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Meridione: la Sanità è da urlo

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La misura è stracolma, fra balbettii e personaggi da tapiro d’oro, forse la Calabria avrà il Commissario alla Sanità. I Calabresi, come tutti i Meridionali, sono migranti in cerca di lavoro e di cure sanitarie tempestive persino per patologie meno gravi, persone prive dei diritti di cittadinanza, abbandonati al loro ingrato destino. Mi domando: di chi è la colpa! Dei Presidenti delle Regioni Meridionali, incluse le Isole, incompetenti e vocati ad arricchire le loro clientele?

Forse la verità ha multiforme sfaccettature e tira in ballo la Questione Meridionale mai messa a tema nell’agenda politica italiana, la modifica del Titolo V della Costituzione messa in atto nel 2001, riforma mai portata a compimento. Non sono stati definiti, infatti, i fabbisogni standard ed i Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP), indispensabili ad uniformare i servizi pubblici sull’intero territorio Nazionale, né è stato finanziato per intero il fondo di perequazione da destinare ai territori con minore fiscalità nei quali ricadono tutte le Regioni del Sud.

La Sanità è inoltre attribuita, nella programmazione e nella gestione, in via esclusiva alle Regioni e la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) avrebbe dovuto garantire cure appropriate e tempestive, a parità di condizioni, a tutti i cittadini italiani. Così non è stato, il Sistema Sanitario Regionale (SSR) si finanzia secondo criteri complessi a cui partecipa anche, e non solo, lo Stato Centrale. I parametri sono calibrati sul numero degli anziani (nelle Regioni del Sud si muore 3 anni prima del resto d’Italia), su parte dell’IVA che si trae dai consumi che nel Meridione sono più bassi a causa del reddito che è la metà di quello del Nord, sulle addizionali regionali, sul fondo di perequazione mai adeguato ai bisogni delle Regioni con minore fiscalità. Le diseguali risorse finanziarie tra i diversi territori della Penisola hanno fatto fallire la Sanità del Sud e, per rientrare dal disavanzo, si è provveduto all’accorpamento degli Ospedali, alla riduzione dei posti letto e, gioco forza, vi è stata un’elevata migrazione sanitaria descritta nel rapporto Svimez del 2018

Fatto che ha arricchito la Sanità del Nord (Lombardia attivo di 808 milioni di euro) e spezzato le gambe a quella del Sud (Campania passivo di 302 milioni di euro).

Ancora più grave è il silenzio della classe politica meridionale, regionale e parlamentare, asservita alle logiche dei Partiti nazionali che, senza batter ciglio, ha accettato le scelte della Conferenza Stato-Regioni che imponeva la riduzione dei diritti di 21 milioni di cittadini italiani in ambito Sanitario. Ciò portava con se l’errato teoria, in premessa e nei fatti, che versando molti denari nelle casse della locomotiva del Nord tutti ne avrebbero tratto giovamento, incluso il Sud. Siamo rimasti miseramente impantanati, ancor prima della Pandemia, nelle sabbie mobili dell’insignificante crescita del PIL.

La riduzione del personale, dovuta alle cause su descritte, è plasticamente evidenziata dallo schema sottostante. Le Regioni con popolazione simile hanno personale medico e di infermieri nettamente inferiore, con la conseguente impossibilità di attivare i posti letto nelle terapie intensive e nelle rianimazioni nate per accogliere gli ammalati da Covid-19.

Questa è la drammatica situazione che vive la Sanità del Sud, inclusa quella della Calabria e della Campania. dove si muore in casa senza assistenza Sanitaria in cerca della raccomandazione per trovare un posto letto in rianimazione.

È ora di cambiare passo, è ora di decidere se unificare l’Italia o dividerci come ha fatto la Cecoslovacchia. L’attuale classe politica, di maggioranza e di opposizione, non potrà guidare il cambiamento, va sostituita dai costituzionalisti, economisti, giornalisti la società civile che hanno fatto venire a galla lo scippo di Stato. Occorre la nascita di un nuovo soggetto politico che rappresenti le istanze del Meridione, diversamente il popolo del Sud sarà trattato sempre da straniero in Patria.

