Cultura Eventi e Spettacolo
NICOLA DI BARI ALLA STAZIONE DI ARIANO IRPINO
Domenica 19 Luglio alle ore 22:00 NICOLA DI BARI sarà ad Ariano Irpino Stazione alla X edizione dell’Ariano Music Station.
Fra i melodici venuti alla ribalta nel periodo tra la fine degli anni sessanta e l’inizio del successivo decennio, i vari Gianni Morandi e Massimo Ranieri che vincevano le “Canzonissime”, Nicola Di Bari è stato forse il meno “melodico”. Non perché non indulgesse a soddisfare il palato del pubblico dei melomani di allora, lo faceva benissimo, ma perché più di tutti gli altri pareva fosse informato alle nuove tendenze della canzone d’autore italiana. Eccolo che fra una “Canzonissima” e l’altra, fra una vittoria a Sanremo e l’altra, se ne esce con un album tutto dedicato a Luigi Tenco oppure con un disco molto “cantautorale” ed estremamente raffinato che si chiamava “La colomba di carta” dove c’è anche “Io e te Maria” di Piero Ciampi (quando ancora in pochi si erano accorti dell’esistenza del cantautore livornese) oppure con il successivo “Ti fa bella l’amore” dove ti scopre il Rino Gaetano di “Ad esempio a me piace il sud” e il Paolo Frescura del brano che intitola la raccolta. Mai granchè riconosciute da pubblici distratti e critici prevenuti, queste perle vanno ad incastonarsi in una carriera di belle canzoni, almeno a partire dall’inizio degli anni settanta in poi. Belle canzoni, come “Chitarra suona più piano” o “Qualche cosa di più”, anch’esse spesso non riconosciute tali forse perché considerate troppo “popolari”. Eppure, a ben vedere, la popolarità di un Di Bari non ha nulla di particolarmente falso. Mi sembra che le canzoni del cantante pugliese non nascano popolari ma pian piano lo diventino. Non perché “imposte” in modo reboante da un talento istrionico ma perché “proposte” da un garbato intrattenitore che per un attimo si è trovato a occupare una scena più grande di lui. Riesce difficile capire il motivo per cui, a un certo punto, Nicola Di Bari ha avuto successo… Meglio sarebbe stato per lui non averne e coltivarsi una ristretta elite come certi cantautori anni settanta… Invece Michele Scommegna decide un giorno che deve diventare un cantante famoso. Prende parte a ben sette Festival di Sanremo, quattro negli anni settanta, vincendone un paio. Vince anche, un po’ a sorpresa quando tutti si aspettano una replica del Ranieri dell’anno prima, la “Canzonissima” del ’71 con una delle sue più riuscite interpretazioni. Interviene alle più importanti rassegne canore prima metà anni settanta (ricordo l’Eurofestival del ’72, la Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, una delle ultime edizioni di “Un disco per l’estate”). Terminato il suo momento d’oro, si ripropone nel contesto dell’ultima “Canzonissima” e il declino è evidente. Puntando su brani d’autore, passa a fatica il primo turno ed esce di scena al secondo. Qualche soddisfazione, negli anni a seguire, gli viene dal Sudamerica e non più dall’Italia. Il pubblico italiano dalla fine degli anni settanta in poi, che appare ormai orientato verso altri personaggi ed altri generi musicali, non apprezza il “melodico” di un Nicola Di Bari e neanche i suoi tentativi di evoluzione come interprete di canzone d’autore (“La mia libertà” di Califano, “Io che amo solo te” di Endrigo, “Estupida” del cantautore latinoamericano Armando Manzanero). Una delle ultime apparizioni televisive avviene una decina e più d’anni fa nel contesto della “Domenica in” presentata da Toto Cutugno. In questa occasione Di Bari propone un brano intitolato “L’ultimo pensiero”. E’ una gran bella canzone, già pubblicata nei paesi dell’America del Sud, e preparata in versione italiana per un album che sarebbe dovuto uscire. Ma… il disco italiano non è uscito e, per chi lo desideri, ci si deve accontentare della versione originale (“El ultimo pensamento”) contenuta in un album intitolato “Encanto” di stampa argentina o giù di lì… Verso la metà degli anni ’90 escono almeno un paio di LP, per la DVMore e per la Joker, contenenti nuove registrazioni dei suoi maggiori successi. Nel frattempo giungiamo al 2000, anno in cui Nicola Di Bari pubblica un nuovo album intitolato “Un lungo viaggio d’amore” (Pull music).
