Attualità
Meetup Amici di Beppe Grillo di Ariano Irpino :”Commissariamento ACS”

Dal Meetup Amici di Beppe Grillo di Ariano Irpino riceviamo e pubblichiamo:
“Mentre tutta la classe politica continua a tacere sulla situazione disastrosa all’interno dell’azienda Alto Calore Servizi, noi non vogliamo essere complici. Uno dei due documenti/denuncia ufficiali, a cui facciamo testo, arriva dall’Unione dei Rappresentanti Sindacali della Società, dove gli stessi in un comunicato di ben quattro pagine, riportano le loro preoccupazioni sulla situazione lavorativa degli operai, vittime degli sperperi del C.d.A., evidenziando gravi irregolarità in generale. L’altro documento ufficiale è la delibera n.137 di Consiglio Comunale di Avellino, a tema unico “Situazione economica/finanziaria, gestionale, organizzativa e strutturale dell’ACS S.p.A.”, nella quale vengono denunciate diverse situazioni anomale riguardo l’uso dell’auto di rappresentanza, e le spese come i caffè e i pasticcini al bar che l’Amministratore Delegato Raffaello De Stefano provvedeva a farsi rimborsare dall’azienda.
Questa sembra essere soltanto la punta dell’iceberg, considerato che il disastro che abbiamo di fronte parte da lontano, precisamente nel 2003, quando da Consorzio, l’Alto Calore viene sdoppiato in due società, sotto il nome di Vincenzo De Luca. Durante l’ultimo anno di gestione De Luca vennero assunte 164 unità lavorative senza particolari competenze. Inoltre il debito che lasciava il Consorzio era pari a 83 mln di euro, che con la nascita della società scende a 52 milioni. Nel 2007 sale a 62 milioni, fino ad arrivare nel dicembre 2013 alla cifra ingiustificabile di 104 milioni di euro.
L’A.D. Raffaello De Stefano, e i suoi predecessori, non hanno letteralmente badato a spese (tutto documentato). Dilapidati milioni di euro in consulenze tecniche e legali, palesemente non necessarie, presso professionisti esterni all’azienda, leggiamo tra gli atti anche il nome dell’avv. Caterina Lengua, segretaria provinciale del PD fino al 2013. Effettuavano riparazioni ad auto ferme nei garage, riparando lo stesso pezzo più volte, che inspiegabilmente si danneggiava nonostante l’auto non percorresse alcun km tra una riparazione e l’altra. Son stati capaci di creare un danno patrimoniale di 50 milioni di euro per realizzare l’acquedotto di Solopaca (BN), e poi accorgersi che l’acqua sorgiva non era adatta all’uso domestico. A tutt’oggi l’opera è abbandonata, insieme ai materiali nuovissimi chiusi al suo interno. Restano anormali tutte le riparazioni eccezionali pagate esageratamente. Si apprende dal Comunicato degli RSU, che l’A.D. al personale ha sospeso il pagamento dello straordinario, dei contributi, dei rimborsi chilometrici, delle indennità e dei superminimi. Inoltre occorre sottolineare che le reti idriche degli Enti, appartengono agli Enti stessi, per cui non rientrano nelle spese dell’azienda.
Il Presidente De Stefano, non sappiamo se per correre ai ripari e ripianare i debiti, o per continuare a finanziare queste azioni tutt’altro che legittime, comunicava all’opinione pubblica degli obiettivi per riavere somme: recuperando i crediti (che in totale ammontano a 12 milioni di euro), facendo due letture per utenza (ad oggi sembra che le letture effettuate siano 95.000 su 220.000 totali), e hanno inventato sistemi più disparati come la storia dell’aumento della tariffazione dell’acqua, del tutto illecito (ricordiamo che non è stato mai autorizzato dall’ ”Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico”), facendo recapitare all’utenza delle bollette con importi folli; in seguito lo stesso De Stefano in un incontro pubblico (24/10/14), nella sede di Corso Europa, dichiarava che, l’utenza che aveva già saldato il bollettino, poteva chiederne rimborso delle somme non dovute, ottenendo uno pseudo accordo “riparatore” con le associazioni dei consumatori. Il festival del paradosso.
