADINI, MA SOPRATTUTTO PER SALVAGUARDARE LA PUBBLICA INCOLUMITA’ DI CHI FREQUENTA QUEI LOCALI NEL PALAZZO IN QUESTIONE, SAPENDO ALTRESI’ CHE I FONDI SPESI SONO STATI EROGATI PROPRIO PER QUESTO.
In quanto agli Ingegneri e agli Architetti, questi dovrebbero essere i primi a rispettare quello che pubblicizzano. Da quanto esposto pare non sia proprio così.”
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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