Non solo Nicola Di Bari…
Il 17 Luglio dalle ore 21:30 ci sarà la I edizione de ‘La Corrida – Dilettanti allo Sballo”. Cantanti, barzellettieri, comici, imitatori, ballerini, prestigiatori, maghi potranno esibirsi e sottoporsi all’arduo giudizio della giuria popolare. Applausi ma anche fischi, rumore di tamburo, pentole e tutto ciò che può far rumore saranno gli strumenti messi a disposizioni di tutti coloro che vorranno passare una serata in allegria.
Il 18 Luglio ore 21:30 tanto divertimento assicurato con l’Orchestra Spettacolo “I MARINES”.
Domenica 19 Luglio alle ore 21:00 sarà la volta dell’Orchestra “Simpatia live” e alle ore 22:00 il grande NICOLA DI BARI, (vincitore del festival di Sanremo nel ’71 e ’72), con le sue canzoni famosissime quali La prima cosa bella, Il cuore è uno zingaro, Paese e altri grandi successi.
Decimo anno anche per la SAGRA DEGLI ANTICHI SAPORI (17-19 Luglio 2015). I palati saranno deliziati con fusilli e cicatielli al ragù, cicatielli col sugo di “tracchiulelle”, lo spezzatino di vitello e patane, pipilli e salisicchi ma anche tantissime gustose novità tutte da scoprire durante le tre serate. Domenica 19 Luglio la Sagra sarà aperta anche a pranzo (solo su prenotazione).
Domenica 27 Luglio dalle ore 20:30 presso la sede della Pro Loco Nuovamente e in diretta streaming sul sito www.proloconuovamente.it ci sarà l’estrazione della Lotteria.
Attualità
Apertura Bando di Concorso per la Tredicesima Edizione dell’Ariano International Film Festival
L’Ariano International Film Festival (AIFF)
apre il bando di concorso per la sua tredicesima edizione, che si svolgerà dal 28 luglio al 3 agosto 2025.
A partire dal 14 dicembre 2024 fino al 29 marzo 2025, registi, produttori e creativi di tutto il mondo potranno presentare le proprie opere attraverso la piattaforma FilmFreeway.
Le sezioni in concorso includono:
AIFF World: aperta a lungometraggi, cortometraggi, animazioni, corti scuola e documentari a tematica libera.
AIFF Green: dedicata ai documentari che affrontano tematiche ambientali, per promuovere una maggiore consapevolezza verso le sfide globali legate alla sostenibilità.
Made in Campania: riservata ai cortometraggi realizzati, in parte o totalmente, nella regione Campania, per valorizzare le eccellenze e i talenti locali.
Il festival offre, inoltre, l’occasione di:
Mostrare il proprio lavoro a una platea internazionale composta da appassionati di cinema, esperti del settore, critici, produttori e distributori.
Accedere a networking esclusivi con professionisti del settore durante le proiezioni, i workshop e gli eventi paralleli.
Competere per il prestigioso Hirpus D’Oro, un simbolo di eccellenza artistica, e un premio in denaro che potrà contribuire a supportare nuovi progetti.
Alla chiusura del bando, una giuria di preselezione avvierà il lavoro di valutazione per selezionare le opere che accederanno alla fase finale. Successivamente, una giuria tecnica composta da figure di spicco del panorama cinematografico, tra cui produttori, registi e distributori, decreterà i vincitori di ogni sezione.
