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Attualità

Maurizio Ponticello presenta il suo ultimo lavoro : La Vera Storia di Martia Basile

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La drammatica vicenda di Martia Basile è una storia realmente accaduta che Maurizio Ponticello, con ricerche documentali e un linguaggio appropriato all’epoca, ha ricostruito realisticamente con dovizia di particolari.                                                                                                                                                                                        Nel 1594, non ancora dodicenne, la ragazza, che ha appena avuto il suo menarca, viene venduta dal padre, Belisario,in difficoltà economiche a un rozzo e facoltoso mercante che traffica con la corte del viceregno napoletano: Don Domizio Guarnieri, detto Muzio. Il vedovo cinquantenne, desideroso di un erede che potesse perpetrare la stirpe, pur non avendo origini nobili, era riuscito a entrare, col denaro, nelle grazie della corte ecclesiastica, che gli aveva fornito la deroga speciale pro bono pacis, una liberatoria a sigillo di eventuali future controversie matrimoniali. Il carattere rude, volgare, insensibile, nonché dedito al malaffare, alle donne e alle taverne, di don Muzio, avrebbe reso assai infelice la vita dell’ingenua giovinetta. Ma il peggio verrà quando la giovane sarò chiamata dal marito a raggiungerla ad Ariano Irpino, dove si è rifugiato da marzo del 1600, allorquando sono cambiati i luogotenenti del regno napoletano e teme per la sua vita. Proprio lì, il commerciante incontrerà un creditore, potente governatore locale, lo spagnolo Matthia del Solto, a cui in cambio del debito, ha promesso la propria moglie, nel frattempo fattasi una bellissima donna. Dopo aver fatto gettare in carcere Don Muzio, del Solto imprigionerà la giovane presso il suo palazzo per abusarne e farne abusare i suoi amici, in cambio di denaro. Avvilita, ma non arresa, Martia riesce ad appiccare un incendio che le consentirà una fuga rocambolesca.                                                                                                                                Tornata a Napoli, la giovane si confiderà con il capitano di giustizia, colui per il quale proverà, forse ricambiata, amore. Ma il destino di una ragazza che sta diventando donna, seppur con l’animo fratturato, continua ad accanirsi contro di lei: uscito dal carcere, il marito riprende a maltrattarla, finché Martia non uccide quell’orco che l’ha persino barattata con colui che l’ha fatta prostituire. Anche alla Vicaria, la povera Martia subirà soprusi e torture e con lei, saranno condannati a morte sia la domestica che il giovane soldato presente al momento dell’assassinio. Il Santo Offizio le imputerà anche di aver stretto un patto col Diavolo e di avere a che fare con le streghe.                                                                               Il romanzo sarà presentato domani, 7/08/2021 alle 18 presso il Castello Normanno di Ariano Irpino                                                                                                                                                          Dialogheranno con l’autore, Maurizio Ponticello: Carla Moccia, Cesare de Padua, Floriana Mastandrea                                                                                                                                                     Letture a cura di Serena Cirillo

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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