Ad onor di cronaca, dal 1989 il Comune di Avellino versava in un conto vincolato, 80 milioni mensili, per la sola depurazione di Pianodardine. Nel 2001 sul conto giacevano 4.232.048 di euro. Ad oggi restano poco più di duemila euro.
Si stima che il 60% dell’acqua estratta dalle falde, viene disperso prima di arrivare all’utenza; a tal proposito nel 2013 questo gruppo, propose all’A.C.S. di installare un congegno brevettato dall’ing. Miriam Surro, che per il breve periodo di prova diede dei risultati eccellenti. Il dispositivo individuava anche le micro perdite d’acqua, per scongiurare sprechi, prima che la perdita sia visibile in superficie. Il sistema è utilizzato in quasi tutto l’acquedotto lucano, permettendo di risparmiare milioni di euro.
Il Comune di Ariano Irpino possiede circa il 6% di questa società in house, percentuale utile nella nomina del Presidente. Stessa percentuale resta per la spartizione del debito. Il principio è identico per tutti i Comuni soci. Motivo per il quale nei giorni scorsi è stata fatta richiesta al Presidente del Consiglio A. Della Croce, di indire appunto un Consiglio Comunale a tema unico: “Alto Calore”.
In seguito alle dichiarazioni dei Sindacati, fino ad oggi partecipi di queste dinamiche, si compongono le ultime tessere di un puzzle: l’azienda continuando su questa linea tirerà nel baratro non solo il personale e gli operai, ma anche i Comuni soci, le utenze, e soprattutto l’azienda stessa. Potremmo correre il rischio che vada in mano ad un privato, nel peggiore dei casi.
Per tutte queste ragioni, vista l’indifferenza silenziosa consensuale dei partiti politici che hanno una connivenza con la società, alla quale si adeguano a loro volta sindacati dei lavoratori e associazioni dei consumatori, l’unica azione da intraprendere per salvare il salvabile è il commissariamento dell’Alto Calore Servizi.
Contestualmente a questo comunicato, inviamo tutta la documentazione di cui siamo in possesso al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, e al portavoce alla Camera dei Deputati Carlo Sibilia – M5S, a cui chiediamo di fare da tramite con il Giudice a garanzia del risultato, e formulare la richiesta al Parlamento Italiano, di attribuire la gestione dell’ente ad un commissario nominato.
Inoltre inviamo lo stesso fascicolo al dott. Domenico Gambacorta, Presidente della Commissione di Controllo Analogo dell’Alto Calore Servizi. Figura che ricopre i poteri di vigilanza di questa commissione, controllo sullo stato di attuazione dei contratti di servizio, delle carte di qualità, sulla gestione della società, sull’operato del Consiglio di Amministrazione, affinché agevoli tutte le operazioni meramente utili al risanamento della società.
Il Meetup “Amici di Beppe Grillo di Ariano Irpino” – 3/03/2015
Attualità
Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”
L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.
Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.
La formula è molto coinvolgente:
– 1^ FASE REGIONALE.
FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.
MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.
MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.
– 2^ FASE NAZIONALE
Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.
Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.
Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.
Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino.
Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.
Attualità
Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.
Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.
La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.
Attualità
Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.
-
Attualità1 settimana fa
Maltrattamenti in famiglia – Condannato a due anni 55enne arianese
-
Attualità2 settimane fa
L’Alta Velocità da Napoli a Reggio Calabria “non s’ha da fare, né domani né mai”
-
Attualità3 settimane fa
Forza Italia: il trasferimento del mercato è una condanna alla desertificazione del centro storico
-
Attualità4 settimane fa
Coordinamento Cittadino Forza Italia – Ariano Irpino: un grido d’allarme contro la criminalità dilagante
-
Attualità6 giorni fa
Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino
-
Attualità1 settimana fa
Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità
-
Attualità3 settimane fa
Marco La Carità nominato Componente Esecutivo Regionale di ANCI Campania in quota Forza Italia
-
Attualità4 settimane fa
Confesercenti, Marinelli: investimenti sostenibili 4.0, opportunità per le imprese irpine