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Meloni:“Sud grande occasione di sviluppo per l’Italia”

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È iniziata la XIX legislatura, già appaiono i primi mal di pancia con l’elezione di La Russa alla presidenza del senato, non votato da Forza Italia. Si parte con il piede sbagliato, la destra è disunita così come la minoranza di sinistra che, nella votazione segreta al senato, ha fornito i voti mancanti di Forza Italia per l’elezione di La Russa. La Meloni ed il suo governo, dovranno affrontare una situazione economica resa ancora più pungente dall’aumento del costo dell’energia, dall’inflazione e dalla riduzione del PIL ricalcolato, per i prossimi trimestri, al ribasso. La guerra tra Russia e Ucraina non fa sconti a nessuno, riduce le prospettive di crescita economica anche in presenza della sostanziosa liquidità offerta dal PNRR.  La Meloni avrà il compito di ridurre il gap economico e sociale che divide il paese, dovrà mettere al centro dell’agenda politica nazionale l’innovazione delle infrastrutture del Sud, necessarie per innescare il processo virtuoso di rinascita del paese. Dovrà praticare una politica inclusiva che risollevi il meridione dalle sabbie mobili in un piano di riunificazione dell’Italia, oggi disunita e disuguale, nel godimento dei diritti di cittadinanza. Non dovrà ancora puntare sui bocconiani che reputano indispensabile fornire i denari al Nord per far risorgere a nuova vita il Sud, teoria smentita dai fatti che hanno ridotto il meridione nell’area più povera dell’UE. La Meloni se vuole dare risposte concrete ai bisogni del Sud dovrà escludere dal suo programma il regionalismo differenziato, targato Lega, diversamente la dicitura inserita nel simbolo del partito “Fratelli d’Italia” fa riferimento al Nord ed esclude i meridionali. Non vanno, inoltre, dimenticate le parole scandite nel comizio di chiusura della campagna elettorale nell’arenile di Bagnoli a Napoli: “Sud grande occasione di sviluppo per l’Italia” (da Dire, Agenzia di Stampa Nazionale del 23/9/2022). Non solo parole, ma fatti, in caso contrario, per l’ennesima volta, il meridione è la colonia da dove estrarre voti per poi abbandonarlo al suo infausto destino.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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