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Nel futuro sarà possibile prevedere i crimini.

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Nel film Minority Report (2002), la polizia arrestava i criminali prima che il reato fosse commesso. Ovviamente non esistono i precog nel mondo reale, ma in varie parti del mondo si cerca di sviluppare un sistema in grado di predire i crimini futuri, analizzando i crimini passati. Per migliorare la percentuale di successi nelle previsioni, un team di ricercatori dell’Università di Trento ha creato un algoritmo che permette di raggiungere una precisione del 70% circa, utilizzando dati demografici abbinati ai dati degli utenti forniti dall’operatore telefonico.

Riuscire ad impedire un crimine in tempo sarebbe la situazione ideale. Oggi è possibile al massimo aumentare il pattugliamento di zone a rischio, ovvero quartieri di una città in cui si sono verificati più episodi in passato. Se è già accaduto, probabilmente accadrà di nuovo. I dati statistici però devono essere aggiornati con frequenza, altrimenti il sistema è inutile. Purtroppo, la loro raccolta richiede tempo e denaro, quindi spesso le informazioni sono datate. La soluzione proposta dai ricercatori dell’università italiana è usare i dati comportamentali aggregati e anonimi catturati dalle infrastrutture mobile.

Gli operatori telefonici raccolgono milioni di informazioni sui propri utenti (età, sesso, posizione geografica, ecc.) che possono essere utilizzati per migliorare il modello predittivo. In questo caso, il dataset è stato fornito da Telefonica O2. Per verificare la validità dell’algoritmo è stato innanzitutto effettuato un “addestramento” con i dati demografici e criminali relativi alla città di Londra. I ricercatori sono riusciti così a prevedere un crimine futuro nel 62% dei casi.Aggiungendo i dati telefonici, la percentuale è aumentata fino al 68%.

Il principale problema di questo metodo riguarda la privacy. Telefonica assicura che non è possibile risalire al singolo utente a partire dai dati raccolti. L’obiettivo è individuare le zone dove si verificherà un crimine con maggiore probabilità. Nulla però vieta alle forze di polizia di applicare queste tecniche per prevedere il comportamento dei singoli cittadini, esattamente come in Minority Report.

Fonte “WEBNEWS.

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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