Attualità
Pasquale Moscatelli segretario del PSI arianese :”Dopo il Tribunale Ariano rischia di perdere anche la caserma dei Carabinieri e della GdF”.
Mentre gli arianesi sono completamente presi dalle vicende della campagna elettorale abbiamo avuto notizie fondate che altri brigano per sottrarre alla città servizi essenziali quali la caserma dei carabinieri e quella della finanza.
Il rischio di perdere questi importanti presidi è altissimo in quanto si tratta degli effetti perversi della mancanza di attenzione e delle superficialità nelle scelte delle alleanze politiche sul territorio effettuate nei trascorsi dieci anni.
I socialisti stigmatizziamo con fermezza quanto si sta preparando alle spalle della cittadinanza e della pubblica opinione. Tutto questo è la logica conseguenza della superficialità dei politici di ogni colore che sostenevano che si potessero salvare entrambi i tribunali irpini e che minimizzavano o ridicolizzavano la battaglia sostenuta in prima fila dai socialisti in difesa del tribunale.
Se per l’utilizzo delle stabile del tribunale si è partorita la splendida idea di farne una casa della cultura, come si pensa di farne dello stabile della caserma dei carabinieri: un ospizio per vecchi politici svagati?
Mentre ancora pende al Senato della Repubblica una mozione che propone di restituire, anche se come sezione distaccata, il tribunale alla città di Ariano, mentre il ministro Cancellieri non ha ancora emesso i decreti correttivi richiesti dal Parlamento, altrove, senza ascoltare il parere dei cittadini e delle istituzioni, si pensa di annullare pezzi di economia cittadina sulla base di presunti pareri tecnici. Perchè queste improvvise accelerazioni, perché accade questo prima ancora che il verdetto ministeriale ponga fine alla vicenda? Si vuole forse determinare con scelte operate sul territorio ciò che in parlamento si sta cercando di evitare? Sorprende anche l’agire del commissario prefettizio, possibile che ne sappia niente. La sua funzione è meramente burocratica? Non è suo compito specifico tutelare le popolazioni e le comunità che le sono affidate comunicando quanto necessario con le forze politiche cittadine e quando se non ora?
Al fine di avere chiarimenti nel merito di queste questioni il Partito Socialista chiederà, tramite la sua federazione provinciale, un incontro con il prefetto. A questo incontro parteciperà l’on. Marco Di Lello segretario della commissione antimafia.
Inoltre la sezione tramite il suo segretario prenderà contatto con le associazioni, le altre forze politiche, i sindacati perché insieme tutti si facciano promotori di una azione corale di mobilitazione e protesta in difesa degli interessi della città.
Il segretario della Sezione
Ing. Pasquale Moscatelli
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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