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Nasce in Irpinia il primo hub in Italia per l’accoglienza dei turisti di ritorno

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Il turismo di ritorno rappresenta una leva straordinaria per lo sviluppo turistico ed economico dei territori. L’Irpinia lo ha capito e, coadiuvata dalla Presidenza della Provincia di Avellino, ha deciso di dare un forte impulso all’attività turistico-ricettiva per il quinquennio 2023-2028, aderendo in maniera formale al Progetto 2023 Anno del Turismo di Ritorno, promosso dalla Rete Destinazione Sud, facente parte del più ampio programma denominato “2023-2028 Ritorno in Italia”. 
Oltre 30 sindaci hanno deciso di aderire in maniera formale al progetto con delibera di giunta e oggi, sabato 23 luglio 2022 alle ore 11:30, si sono riuniti presso il Complesso Monumentale del Monte di Montella, dove hanno sottoscritto ufficialmente dei protocolli d’intesa per la realizzazione del primo hub turistico in Italia per l’accoglienza dei turisti di ritorno. 
Hanno introdotto i lavori Rino Rizieri Buonopane, Presidente della Provincia di Avellino e Michelangelo Lurgi, Presidente di Rete Destinazione Sud. A moderare i lavori la Dott.ssa Rosanna Repole. 
Tra i sindaci partecipanti: Rino Rizieri Buonopane Sindaco di Montella e Presidente della Provincia di Avellino, Sebastiano Gaeta, Sindaco di Aiello del Sabato, Giancarlo De Vito, Sindaco di Aquilonia, Filippo Nigro, Sindaco di Bagnoli Irpino, Marcello Antonio Arminio, Sindaco di Bisaccia, Luigi De Angelis, Sindaco di Cairano, Gelsomino Centanni, Sindaco di Calabritto, Michele Di Maio, Sindaco di Calitri, Lorenzo Melillo, Sindaco di Caposele, Salvatore Vecchia, Sindaco di Cassano Irpino, Generoso Cresta, Sindaco di Castelfranci, Generoso Moccia, Sindaco di Castelvetere sul Calore, Giuseppe Pescatore, Sindaco di Fontanarosa, Carmine Ciullo, Sindaco di Frigento, Luigi Ciccone, Sindaco di Conza della Campania, Domenico Forgione, Sindaco di Gesualdo, Francantonio Siconolfi, Sindaco di Guardia Lombardi, Mariateresa Lepore, Sindaco di Lapio, Yuri Gioino, Sindaco di Lioni, Giancarlo Ruggiero, Sindaco di Mirabella Eclano, Antonio Vella, Sindaco di Monteverde, Vincenzo De Sabato, Sindaco di Morra de Sanctis, Salvatore Cogliano, Sindaco di Paternopoli, Guido Cipriano, Sindaco di Rocca San Felice, Gerardo D’Angola, Sindaco di Sant’Andrea di Conza, Marco Marandino, Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Fabio della Marra Scarpone, Sindaco di Savignano Irpino, Adriano Mazzone, Sindaco di Senerchia, Vito Di Leo, Sindaco di Sturno, Pasquale Giuditta, Sindaco di Summonte, Antonio Tranfaglia, Sindaco di Taurasi, Pasquale Chirico, Sindaco di Teora, Amado Delli Gatti, Sindaco di Torella, Nicolino Rossi, Sindaco di Trevico, Nicola Trunfio, Sindaco di Villamaina e Paolo Caruso Sindaco di Zungoli. 
Oltre ai rappresentanti istituzionali, hanno sottoscritto il protocollo i rappresentanti UNPLI Tony Lucido, Presidente UNPLI Campania e Giuseppe Silvestri, Presidente UNPLI Avellino, i quali si sono impegnati a realizzare attività, eventi, workshop e laboratori dedicati ai turisti di ritorno al fine di esercitare un forte impulso d’attrazione per questi ultimi. 
Alle ore 17:30 dello stesso giorno, Presso il Castello di Gesualdo, si è tenuto il convegno dal titolo “2023 Anno del Turismo di Ritorno, Opportunità per lo sviluppo delle aree interne e dei borghi dell’Irpinia”. 
Hanno partecipato al convegno come relatori: Michelangelo Lurgi, Presidente di Rete Destinazione Sud, Domenico Forgione, Sindaco di Gesualdo, Fiorello Primi, Presidente Nazionale Associazione Borghi più Belli d’Italia, Letizia Sinisi, Esperta di Turismo delle Radici, Pino Aprile, Giornalista e Scrittore, Gianluca Carrabs, Project Manager e Gianfranco Bianco, Assessore al Turismo del Comune di Gesualdo. Interverranno, inoltre i Sindaci della Provincia di Avellino che hanno aderito formalmente al Comitato Promotore Nazionale e Internazionale dell’iniziativa. 
“La sinergia tra pubblico e privato rappresenta un’importante arma per lo sviluppo delle aree interne e dei borghi al fine di garantire uno sviluppo sostenibile e duraturo.” – dichiara il Presidente Lurgi – “il progetto 2023-2028 può diventare una leva per il ripopolamento di questi territori mediante lo sviluppo di nuovi canali turistici finora inesplorati. I turisti di ritorno sono pronti a ritornare nelle terre natìe dei loro antenati e noi ci faremo trovare pronti per garantire loro un prodotto di qualità, pronto ad accogliere la loro voglia di riscoprire un’autentica italianità fatta di esperienze, cultura, tradizioni e folklore.” – conclude il Presidente Lurgi.

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Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario  garantire sicurezza dei dipendenti

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La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.

L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.

Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.

Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.

Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.

A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.

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La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum

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La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a  rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.

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Chiusura delle scuole per interruzione del servizio idrico

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Il sindaco Franza, a seguito del comunicato emesso dalla società Alto Calore che ha evidenziato la rottura della condotta idrica nel territorio di Castelfranci, ha ordinato la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio comunale, per il giorno 18 novembre 2024.

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