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Attualità

Osservatorio Permanente sulla Sanità-Direzione ASL assente

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Quest’oggi l’Osservatorio della Sanità ha inviato al Direttore Generale della ASL Avellino, al Presidente della Commissione Sanità della Regione Campania ed al Comitato di rappresentanza dei Sindaci dell’ambito territoriale della ASL di Avellino il seguente documento.

Fin dal suo insediamento nello scorso mese di settembre l’Osservatorio permanente della Sanità istituito presso il Comune di Ariano Irpino ha tentato, dapprima informalmente e poi ufficialmente, di avere un confronto con la direzione della ASL di Avellino, necessaria interlocutrice nella problematica affrontata.

Soltanto lo scorso 30 novembre, a seguito dell’ennesima richiesta del Sindaco, detta direzione comunicò di essere disponibile ad un incontro, che veniva fissato – come da disponibilità data – per oggi 7 dicembre.

Nella tarda mattinata di ieri la disponibilità è stata ritirata per una convocazione presso la Regione, senza alcuna indicazione di nuove date possibili.

Questo atteggiamento che sembra di totale chiusura della Direzione della ASL non può considerarsi rivolto contro l’Osservatorio; esso colpirebbe l’intera Città di Ariano e le sue rappresentanze istituzionali, nonché il Presidente della Commissione Sanità della Regione Campania e Comitato di rappresentanza dei Sindaci, pure invitati all’incontro.

La Direzione ASL sa bene che la Città è preoccupata dello stato della gestione sanitaria sul territorio e, in particolare, della situazione dell’ospedale, sfiancato dalla gestione dell’emergenza Covid fatta pesare esclusivamente sul nosocomio arianese nell’ambito della ASL territoriale, nonché sul Moscati di Avellino che fa capo ad autonoma Azienda Ospedaliera.

Si vorrebbe sapere quali sono i programmi, visto che all’attribuzione della classificazione di DEA di primo livello, ormai risalente a più di tre anni fa, non ha mai fatto seguito il doveroso aggiornamento dell’atto aziendale, né è mai stata convocata la conferenza dei servizi, benché a cadenza annuale obbligatoria per legge.

Si vorrebbe sapere quale è il programma di assunzioni in relazione al Piano approvato che prevede 272 nuove unità entro il corrente anno, mentre invece alcune professionalità già da tempo utilizzate precariamente vedranno interrotto il loro rapporto a fine anno; quando si procederà all’aggiornamento delle strutture esistenti e si porrà mano all’istituzione dei nuovi reparti corrispondenti alla qualificazione dell’ospedale; quali tempi sono previsti per radioterapia, risonanza magnetica, seconda Tac, ecc.; stendiamo un velo di pietoso silenzio sulla questione delle vaccinazioni, tanto discussa in questi giorni, così come ci riserviamo di approfondire la situazione di sbando della medicina territoriale.

Sono solo esempi di argomenti di primario interesse per la tutela della salute della collettività, arianese e dell’intero comprensorio, che chi è preposto istituzionalmente a quella tutela – al servizio delle comunità e da esse congruamente remunerata – ha il dovere di affrontare, senza più sfuggire a qualsiasi confronto: se ne assume la responsabilità giuridica e politica.

Auspichiamo che al più presto si concretizzi effettivamente la volontà, finora soltanto manifestata, di attivare il confronto nell’esclusivo interesse della collettività stessa.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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