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XI edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico il 4 aprile al Liceo Parzanese

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Anche quest’anno, il prossimo 4 aprile 2025,dalle 18.00 alle 24.00, il Liceo “Pietro Paolo Parzanese di Ariano Irpino, aderirà all’”XI Notte Nazionale del Liceo Classico” che, su indicazioni del Comitato organizzativo nazionale, presieduto dal Prof. Rocco Schembra, si propone di ribadire, nei Licei aderenti all’ iniziativa, il peculiare valore formativo dei Licei classici.

Il tema comune, scelto dal comitato organizzativo nazionale per quest’ anno, prevede una riflessione su “Mediterraneo/Mediterranei: mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare”.

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Pallavolo Serie D Maschile – GSA ad un passo dalla serie C

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GSA PALLAVOLO ARIANO ASD –  PALLAVOLO BATTIPAGLIA  3 – 0 GARA DEL 29 MARZO 2025

IL GSA supera Battipaglia 3-0, per la promozione in Serie C serve l’impresa nell’ultima gara a Montecorvino Pugliano

Formazione GSA : T.BARRASSO, C.CAPOZZI, R.CASO, L.GUARDABASCIO, S.GRASSO, H.CHIARADONNA, A.IANDOLI M.MOLINARIO, M.NINFADORO, W.PUORRO, G.RICCIARDI, G.SANTOSUOSSO, L.SCHIAVO, M.TORIELLO Allenatori : Giulio Filomena, Nico Medici Dirigente: Gianfranco Molinario

Il GSA conferma il primo posto in classifica con una vittoria da tre punti sul Battipaglia.

Resta una sola partita alla conclusione della Regular Season che vedrà il GSA sabato  5 aprile  affrontare APD PESSY  per una gara che vale una stagione. GSA e APD PESSY condividono il primo posto in graduatoria, quindi la squadra che si aggiudicherà il big match conquisterà la promozione diretta in serie C. IL GSA è pronto per l’impegno ed è concentrato sul lavoro di preparazione da svolgere  per sostenere l’importante appuntamento.

I tecnici Giulio Filomena e Nico Medici affermano che i propri giocatori hanno disputato un grande Torneo, il primo posto attuale necessita solo di essere legittimato con una  prestazione di rilievo  nella prossima gara.

Usciamo da un periodo complesso e difficoltoso, aggiungono i coach, i nostri atleti sono stati bravi a reagire e superare i diversi problemi con vittorie e bel gioco. Siamo fiduciosi per il big match, dobbiamo affrontare l’ultima sfida con lucidità approcciando la  delicata prova con adeguata tenuta nervosa e mentale per                                                                                                                                                                     scendere in campo con la sicurezza di fare risultato.

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Auto fuori strada in pieno centro ad Ariano. Solo tanta paura per un padre e suo figlio minorenne

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I Vigili del Fuoco del Distaccamento di Grottaminarda sono intervenuti ieri, 30 Marzo, intorno alle ore 17:00 in Viale dei Tigli, ad Ariano Irpino, per il recupero di un’auto fuori dalla sede stradale.

L’incidente ha coinvolto un’auto, con a bordo un padre e suo figlio minorenne, che fortunatamente non hanno riportato alcun danno fisico, sebbene abbiano vissuto momenti di paura. I due non hanno necessitato di essere trasportati in ospedale.

Sul posto, i Vigili del Fuoco, hanno messo in sicurezza l’area. Successivamente, per il recupero del veicolo, è intervenuta un”autogru’ di una azienda privata. Presenti anche i Carabinieri, il 118 e la Polizia Municipale di Ariano Irpino, che hanno collaborato per garantire la sicurezza e la gestione della viabilità.

Fonte: Irpinianews

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