Attualità
Napoli: I sindaci del “Recovery Sud” scendono in piazza

Il 17 marzo a Napoli vi sarà la manifestazione dei sindaci del “Recovery Sud” a difesa della Costituzione e contro ogni disuguaglianza. Alla manifestazione aderiranno partiti, sindacati, comitati e singoli cittadini, pretendono che il Meridione sia considerato parte integrante del territorio italiano e che siano valorizzate le grandi prospettive di sviluppo economico, mai concretamente sfruttate. Il programma di governo dovrebbe essere centrato sui diritti inalienabili della persona umana, nessuno dovrebbe essere lasciato indietro, nemmeno i meridionali, ogni persona deve poter esprimere le sue capacità, in egual misura, ed in qualsiasi parte d’Italia. La realtà è ben diversa, il governo segue il solco già tracciato da quelli precedenti, vuole fornire le risorse finanziarie alla presunta locomotiva del Nord ipotizzando che, in tal modo, i malandati vagoncini del Sud siano tratti dalle sabbie mobili. Tale teoria, attuata da più di un ventennio, non ha dato i suoi frutti, anzi ha acuito macroscopicamente le disuguaglianze. Il Sud è lasciato da migliaia di persone in cerca di un posto al sole, è privo di servizi ed infrastrutture efficienti ed i comuni sono quasi tutti in predissesto e con poco personale, fatto che renderà complesso e complicato mettere in atto i progetti finanziati con il PNRR. Oltre alla transumanza per motivi di lavoro, vi è quella dei giovani che si iscrivono nelle università e delle persone che vanno a curarsi nel Nord Italia. I sindaci del Sud sono stanchi, non possono dare risposte adeguate ai propri concittadini per mancanza di risorse finanziare ridotte al lumicino dallo Stato Centrale che continua a finanziarie i servizi con la spesa storica che favorisce il Centro-Nord. Il Sud è il primo mercato economico del Nord che vi esporta il 40% di beni e servizi, impoverendo il Sud anche la parte più ricca del paese ne subirà gravi contraccolpi. Nessuno può immaginare di affrontare la crisi attuale, acuita dalla guerra tra Ucraina e Russia, senza l’apporto del meridione. La manifestazione dei sindaci del Recovery Sud, non deveessere ignorata, il malcontento cova sotto la cenere, il governo e lo Stato Centrale pongano le basi per una reale riunificazione del paese, diversamente 20 milioni di cittadinisono stranieri in patria.
Attualità
Auto fuori strada in pieno centro ad Ariano. Solo tanta paura per un padre e suo figlio minorenne

I Vigili del Fuoco del Distaccamento di Grottaminarda sono intervenuti ieri, 30 Marzo, intorno alle ore 17:00 in Viale dei Tigli, ad Ariano Irpino, per il recupero di un’auto fuori dalla sede stradale.
L’incidente ha coinvolto un’auto, con a bordo un padre e suo figlio minorenne, che fortunatamente non hanno riportato alcun danno fisico, sebbene abbiano vissuto momenti di paura. I due non hanno necessitato di essere trasportati in ospedale.
Sul posto, i Vigili del Fuoco, hanno messo in sicurezza l’area. Successivamente, per il recupero del veicolo, è intervenuta un”autogru’ di una azienda privata. Presenti anche i Carabinieri, il 118 e la Polizia Municipale di Ariano Irpino, che hanno collaborato per garantire la sicurezza e la gestione della viabilità.
Fonte: Irpinianews
Attualità
Abuso edilizio e gestione illecita di rifiuti. Denunciato 77enne di Ariano

In linea con le decisioni assunte durante l’incontro tenutosi qualche mese fa presso il “Polo Giovani” della Diocesi di Avellino, tra Prefettura, Procura e rappresentanti dell’Arma, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ribadisce il proprio impegno nella tutela ambientale. L’attività si concretizza attraverso un costante controllo del territorio per contrastare i reati ambientali, con interventi tempestivi e coordinati volti a garantire la salvaguardia del territorio e la sicurezza della collettività.
Nello specifico questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino, a seguito di una attività di controllo inerente l’abusivismo edilizio e la corretta gestione dei rifiuti, hanno denunciato un 77enne del posto, ritenuto responsabile di violazioni in materia ambientale.
In particolare, i militari hanno accertato che l’uomo aveva realizzato, in località sismica, un capannone in lamiera grecata in ferro di circa 60 mq, dove all’interno sono stati rinvenuti rifiuti di natura meccanica ed elettrica, in assenza delle obbligatorie e necessarie autorizzazioni.
A seguito delle irregolarità riscontrate, il soggetto è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento, per abuso edilizio, gestione illecita di rifiuti, realizzazione di opere in località sismica senza autorizzazione e ricettazione.
Attualità
La fuga degli infermieri dal SSN

Diminuiscono gli infermieri, molti lasciano altri vanno in pensione. I turni massacranti scoraggiano i giovani ad intraprendere la professione, vanno deserti i concorsi nel pronto soccorso mentre quelli in servizio non vogliono essere assegnati a questo reparto. Mancano tra i 20 e 27 mila infermieri necessari a riempire i posti dell’assistenza territoriale e delle case di comunità, nel 2024 la popolazione italiana era composta dal 14,4% di over 65 e si presume che nel 2050 salirà al 18,9%. Il grido di allarme è lanciato dal presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che trae i dati dal ministero della salute: nel 2022 era in servizio 302 mila infermieri, 268 mila nel SSN la restante parte in strutture assimilabili. Tra il 2020 e 2022 hanno lasciano il lavoro 16.192 e nel solo 2022 sono andati via 6.651 un andamento che non accenna a diminuire acuito dal fatto che 78 mila infermieri nel 2022 aveva più di 55 anni altro 22% è tra l’età 50-55, senza considerare che i salari in Italia sono i più bassi d’Europa, non solo per gli infermieri ma per tutte le categorie di lavoratori.
L‘esistenza di venti Sistemi Sanitari Regionali (SSR) nel nostro Paese, ha creato grosse disomogeneità, infatti, in Italia, in media, ogni 1000 abitanti sono presenti 5,1 infermieri con grosse differenze tra le varie regioni: la Liguria ha 7,1 infermieri ogni 1000 abitanti, la Campania 3,83, quest’ultimo dato riferibile a tutte le regioni del Sud. Le proposte di Cartabellotta riguardano l’aumento dei salari, l’offerta di alloggi con costi calmierati, la possibilità di parcheggi gratis, aggiornamento costante del personale con le nuove tecnologie, la sicurezza sul posto di lavoro, la riduzione dei turni massacranti, a volte anche due notti di 12 ore consecutive che generano fenomeni di burnout. Va garantita l’incolumità degli operatori della sanità con presidi stabili delle forze dell’ordine, devono essere aperti e non chiusi nuovi reparti di pronto soccorso, al fine di evitare che i pochi funzionanti siano sovraffollati fatto che provoca ingiustificabili aggressioni verbali e fisiche nei confronti del personale (fonte giornale Avvenire del 24 marzo 2025, articolo di Vito Salinaro).
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