Per ulteriori dettagli sulle modalità di partecipazione e per iscriversi al concorso, visitare il sito ufficiale: www.arianofilmfestival.it
Attualità
Ariano d’Inverno “Con i tuoi e con chi vuoi”: si aprono le porte del Castello Normanno [scarica il programma]
È con grande entusiasmo che l’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino presenta il calendario degli eventi natalizi 2024, “Con i tuoi e con chi vuoi – Ariano d’Inverno”
Dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, la città di Ariano Irpino si trasformerà in un luogo incantato, dove la magia del Natale prenderà vita attraverso un ricco programma di eventi. “Con i tuoi e con chi vuoi” invita tutti a trascorrere il tempo con i propri cari, ma anche ad aprirsi verso la comunità più ampia. È un richiamo a celebrare insieme, a condividere momenti speciali e a vivere le festività con gioia e calore umano. Ariano d’Inverno è davvero magica, “con i tuoi e con chi vuoi”.
Ad accendere il Natale arianese le suggestive luminarie natalizie, accese il 1°dicembre, grazie all’impegno del consigliere delegato alle attività produttive e al commercio, Andrea Melito, che illumineranno il centro storico e le maggiori periferie della nostra città.
“Un elemento di grande curiosità” – commenta il Sindaco Enrico Franza – “sarà il “Castello d’Inverno”, una novità assoluta che promette di stupire residenti e visitatori. All’interno delle storiche mura del Castello Normanno, creeremo un meraviglioso villaggio di Natale, dove i mercatini artigianali offriranno prodotti locali e specialità gastronomiche, contribuendo a mantenere vive le tradizioni del nostro territorio. Sarà un ambiente dove il calore della comunità si fonde con l’entusiasmo delle festività. Per rendere l’atmosfera ancora più magica, la tradizione di Babbo Natale prenderà vita con una suggestiva carrozza che girerà intorno alle torri del nostro bellissimo Maniero. Un’incantevole nevicata artificiale trasformerà l’evento in un paesaggio da fiaba, regalando a tutti una sensazione di meraviglia e incanto.”
Il programma prevede anche un evento speciale chiamato “Neon Brush”, dove i partecipanti possono esprimere la propria creatività in un ambiente festivo e colorato, utilizzando colori fluorescenti che illuminano il Natale in modo unico. Non mancheranno laboratori pensati per grandi e piccini, dove tutti potranno divertirsi, creare e scoprire nuove passioni, rendendo il Natale un momento di apprendimento e condivisione.
Il programma “Con i tuoi e con chi vuoi” include anche una varietà di eventi culturali e musicali, dai concerti ai laboratori, dalle proiezioni di film alle mostre d’arte. La collettiva d’arte “ARA CONTEMPORANEA” e concerti di diversi generi arricchiranno l’offerta natalizia, offrendo momenti di intrattenimento e riflessione.
Le location degli eventi saranno molteplici e variegate, da Piazza Plebiscito, con il tradizionale albero di Natale, al Museo Civico e della Ceramica e l’apertura del Palazzo Forte nella sua interezza, passando per il Palazzo Renzulli, l’Auditorium Comunale, Piazza Garibaldi e il maestoso Castello Normanno. Ogni luogo sarà animato da eventi pensati per tutte le età, garantendo che ogni membro della comunità possa trovare qualcosa di speciale da vivere e condividere.
Altra novità del Natale 2024, la prima edizione di “Le Cultivar”. “Dopo “Affresco d’Estate”, che ha visto al centro la nostra arte ceramica,” – continua il Sindaco – “le Cultivar rappresenta un interessante connubio tra tradizione e innovazione. L’allestimento con piante di ulivo non solo abbellirà il centro storico, ma simboleggerà anche l’importanza di mantenere vive le tradizioni locali, mentre i progetti di riqualificazione urbana offriranno un nuovo volto alla città. Un sentito ringraziamento” – conclude – “va a tutte le associazioni, i commercianti e i volontari che si sono uniti a noi in questa avventura. La loro passione e il loro impegno sono essenziali per rendere queste festività un momento speciale per tutti.
