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Attualità

Nuova Scuola Media Martiri – Il TAR blocca i lavori

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Il TAR Campania della sezione di Salerno è intervenuto sull’esito della gara per la costruzione della nuova Scuola Media Martiri, spostando l’aggiudicazione dell’appalto da tremilioni e mezzo di euro, dall’ATI Giglio Costruzioni-Robertazzi Costruzioni srl all’ATI Grazioso Costruzioni-Grama. Per sapere però se il passaggio diventerà effettivo, bisognerà attendere il 18 aprile, in quanto il tribunale amministrativo ha chiesto al comune di Ariano Irpino una dettagliata relazione in ordine allo stato di esecuzione dei lavori. Se lo stato dei lavori dovesse essere nella fase iniziale, scatterebbe l’immediato subentro dell’ATI ricorrente, nel caso in cui i lavori fossero in uno stato avanzato, si aprirebbero le porte per un sostanzioso risarcimento in favore delle ditte Grazioso-Grama. Il collegio giudicante del tribunale amministrativo, ha accolto tutti e tre i motivi ed in particolare quello nel quale risulta che la dichiarazione d’impegno alla costituzione del raggruppamento temporaneo d’impresa, da parte delle società partecipanti, non era stato sottoscritto. Nel secondo motivo del ricorso è emerso che le ditte aggiudicatarie avevano sottoscritto solo il frontespizio della relazione tecnico-descrittiva e delle schede tecniche di dettaglio delle migliorie, costituenti parte dell’offerta tecnica delle ditte vincitrici. Il tribunale ha valutato anche il terzo motivo, nel quale le ditte ricorrenti hanno contestato la valutazione compiuta dalla stazione appaltante in ordine ad alcuni aspetti dell’offerta tecnica, che presentava, a parere del tribunale amministrativo, motivi di fondatezza. A questo proposito era stata disposta nel novembre 2016, una verifica a cura del Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania per verificare se gli elementi di criticità messi in risalto dalle ricorrenti fossero effettivamente sussistenti. Ricorso accolto quindi e soddisfazione da parte delle ditte Grazioso Costruzioni difesa dall’avvocato Guido Ciccarelli

e Grama.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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