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PA digitale, nasce la professione del “conservatore”.

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Pubblicati in Gazzetta ufficiale i due decreti sulle regole tecniche sui sistemi di conservazione e sul protocollo informatico. Diventano operative così le disposizioni previste dal Cad, il codice dell’amministrazione digitale. Finora serviva fare riferimento alle direttive contenute in provvedimenti del Cnipa.

Ora viene garantito l’avvio di una serie di attività come il riconoscimento della figura dei “conservatori” accreditati presso DigitPA: soggetti pubblici e privati che svolgono attività di conservazione dei documenti informatici e di certificazione dei processi anche per conto terzi e che conseguono il riconoscimento del possesso dei requisiti del livello più elevato in termini di qualità e sicurezza. Per esempio le PA che vogliano esternalizzare le attività di conservazione possono avvalersi solo di conservatori iscritti all’albo tenuto da Agid.

Il processo di conservazione sarà strutturato in diversi passaggi intermedi. Gli oggetti conservati saranno sviluppati in pacchetti informativi a seconda del momento in cui vengono prodotti e utilizzati all’interno del sistema: si dovranno distinguere pacchetti di versamento, archiviazione e distribuzione a seconda del momento in cui gli oggetti vengono acquisiti dal sistema, archiviati e predisposti per l’esibizione.

Rispetto alla delibera Cnipa le nuove regole tecniche richiedono la redazione, come documento informatico, del manuale di conservazione: si tratta di un documento che descrive nel dettaglio non solo l’organizzazione, i soggetti coinvolti e i ruoli ma anche il modello di funzionamento del processo e delle infrastrutture utilizzate. Il decreto sul protocollo informatico ha invece impatti diretti esclusivamente sulle PA recando le regole tecniche, i criteri e le specifiche delle informazioni previste nelle operazioni di registrazione e segnatura di protocollo.

Sia il decreto presidenziale sui sistemi di conservazione sia quello sul protocollo informatico entreranno in vigore l’11 aprile. I sistemi di conservazione già esistenti potranno essere adeguati entro l’11 aprile 2017. Quanto al registro di protocollo le PA adeguano i propri sistemi di gestione informatica dei documenti entro l’11 ottobre 2015.

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte .”corrierecomunicazioni.it”

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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