Attualità
Paura del Covid o di come si affronta?

Niente lockdown in Campania, almeno per ora, però restano i tanti i contagiati e gli asintomatici che congestionano gli Ospedali Campani.
I posti di terapia intensiva sono quasi esauriti.
Il Sindacato Nursid aveva lanciato l’allarme sulla disorganizzazione e mancanza di coordinamento e di comunicazione. Inascoltato.
Il Commissario per l’emergenza (riferimento per gli approvigionamenti in materia sanitaria) Arcuri ha lanciato l’allarme in merito alle T.I.: ‘’ Le Regioni hanno ricevuto 3.059 ventilatori polmonari per le T.I.
In questi mesi alle Regioni abbiamo inviato 3.059 ventilatori polmonari per le terapie intensive, 1.429 per le sub intensive. Prima del Covid le terapie intensive erano 5.179 e ora ne risultano attive 6.628 ma, in base ai dispositivi forniti, dovevamo averne altre 1.600 che sono già nelle disponibilità delle singole regioni ma non sono ancora attive”.
Dunque le Regioni avrebbero ricevuto soldi e macchinari che non sono riscontrabili.
La Campania pare costituire un ‘’caso’’ non soltanto per l’invocazione alla chiusura (lockdown).
‘’Prima della Covid- ha aggiunto Arcuri – annoverava 335 posti di terapia intensiva. Sarebbero arrivati 231 ventilatori per le T.I. e 167 per le sub intensive. Oggi risultano attivati 433 posti, ma dovrebbero, invece, essere 566″.
Mancano all’appello oltre 100 posti di terapia intensiva. ‘’Nell’ultimo bollettino diffuso dalla Regione – ancora il Commissario Arcuri – del 22 ottobre si legge che per il Covid 19 sono a disposizione 227 posti di terapia intensiva, poco più della metà dei totali disponibili’’.
Sarà ascoltato?
Fanpage.it ha pubblicato documenti recenti dell’Asl Napoli 1.
Nella nota del 17 ottobre dell’Asl Napoli 1 – Covid 19 attivazione posti letto dedicati a pazienti Covid – a firma del direttore generale Ciro Verdoliva, si legge che: “L’Asl Napoli 1 centro, nel rispetto di quanto già programmato ha la disponibilità dei seguenti posti letto: Covid Center Ospedale del Mare 72 posti di terapia intensiva, Ospedale Loreto Mare 10 posti di terapia intensiva, 20 di sub intensiva e 40 di degenza”, per un totale complessivo di 82 posti di terapia intensiva’’.
Ma nel bollettino periodico inviato dalla stessa Asl Napoli 1 Centro, si legge che i posti di terapia intensiva attivati al Covid Center dell’Ospedale del Mare sono solo 6. Che fine hanno fatto le 72 terapie intensive dell’Ospedale prefabbricato?
Il Covid Center prefabbricato costruito nel parcheggio dell’Ospedale del Mare è stato comparato agli ospedali cinesi che abbiamo visto nei reportages (autorizzati per comodità dalle autorità cinesi..).
Ricordiamo c’è un’inchiesta in corso della Procura di Napoli, nata dopo l’inchiesta giornalistica di Fanpage.it, sul Covid Center, che vede indagati per frode in pubbliche forniture e turbativa d’asta il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, il consigliere regionale Luca Cascone, la dirigente del gabinetto di De Luca, Roberta Santaniello.
In questa struttura dovevano essere attivati i posti di letto di terapia intensiva. Dalle immagini in possesso di Fanpage.it, l’ospedale è organizzato su 3 moduli e 6 prefabbricati. Il primo ed il secondo modulo sono parzialmente attivi, anche a causa della carenza di personale che non permette di attivare pienamente tutte le disponibilità della struttura. Il terzo modulo è un deposito dove sono accumulati i respiratori polmonari, alcuni letti, macchinari.
