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Attualità

Nuovi strumenti di finanziamento alle imprese: l’importanza dei minibond.

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Domani, giovedì 23 aprile, Confapi Avellino e Meridie Advisory illustreranno tutti i dettagli. “In Irpinia potenzialità imprenditoriali enormi”

 

Tutto pronto per il convegno sui minibond in programma domani, giovedì 23 aprile, alle ore 15.30, presso il Circolo della stampa di Avellino. L’incontro è promosso da Confapi Avellino in collaborazione con Meridie Advisory, società specializzata in attività di corporate finance. L’obiettivo è creare un momento di approfondimento sui minibond, strumenti di finanziamento introdotti con il decreto legge 83/2012 ancora poco conosciuti tra le imprese del Sud. Per questo motivo, Confapi Avellino ha deciso di promuovere un momento formativo ed informativo guidato da esperti che accompagneranno gli imprenditori alla scoperta della materia.

 

Al convegno prenderanno parte il presidente di Confapi AvellinoCiro Ciaccio e Gerardo Schettino, in rappresentanza di Confapi, e i consulenti del settoreMiryam Amato, Vincenzo Capizzi e Giuseppe Lettieri.

 

Un’occasione di confronto, quindi, per tutte le imprese campane che non a caso parte proprio da Avellino. “Purtroppo le imprese del Sud viaggiano indietro rispetto a quelle settentrionali sull’uso dei minibond – ha sottolineato Giuseppe Lettieri, presidente di Meridie Advisory -. Per questo siamo felici di aver avuto l’opportunità di organizzare ad Avellino un seminario dedicato a tali strumenti di finanziamento. E’ importante infatti avviare un’azione di sensibilizzazione e informazione nel Mezzogiorno e in particolare in province come Avellino che hanno un potenziale enorme da esprimere”.

 

Molto entusiasta del convegno anche il presidente di Confapi Avellino. “Stiamo promuovendo una serie di attività a sostegno delle imprese – ha aggiunto Ciaccio -. I minibond sono un’opportunità ancora poco esplorata dalle aziende campane. E’ vero, per accedere a questi strumenti sono necessari determinati requisiti giuridici, finanziari e informativi indicati nel decreto legge che li ha introdotti in Italia. Attraverso l’incontro al Circolo della Stampa, vogliamo fornire tutte le delucidazioni del caso e permettere alle aziende di esplorare nuovi orizzonti e formule alternative di finanziamento. Perché la crescita di un territorio passa per lo sviluppo del suo tessuto imprenditoriale. E noi, ogni giorno, lavoriamo per stare al fianco di chi, con coraggio e onestà, si impegna per far crescere le nostre terre”.

 

 

 

 

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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