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Attualità

NUOVA TEGOLA SULLE TESTE DEI CONSUMATORI UTENTI DEL SERVIZIO ELETTRICO.

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Iniziativa Codici per sensibilizzare i consumatori a verificare l’applicazione del CMor il coefficiente di morosità,  sulle bollette di energia elettrica Mercato Libero.

Spesso questo coefficiente è stato applicato per contratti non richiesti o a seguito di controversie che il consumatore aveva attivato nei confronti di operatori che poi non ha utilizzato per la fornitura. A detta dell’AEEG( Autorità per l’Energia elettrica e per il Gas) il Sistema indennitario persegue l’obiettivo di limitare i comportamenti opportunistici di singoli clienti finali che, una volta cambiato fornitore, non adempiono al pagamento delle ultime fatture o degli eventuali conguagli. Lo scopo è anche la limitazione dell’impatto negativo del rischio creditizio sull’attività della vendita al dettaglio e, di conseguenza, sui prezzi praticati nei confronti di tutti i clienti finali e per lo sviluppo della concorrenza.

Ma Codici continua ad opporsi a questo sistema, come quello del registro dei Morosi (BICSE), ritenendo che il codice civile dia già gli strumenti per coloro che forniscono un servizio e non vengono pagati. Insomma, l’introduzione del CMor determinerebbe un ingiusto sbilanciamento dei diritti e dei rapporti contrattuali, tutti a favore del mercato e a danno dei consumatori.

Quindi nel caso in cui il consumatore si vedesse applicato nella propria bolletta un CMOR, e certo di non aver lasciato una morosità pregressa a seguito di uno switching, oppure non è certo del valore CMOR applicato nella bolletta elettrica, per avere maggiori informazioni può effettuare una richiesta allo Sportello del Consumatore secondo le modalità indicate dal  sito dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, o può anche dare mandato ad un’associazione di consumatori che potrà richiedere informazioni del CMOR applicato all’utente utilizzando l’apposito modello in distribuzione presso lo sportello di Benevento.

I cittadini che volessero inoltrare tale richiesta di informazioni  o segnalare situazioni anomale possono rivolgersi all’indirizzo e-mail codici.benevento@codici.org

oppure  rivolgersi allo sportello territoriale di Benevento.

Viale Principe di Napoli 12/e

Tel. 0824/279745

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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