Attualità
Ode alla Cecco Angiolieri, ai tempi del coronavirus
Francesco Angiolieri, detto Cecco, è stato un poeta e scrittore, contemporaneo di Dante Alighieri. Nacque a Siena nel 1260 (circa), da famiglia nobile molto agiata e di tradizione politica guelfa, tanto che partecipò insieme al padre, nel 1281, alla campagna militare per la conquista del castello ghibellino di Turri, in Maremma e in seguito (1289) alla battaglia di Campaldino, per aiutare la città di Firenze. Indisciplinato, ribelle e dissennato, come confessava nei suoi sonetti, viveva per tre cose: le donne, la taverna e il gioco. Almeno centododici i sonetti che ha scritto (ma gliene attribuiscono anche 150), tutti ricchi di stralci della sua vita privata, ma che rappresentavano soprattutto uno sfogo per colmare la sua ribellione. Angiolieri si inserisce all’interno della poesia comico-realista sviluppatasi in Toscana, proprio nel periodo della sua nascita: il suo stile era comico-gioioso e capovolgeva i temi e la forma dello Stilnovismo. Il più celebre dei sonetti, S’i’ fosse foco, è quello al quale ci siamo ispirati, immaginando Cecco Angiolieri in tempi funesti di coronavirus, nell’intento di fornire, seppur in chiave ironica, qualche spunto di riflessione.
S’i’ fosse medico, curerei ‘l mondo;
s’i fosse manager, lo organizzerei;
s’i’ fosse ingegnere, un ospedale fonderei e con tutti i reparti lo attrezzerei;
s’i’ fosse gestore, dei percorsi al Covid-19 dedicherei e dagli altri reparti li dividerei;
s’i’ fosse coscienzioso, per il coronavirus, tutto l’ospedale sanificherei;
s’i’ fosse scrupoloso, i dispositivi di protezione acquisterei e il personale tutto, dal coronavirus preserverei;
s’i’ fosse generoso e un lauto stipendio percepissi, senza di demagogia esser tacciato, almeno una metà per i dispositivi devolverei;
s’i’ fosse zelante, i tamponi a tutti farei;
s’i’ fosse alla popolazione attento e affezionato: infetti, asintomatici, isolati, censirei;
s’i’ fosse efficiente, i risultati dei tamponi in poche ore arrivare farei;
s’i’ fosse capo, medici e specialisti assumerei e il personale tutto aumenterei;
s’i’ fosse lungimirante, per l’emergenza con ogni mezzo mi attiverei e, cliniche e alberghi requisirei e ospedali chiusi riaprirei;
s’i’ fosse intraprendente, altri letti per l’intensiva attrezzerei;
s’i’ fosse imprenditore, velocemente un nuovo ospedale costruirei;
s’ i’ fosse giusto, per il diritto alla salute di ogni cittadino mi batterei ; s’i’ fosse vento, bora impetuosa sarei: malcostume e clientelismo spazzerei, e le competenze promuoverei;
s’i’ fosse potente, sa’ che farei? La sanità dalle mani della politica e delle regioni strapperei e centralizzata la renderei e per gli errori, tante teste cadere farei.
S’i’ fosse direttore, com’i’ sono e fui, passerelle, interviste, telefonate farei, e grane e guai lasserei altrui.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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