Attualità
Medici di base-Pediatri :”ASL distante”
L’allarme lanciato dall’Ordine di Medici con il Comunicato, da noi pubblicato ieri, non deve essere snobbato.
Non dal cittadino meno che mai da chi dirige la Sanità, in Irpinia, in Campania.
Diverse ‘voci’ invocano una Medicina Territoriale efficiente. Efficace.
In verità la Medicina Territoriale, di cui molti, ora che l’emergenza ci viene propinata all’uscio di casa, riconoscono essere la prima e più importante arma per impedire il dilagare del contagio, è affidata ad alcuni Medici.
La premessa è d’obbligo per introdurre l’intervista, piacevolissima e confortante, concessa dal Dottor Francesco Sellitto, Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Avellino.
Professionista, convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, prima ancora che ‘’sindacalista’’, che ha in cura 17 persone ‘malate’ contagiate. I pazienti vivono in casa propria e ricevono le cure necessarie, monitorate, dal Dr. Sellitto.
-In verità molti colleghi operano allo stesso modo cioè curano le persone contagiate a casa loro. Non sono un santo, sono un Medico, non opero da sindacalista. Il Medico che opera correttamente sul territorio, oltre a curare, offre opportunità importante al decongestionamento delle strutture ospedaliere.
Dottor Sellitto, il caos nella Sanità Irpina (come nel resto dell’Italia) è solo colpa del Coronavirus?
-Il virus ha sorpreso tutti all’inizio, era sconosciuto. Oggi però, pur non conoscendone tutta la sua complessità, non dobbiamo, non dovremmo ritrovarci impreparati. Noi Medici abbiamo espresso a più riprese, oltre al Comunicato della cui pubblicazione ringrazio Arianonews24, la volontà di collaborare con l’Asl e più in generale con tutte le Autorità preposte. Non riscontriamo ascolto negli interlocutori.
Nel giuramento di Ippocrate si legge tra l’altro ‘’.. In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l’altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi’’..
-Nel quotidiano, il Medico di Medicina Generale deve tener presente, ponendo la massima attenzione, la salute collettiva quale valore prevalente su qualunque altro, possibile, interesse.
Il Medico convenzionato, autonomo giuridicamente e fiscalmente, ha lamentato la mancanza dei dispositivi di protezione individuale..
L’Ordine dei Medici ha fornito ogni Medico dei necessari dispositivi. Non abbiamo ricevuto, non abbiamo elemosinato, gli stessi alla Protezione Civile né all’Asl.
Dottor Sellitto, torniamo all’allarme lanciato con il Comunicato: quale procedura permette ai pazienti di ricevere il vaccino contro l’influenza? Ne conseguirà procedura per la eventuale somministrazione del vaccino anticovid..
I Pediatri non hanno ricevuto il vaccino, a quanto risulta; i Medici di base ne vengono forniti a rilento. In vero la procedura prevede che entro il 30 giugno i Medici forniscono all’Asl di competenza elenco dei pazienti ai quali somministrare il vaccino. Entro il 30 ottobre i Medici ricevono le dosi necessarie. Quest’anno qualcosa si è inceppato, le dosi non sono disponibili. Auspichiamo si colmi tale evidente lacuna.
La vaccinazione ai bambini che l’Asl intende somministrare. La carenza di personale è invenzione giornalistica?..
Non è una strada praticabile. Possiamo definirla incauta nell’esternazione se animata da spirito propagandistico, folle se anticipazione di un preciso disegno. La mancanza di personale è cronicizzata, le terapie intensive non si attivano senza specialisti, gli specialisti non vengono formati; soprattutto i concorsi banditi non vengono considerati appetibili al Sud. Meno che mai in Irpinia.
Lei affronta quotidianamente gli effetti che il virus apporta all’organismo umano. L’asintomatico è da considerarsi appestato? Contagia come una parte della stampa e di ‘esperti’ sostiene?
Invito caldamente la gente a non gridare all’untore! Non esistono, almeno non risultano ultimati studi al riguardo, prove scientifiche della contagiosità dell’asintomatico. La o le modalità di analisi dei tamponi prenderebbe/ro tempo..
..abbiamo scritto al riguardo in maniera abbastanza esauriente..
..dicevo, entrambi abbiamo impegni ma bisognerebbe discuterne. Il rischio delle delazioni di ‘ventennio memoria’ è reale. Occorre consapevolezza, attenzione e realismo. Occorre stravolgere lo status quo: se si vuole raggiungere la sinergia Asl-Medicina di base-Territorio, occorre rendere appetibile lavorare nella sanità in Irpinia (in Campania). I Sindaci potrebbero attivarsi per integrare la disponibilità non soltanto economica ai Medici specialisti al fine comune di salvaguardare la salute nel territorio.
Dottor Sellitto, il suo approccio ai tempi trattati è ‘tranquillizzante’, un approccio antiterroristico e di questo la ringrazio. Buon lavoro.
Grazie e buon lavoro a lei.
(Mentre andiamo in pubblicazione, l’Ordine Medici di Napoli e Caserta hanno inoltrato alle Asl Comunicato di analogo tenore).
Attualità
Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici
L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo “Educare alla parità di genere – tra pari”.
Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.
Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”.
L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano. Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.
Dopo i saluti di:
Enrico Franza
Sindaco di Ariano Irpino
Laura Cervinaro
Consigliera Provinciale
Augusto Morella
Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali Provincia di Avellino n. A1
Pasqualino Molinario
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino
Grazia Vallone
Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino
Interverranno:
Rossella Schiavo
Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”
Tiziana Aragiusto
Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”
Massimiliano Bosco
Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”
Giovanni Mingione
Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”
Interventi degli studenti
Attualità
Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario garantire sicurezza dei dipendenti
La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.
L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.
Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.
Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.
Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.
A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.
Attualità
La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum
La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.
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