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MEDICINA DEMOCRATICA: LIBERARE IL PAESE DALL’AMIANTO È UN’INDEROGABILE PRIORITÀ

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Medicina Democratica, con l’AIEA, Associazione Italiana Esposti all’Amianto, pur apprezzando lo sforzo del Procuratore Cantelmo, nel portare a giudizio alcuni responsabili dell’Isochimica Avellinoe delle Ferrovie dello Stato, si rammarica della lunghezza e tardività del processo, durato quasi 6 anni per arrivare alla sentenza di primo grado, nonché del mancato ristoro delle lesioni causate ai lavoratori. In Appello ci saranno ulteriori prescrizioni a causa dell’insufficienza e dell’inadeguatezza delle leggi del tempo e di quelle di oggi! Resta da risolvere un grosso problema politico, nella necessità di chiudere la vicenda Amianto con la consapevolezza che tutti, INAIL compresa, Ispettorati del lavoro, ASL, Regione, Comuni, ecc., debbano procedere a difendere ambiente, lavoratori, cittadini e chiunque sia costretto ad avere a che fare con l’Amianto. Ci sono ancora sul territorio nazionale tra i 60 e i 70 milioni di tonnellate di Amianto, che è necessario smaltire in sicurezza. Utilizziamo i fondi del PNRR per chiudere una buona volta e definitivamente, la questione Amianto. Si utilizzino le risorse del PNRR anche per risolvere questo problema, non consegnandole a privati speculatori, ma a sicure strutture pubbliche: non lasciamo che anche quest’attività di moderna resistenza-resilienza, venga affidata alla speculazione privata! Per l’Amianto dobbiamo ritenerci tutti responsabili e non possiamo trasferire soltanto ai giudici, problemi che sono più grandi delle loro capacità e possibilità. Siamo tutti responsabili della permanenza sul territorio di questo disastro ambientale. La sicurezza va intesa anche come prevenzione, che si traduce insalvaguardia della salute dei lavoratori e risparmio di vite umane. Medicina Democratica e AIEA, presenti nel processo con lo studio dell’ avv. Bartolo G. Senatore, non si arrendono e saranno al fianco di lavoratori, cittadini e Comuni, nella lotta per liberarefinalmente il Paese dall’Amianto.

Medicina Democratica                                                                                                                     Il responsabile, dottor Paolo Fierro

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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