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MEDICI 118, ALAIA: NESSUNA PRIVATIZZAZIONE IN VISTA, LEGGE PER RISOLVERE VERTENZA

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Il Presidente della Commissione sanità dopo l’audizione delle rappresentanze sindacali: “Bene la sospensione delle procedure di recupero delle indennità, ora iniziativa legislativa per tutelare professionalità ed assicurare la continuità del servizio”.

Napoli, 25 mar – “Non ci sarà alcuna privatizzazione del 118, non solo perché si tratta di un’ipotesi non contemplata dal governo regionale, ma anche perché non sarebbe concretamente praticabile e si tradurrebbe in un danno enorme per il SSR. Ci sarà invece l’impegno congiunto e unanime di Commissione sanità e Consiglio regionale per approvare celermente una legge che sani quelle che la Corte dei Conti considera illegittimità nella corresponsione dell’indennità aggiuntiva ai medici del servizio emergenza.” Lo dichiara Enzo Alaia, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Campania.
“La decisione di sospendere le procedure di recupero delle indennità erogate ai medici del 118 – spiega Alaia – è un primo significativo passo verso la soluzione di una vertenza che colpisce professionalità con un prezioso background di esperienza e competenza, impegnato in un servizio particolarmente usurante e delicato, a maggior ragione ora, nella fase emergenziale che stiamo attraversando per via della pandemia da Covid”.
“Alle rappresentanze sindacali, audite ieri in V Commissione – aggiunge Alaia – abbiamo assicurato la volontà del Consiglio di farsi carico della condizione nella quale si sono ritrovati i medici dopo i rilievi della Corte dei Conti e i provvedimenti in autotutela adottati di conseguenza. L’intento – fa sapere il Presidente – è quello di presentare una proposta di legge che, se approvata, sanerebbe definitivamente le eventuali incongruenze nei provvedimenti adottati per definire il passaggio dei camici bianchi dalla ex Guardia medica all’emergenza sanitaria territoriale e assegnare loro la indennità aggiuntiva di 5 euro e 16 centesimi.”

“Questa iniziativa avrebbe sicuramente il sostegno pressoché unanime di tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale. Già ieri, durante l’audizione delle rappresentanze sindacali, è emersa tale condivisione e la volontà di evitare ai medici del 118 una ingiustificata penalizzazione, a maggior ragione in una fase che – chiude Alaia – li vede in prima linea nella lotta al covid.”

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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