Il confronto con le immagini mostrate dalla Asl Napoli 1 dell’interno del Covid Center: i posti letto, numerati, vanno dal 50 al 72, quelli del terzo modulo appunto. Di fatto i 72 posti di terapia intensiva al Covid Center sono solo 6. Difficile che il locale che ospita i ventilatori e i macchinari possa diventare con immediatezza, senza altri macchinari, senza personale, una “unità immediatamente attivabile”.
In Lombardia le autorità regionali hanno vietato i tamponi rapidi, venduti prima del blocco a 30 l’euro cadauno. Il risultato veniva fuori entro 15 minuti. Un metodo sicuramente utile in questa fase di caos. La Regione di Fontana e Salvini ha deciso che non possono essere fatti a singoli utenti, pur avendone acquistati 1,2 milioni. A dichiararlo, è l’amministratore delegato del Centro medico Santagostino di Milano, Luca Foresti. Il Centro medico Santagostino ha provato a parlare con l’Ats (Agenzia di Tutela della Salute) e Regione Lombardia, senza ottenere risultati. Nel rilasciare la dichiarazione all’Agenzia di Informazione Adnkronos, il Dr. Foresti mostra tutta l’amarezza perché ‘’potremmo farli anche a domicilio’’.
Il Centro Medico, ente privato, si era dotato acquistando circa 10.000 test antigenici rapidi.
Perché la nota sulla Lombardia? Perché il virus ‘’unisce’’ l’Italia per molti versi..
L’Istituto dei tumori ‘Pascale’ di Napoli ha sperimentato nei vari reparti, su 500 persone ad agosto scorso, l’utilizzo del test rapido. Risposta del test in un’ora e 40 a sei persone contemporaneamente. Tempo risparmiato con immediata risposta ed evitato l’intasamento dei laboratori.
Ma nella Regione Campania?
Giusto per informazione: secondo uno studio dell’università di Oxford ci sarebbe una sovrastima del numero di positivi al Covid.
Perché? Perché frammenti di virus possono rimanere per lungo tempo nel corpo, fino a 70 gg rendendo così positivi al test anche persone che hanno contratto il virus diverso tempo fa.
Per questo motivo Carl Heneghan, direttore del Center for Evidence-Based Medicine, ha chiesto al Governo test meno sensibili all’RNA del virus. Così da trovare i soggetti con infezione attiva e non quelli con i frammenti di RNA. Non contagiosi. I ‘’famigerati’’ asintomatici…
Attualità
Un farmaco per tutti

L’apertura della farmacia solidale nell’Ospedale dell’Annunziata di Napoli, offre una risposta concreta alle persone in condizioni di fragilità che si rivolgono alla Curia ed alle parrocchie per l’acquisto di farmaci costosi. Fu inaugurata dall’Arcivescovo di Napoli Crescenzo Sepe convinto sostenitore del principio di sussidiarietà coniugato con la solidarietà, binomio inscindibile che impone ad ognuno di noi di fare la sua parte in quanto: “Non si può morire perché non si hanno i soldi per comprare i medicinali”.
Quest’iniziativa meritoria nasce con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra la Diocesi di Napoli, il Santobono-Pausilipon, l’ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, presieduto da Vincenzo Santagada, e la Federfarma Napoli.
Saranno recuperati i farmaci ed i presidi medico chirurgici, non scaduti, donati da privati o aziende farmaceutiche. Le farmacie aderenti all’iniziativa sono ricomprese in un elenco, in particolare, quella di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, sita in Via Sandro Pertini nn. 13, 15 e 17, intitolata “Santa Maria al Boschetto”, di recente apertura, che ha aderito all’iniziativa, la quale, come le altre farmacie, catalogherà i farmaci sui quali sarà apposta la dicitura donati e non vendibili al pubblico.
Attualità
Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”
L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.
Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.
La formula è molto coinvolgente:
– 1^ FASE REGIONALE.
FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.
MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.
MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.
– 2^ FASE NAZIONALE
Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.
Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.
Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.
Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino.
Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.
Attualità
Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.
Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.
La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.
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