Vi aspettiamo ad Ariano Irpino, dove la magia del Natale si vive intensamente, con chi amate e con chi desiderate condividere questi momenti. Ariano d’Inverno: con i tuoi e con chi vuoi.” Per rimanere aggiornati è possibile seguire la pagina facebook del Comune di Ariano Irpino.
Scarica qui il programma:
Attualità
Medaglia d’oro ai Comuni terremotati del 1980: qualcuno lo ricorda?
Iniziative politiche, sociali, culturali e giornalistiche, si sono susseguite numerose per commemorare il quarantaquattresimo anniversario del terremoto del 1980 che devastò l’Irpinia, causando quasi 3.000 morti, migliaia di feriti, circa 280mila sfollati e immensi danni. Tutto quello che nei giorni scorsi è stato fatto, merita una valutazione positiva perché è utile, anzi indispensabile, far conoscere la storia e, la memoria di quel triste evento, va preservata. Nello scenario rappresentato però, è risultato quasi assente o poco sottolineato, il grande sforzo fatto da buona parte delle popolazioni locali a seguito del tragico evento: emigrati e studenti universitari rientrarono persino nei loro paesi di origine per sostenere le famiglie colpite. Sulla ricostruzione, che ha tentato di rimettere in piedi anche speranza e dignità di paesi completamente annientati, non sempre avvenuta rispettando la loro morfologia e una certa armonia architettonica, molte finora sono state le valutazioni negative riferite soprattutto allo sperpero di denaro pubblico (e alla corruzione) per opere non sempre necessarie. Nel contempo, però, non bisogna trascurare gli aspetti positivi, affinché la storia non smarrisca il suo valore formativo. Tra le iniziative degne di nota, va senz’altro ricordato il riconoscimento del merito tributato a tutti i Comuni disastrati, in occasione del venticinquesimo anniversario (2005) del terremoto, di cui incredibilmente è stata cancellata la memoria. La medaglia d’oro, concessa dal Presidente della Repubblica a quei Comuni,anche per onorare la dignità con cui i cittadini seppero rispondere alla tragedia, fu voluta e determinata dal grande impegno profuso dall’allora senatore Angelo Flammia, già sindaco di Grottaminarda (AV), membro della Commissione parlamentare per le onoreficenze, in contrasto soprattutto con la Lega Nord, che nel Paese, mai come allora, era intenta a denigrare il Sud, sebbene adesso, per carpirne i voti, finga di promuoverlo. Quella stessa Lega peraltro, giova ricordarlo, che ha fatto ogni sforzo per ottenere la recente approvazione della legge Calderoli (86/2024) sull’autonomia differenziata, che se applicata, spaccando in due l’Italia, costituirà per il Mezzogiorno, un ulteriore nocumento.Tornando al terremoto: oltre ad ottenere la concessione della medaglia, il senatore Flammia si diede da fare anche procacciando sponsorizzazioni pubbliche, per la realizzazione di un film sul drammatico evento, curato dalla regista Rai Donatella Baglivo, dal titolo: E poi cadde la neve. Rammentare queste vicende, che sono tutt’altro che minori, è fondamentale: la loro cancellazione equivale a calpestare la storia e proprio non lo si può tollerare. Recuperare la memoria equivale anche alla possibilità di costruire una corretta idea di ciò che siamo, per scongiurare che la società continui a declinare verso un aggregato di solitudini, per dirla con Andrea Covotta. Per ricordare correttamente il tragico terremoto del 23 novembre 1980 e i processi sociali, culturali e politici, ad esso seguiti, è necessario rigorosamente rispettare la storia e con essa, il senso prezioso della memoria.
Floriana Mastandrea
Comitato SAT (Salute, Ambiente, Territorio)
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