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Nell’epoca del decadimento di valori etici e morali: amicizia, conoscenza o indifferenza?

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Quando il virus sarà debellato, si porterà via con sé l’indifferenza, l’ipocrisia, l’irreligiosità, il caos, la gelosia e l’ignoranza, che stavano per soffocarci?

Ecco le varietà nei rapporti interpersonali che fanno la differenza nel grado di amicizia: quasi conoscente, conoscente, assai conoscente, quasi amico e amico.

I quasi conoscenti si salutano con il “salve”: gente che si incontra nel corso della vita, nel pianerottolo di un caseggiato. Un quasi conoscente è stato presentato sul lavoro, allo studio, da un familiare o altro. Verso di lui non si va oltre un convenevole risicato, di solito si contraddistingue per insofferenza o antipatia.

I conoscenti si salutano con il “Buongiorno”. Questa categoria invece che è abbastanza importante, include quelle persone che in qualche modo si stimano, ci piacciono, ci sono simpatiche, con le quali ci capita di condividere anche alcune esperienze, idee, etc., ma non si riesce ancora a considerarle profondamente legate a noi. Sono sempre super impegnate ognuna per i fatti propri (lavoro, sport, famiglia), quindi è come se avessero già altre priorità e, all’amicizia, non sono affatto interessate.

Gli assai conoscenti si salutano con un: “Ciao, come stai?”, sono più confidenziali e intimi delle altre due categorie. Il loro grande pregio è la sincerità nello scambio di pensieri. Con questi assai conoscenti viene spontaneo fidarsi e confidarsi, ma deve scattare qualche “click” reciproco particolare perché diventi almeno un quasi amico.

Com’ è che dovremmo saper riconoscere veramente un amico verticale da un conoscente obliquo?

Un conoscente, quando viene a casa tua, agisce come un invitato.

Un amico apre il tuo frigo, accende la televisione e si serve come fosse a casa sua.

Un conoscente non ti ha mai visto piangere.

Un amico ha le spalle bagnate dalle tue lacrime di gioia o di dolore.

Un conoscente non conosce i nomi dei tuoi genitori o dei tuoi fratelli.

Un vero amico ha i loro numeri di telefono nella sua agenda.

Un conoscente porta dei pasticcini o una bottiglia di vino alle tue feste.

Un amico arriva presto per aiutarti a cucinare e rimane fino a tardi per aiutarti a pulire.

Un conoscente ti dice di chiamare un carro attrezzi se sei in difficoltà.

Un amico parte a qualsiasi ora della notte per venirti in aiuto.

Un conoscente detesta che tu lo chiami dopo l’orario in cui è abituato ad andare a dormire……………………………..

“Chi trova un amico verticale, trova un tesoro”. A mio parere non è esatto, manca un dettaglio un, “molto più”. Sarebbe più giusto dire: “chi

trova un amico trova “molto più” di un tesoro”. Un vero amico è raro, ed è più che trovare un tesoro, perché il tesoro è solo materiale, provvisorio e finirà, mentre l’amico è solo spirituale, eterno e mai ti abbandonerà. Chi invece preferisce il tesoro all’amico, è colui che non ha mai provato amicizia e non ne conosce l’immenso valore.

In questa era si stava vivendo la via orizzontale dell’indifferenza.

Viviamo nel contesto sociale del progresso economico, ma ci comportiamo come animali affamati di denaro, e arroganza, quindi l’indifferenza è ormai quasi diventata un pregio, che prima o dopo,

il Karma ci farà pagare. L’indifferenza è quindi il segnale per la nostra umanità in questa era

del caos, che vede un decadimento di valori, etici, morali e religiosi.

Gli insuccessi degli altri si vedono come incapacità, la povertà esiste, ma non si fa niente per eliminarla e si dà a volte qualche spicciolo ad un mendicante solo per cibare l’ipocrita coscienza,

invece di magari fermarsi e chiedergli il motivo e il perché della sua situazione. Donare una parola di incoraggiamento va oltre la superficie di uno spicciolo, sino al profondo di chi è stato sfortunato nella sua vita.

L’indifferenza è il peso morto della nostra esistenza. È la materia inerte in cui nuotano gli egoismi, le intolleranze e inconsapevolezze. È la via orizzontale più infima, più corta e non è capace di

prospettare soluzioni e alternative perché vive nel buio della sua coscienza, e non le è assolutamente Amico………………….

Riflessioni tratte dal testo “La via obliqua della conoscenza” di Maurizio Pompeo Pran. Il libro è reperibile presso la libreria Guida in Corso Europa o presso la Cartoleria Gallo in Piazza Mazzini, di Ariano Irpino.

Buonamicizia, un abbraccio verticale a tutti.

Attualità

Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania

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I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.

Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.

Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.

La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.

Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.

Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.

Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.

Forza Italia Ariano Irpino

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Attualità

Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità

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L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.

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Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO

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 Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i  salernitani   del PESSY per una gara valida a  determinare le prime due posizioni  del girone.

Dopo l’inattesa sconfitta rimediata  a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari  che conducono al vertice  con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà  grande importanza sia  per la conquista della  vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.

Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici  chiedono alla  squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.

Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi

con un successo e riprendere  il comando della graduatoria.

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